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Chris Claremont accusa Hollywood per il declino dei fumetti degli X-Men

04/11/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Lo storico sceneggiatore di saghe mutanti come Giorni di un Futuro Passato ha parlato di diritti cinematografici e del peso delle motivazioni economiche delle case di produzione

Con alle spalle più di 15 anni trascorsi a lavorare sui fumetti degli X-Men per la Marvel, Chris Claremont è stato il co-creatore di alcuni dei personaggi più longevi e accattivanti della serie, quali Rogue e Mystica, e ha sceneggiato in coppia con John Byrne alcuni degli filoni narrativi più noti quali La Saga di Fenice Nera (The Dark Phoenix Saga) e X-Men – Giorni di un Futuro Passato (Days of Future Past), infine ha fornito un contributo essenziale a sviluppare uno dei personaggio più iconici della serie, Wolverine.

Se certo negli anni novanta e primi duemila gli X-Men hanno avuto un successo incredibile, con lo scorrere del tempo pare che la saga abbia perso consensi e seguaci, fatto che secondo Claremont è legato ad Hollywood! L’autore infatti ha meglio esplicitato il suo pensiero a riguardo parlandone durante il Comic-Con di New York:

xmen-giorni-di-un-fututo-passatoCiò non ha nulla a che fare con le vendite di fumetti, ma è connesso soprattutto al fatto che i diritti cinematografici sono controllati da una società rivale. Vi garantisco che 10 anni fa, quando la Marvel è stata approcciata dalla Disney, se i diritti cinematografici degli X-Men fossero stati di proprietà dei Marvel Studios e non della Fox, X-Men sarebbe probabilmente ancora un’edizione di primaria importanza all’interno del corpus [dei fumetti]. La ragione per cui sono stati preferiti altri titoli è perché la Marvel / Disney ne detiene i diritti cinematografici accessori, mentre tutti i diritti cinematografici per i FF – i Fantastici Quattro – e gli X-Men sono controllati dalla Fox, che non ha alcun interesse nei fumetti. Quindi penso che l’indirizzo dell’azienda in termini editoriali sia stato: “Perché dovremmo darci pena di promuovere un titolo di cui andrà a beneficiare il franchise cinematografico di una società rivale, quando possiamo impiegare quella stessa energia ed entusiasmo per sviluppare quelli di cui deteniamo i diritti?“. Da qui l’aumento degli Inumani come nuovo succedaneo dei mutanti. Io avrei desiderato qualcosa di diverso, ma non sono miei i 5 miliardi di dollari…

A tutti noi ha sfiorato la medesima idea, certo, ma cosa accadrebbe se tornassero alla casa madre i diritti della saga dei mutanti? Tornerebbero una priorità dalla Marvel? Claremont ne è persuaso, e ha così motivato:

fenice_neraNon è una questione di promozione, ma una puramente legata alla proprietà dei diritti. Se ad un certo punto Fox decidesse che i diritti degli X-Men non fossero più redditizi sono sicuro che intavolerebbero un accordo con la Disney. Tuttavia, mi aspetto anche che la proposta si rivelerebbe decisamente dispendiosa e che la Disney o la Marvel potrebbe, altrettanto facilmente, replicare “al diavolo! Amiamo gli X-Men, ma non abbiamo intenzione di farci del male per acquisirli, perché deteniamo altre proprietà che stanno performando molto meglio. Se volete restituirceli indietro o stipulare un accordo ragionevole è una cosa, se avete intenzione di fare proposte folli allora al diavolo’.

L’autore ha poi concluso: “Stiamo parlando di business, stiamo parlando di logiche aziendali, io non ho nessun potere su questo processo”.

Dunque pare proprio che l’auspicata transizione non sia prevista a breve, anzi, dopo l’incasso di oltre 500 milioni di dollari da X-Men – Apocalisse, non pare proprio che il franchise si sia rivelato poco lucrativo per la Fox, al contrario, con buona pace di Claremont…

Fonte: Bleeding Cool