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Basil Iwanyk: ‘Il film di Splinter Cell non sarà come Bond o Bourne o il videogioco della Ubisoft’

31/01/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Il produttore dell'adattamento ha parlato anche del coinvolgimento di Tom Hardy

Se l’adattamento di Assassin’s Creed della Ubisoft non ha performato quanto sperato al box office nonostante la buona prova del protagonista Michael Fassbender (ma deve ancora uscire in Cina e Giappone), la casa di videogiochi sta già pensando alla sua prossima trasposizione cinematografica: Splinter Cell.

Il film ispirato alla fortunata saga di Tom Clancy ha già fissato il suo protagonista, che sarà Tom Hardy, e verrà prodotto tra gli altri da Basil Iwanyk, che ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha rivelato alcuni dettagli sul progresso dei lavori:

splinter cellSplinter Cell è uno sparatutto in prima persona. Quindi la sfida di rendere Splinter Cell interessante era non avere questa proprietà intellettuale con un retroscena molto specifico, il che ci ha permesso di creare il nostro proprio mondo e ampliare e tratteggiare realmente i protagonisti. Abbiamo una sceneggiatura. E’ un po’ lunga, ma è la migliore che abbiamo mai avuto per le mani. Stiamo cercando di capire come tagliare alcune pagine e darlo a [Tom] Hardy. Questa versione può contare su alcune note scritte da lui. Tom è un giocatore, quindi vuole interpretare questo personaggio in modo molto, molto cattivo. E questo lo rende eccitante.

Per quanto riguarda il visto censura e le eventuali similitudini con altri film d’azione che prendono spunto da fatti reali ha invece detto:

Stiamo realizzando sicuramente un film PG-13. Non sarà quindi qualcosa come [John] Wick, ma sarà duro. La buona e la cattiva notizia è che, ovviamente, i film di James Bond hanno avuto una rinascita e quelli di Jason Bourne sono i film di Jason Bourne, quindi stiamo cercando di stare lontani dal tono di quelle pellicole in termini di tono, in termini di cattivi e in termini di location. Cos’è che non abbiamo ancora visto? Ci sono una zona del mondo e un conflitto che non sono stati toccati al cinema da così tanto tempo da farli sentire freschi?

Senza dubbio un’ottima domanda. Vi terremo aggiornati sulla risposta.

Fonte: Collider