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Titolo originale: Insidious: The Last Key , uscita: 03-01-2018. Budget: $10,000,000. Regista: Adam Robitel.

Adam Robitel sull’horror: “Ha successo perché è catartico per il pubblico abituato ai film Marvel”

04/01/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista di Insidious 4 ha anche rivelato la formula segreta usata dalla Blumhouse per sfornare titoli sempre molto apprezzati

adam robitel set

Come abbiamo visto nella nostra riflessione di fine anno, nel 2017 il cinema horror ha fatto registrare ottimi incassi – e critiche – specie con IT e Scappa – Get Out, come non si vedeva da un po’ di tempo. Cos’è cambiato? Questa domanda è stata posta ad Adam Robitel, regista del prossimo Insidious 4: L’ultima Chiave (Insidious: The Last Key), il quale ha dato la sua interpretazione al rinnovato interesse del pubblico per il genere:

Parlando del perchè l’horror stia vivendo questo grande momento … Io credo che stiamo vedendo film giganteschi come quelli della Marvel e tutto quello che una volta stava nel mezzo è stato spazzato via … quindi penso che la gente voglia essere terrorizzata in mezzo ad altre persone e provare una sorta di catarsi.

Credo pertanto sia questa la ragione della rinascita del cinema del terrore in generale che vediamo ora.

Non è certo un segreto che i titoli di fascia media non stiano fiorendo sul grande schermo come un tempo. Molti sono quelli che scelgono di non andare più al cinema spesso, scegliendo di alzarsi dal divano solo per quelle pellicole legate a grosse saghe come Star Wars o il l’Universo Cinematografico Marvel.

Tuttavia, l’horror è uno dei pochi generi rimasti in grado di offrire brividi competitivi con budget di piccole e medie dimensioni e, come giustamente sottolineato da obitel, l’esperienza di provare terrore in pubblico è ancora intrinsecamente attraente per molti spettatori.

Al regista è stato poi chiesto in maniera più specifica cosa pensi della recente serie di successi ottenuti da Jason Blum e dalla sua Blumhouse, come appunto Scappa – Get Out e Auguri per la tua morte (Happy Death Day):

Penso che con Jason l’idea sia sempre al centro [della narrazione]. E’ come chiedersi quale sia quella cosa così interessante da volere esplorare. È un grande concetto racchiuso in una confezione piccola, di solito. Che si tratti di La notte del giudizio (The Purge), di Get Out o di Indovina chi viene a cena? con una declinazione urbana.

Questi film parlano di qualcosa e alla fine Insidious è un dramma familiare nel suo cuore ed è la ragione per cui la prima parte ha avuto tanto successo, perché c’erano Rose Byrne e Patrick Wilson, e lo spettatore ha davvero investito [emotivamente] in questa famiglia.

Ricordiamo che Insidious 4: L’ultima Chiave arriverà nei nostri cinema il 18 gennaio:

Fonte: CB