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Cortometraggio | Dragon Ball Z: Light of Hope è il fan film che i seguaci di Akira Toriyama aspettavano

17/11/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Donnie e Rita McMillin prendono spunto dalla Saga degli Androidi per rendere giustizia alla serie giapponese

Come avrete avuto modo di constatare di persona, molti adattamenti live-action di anime e/o manga sono oggettivamente terribili, ma Dragon Ball Z: Light of Hope dei Robot Underdog (Donnie & Rita McMillin) riesce a distinguersi. Non tanto per valori di produzione incredibilmente alti o per le sequenze di combattimento brillanti, ma per il sincero amore e il rispetto verso la serie su cui si basa.

Light of Hope è un cortometraggio di 35 minuti basato sui personaggi creati da Akira Toriyama e sulla Saga degli Androidi (nello specifico sullo speciale TV della Storia di Trunks), che si concentra in particolare sulla timeline futura in cui gli Androidi 17 (Tyler Tackett) e 18 (Amy Johnston) hanno raso al suolo il mondo, lasciando in vita soltanto alcuni sopravvissuti. Dopo che quasi tutti gli Z Fighters sono morti (compreso Goku), Gohan (Kenny Leu), Bulma (Ruthann Thompson) e suo figlio Trunks (Jack Wald) provano giorno dopo giorno a cercare di capire come potrebbero essere in grado di salvare il loro mondo.

dragon ball z light of hope posterNella serie originale, quel poco che abbiamo visto del futuro distopico di Trunks è sempre sembrato poco approfondito nel rendere la desolazioni di quel tempo. C’erano rovine, sì, ma la tavolozza di colori saturi di Dragon Ball Z non è mai stata troppo adatta a rappresentare paesaggi desolati. Light of Hope è fedele alla storia che il Trunks del futuro racconta degli Z Fighters dopo che ha viaggia nel passato per alterare il suo futuro, ma è intriso di una sorta di incombente terrore e disperazione che nel cartone animato di DBZ erano solo abbozzati.

Nel film, vediamo Gohan addestrare un giovane Trunks per una battaglia che, a un certo livello, entrambi sanno che non possono vincere, mentre Bulma lavora a una macchina del tempo sperimentale che non è del tutto sicura funzionerà. Gli Androidi passano invece il loro tempo uccidendo i pochi umani rimasti e a pensare a cosa faranno delle loro vite una volta che li avranno sterminati tutti.

Dragon Ball Z Light of Hope 2017Quando le parole “Dragon Ball Z” e “live-action” vengono menzionate nella stessa frase, purtroppo viene subito alla mente Dragonball: Evolution del 2009, il che potrebbe inizialmente allontanarvi da un progetto come Light of Hope. Niente di più sbagliato. Il team dietro al film ha ovviamente un amore per il materiale di partenza che traspare dallo schermo in tutti quei momenti chiaramente ispirati all’anime.

Se soffre di alcuni dei problemi che hanno praticamente tutti i fan film, presenta in ogni caso più qualità che difetti, e ha sicuramente il cuore al posto giusto. Chiunque a Hollywood stia cercando di realizzare un altro film di Dragon Ball Z in live-action dopo l’aberrazione di James Wong (quasi certamente nessuno …), farebbe bene a dare un’occhiata a Light of Hope.

Buona visione!

Fonte: YouTube