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Dossier | 8 teorie che rendono alcuni film fanta-horror ancora più inquietanti

15/03/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Da Donnie Darko a Drag me to Hell, una serie di inventive chiavi di lettura scaturite dai fan più attenti, che provano a spiegare il reale messaggio nascosto di alcuni classici

Dopo aver visto un horror per la prima volta, l’iniziale spavento suscitato dalla sorpresa viene meno, ma gli appassionati del genere spesso vogliono approfondire ciò che sta sotto alla superficie, riguardando più e più volte le sequenze per meglio comprendere gli eventuali simbolismi e i contenuti meno immediati. I registi infatti, soprattutto i migliori, sanno essere assai insidiosi e sovente celano dietro all’apparenza significati criptici, parallelismi e messaggi che solo ad una più attenta analisi si riescono a decifrare.

Non sempre è però facile capire davvero ciò che veramente una pellicola ci sta dicendo e alcune teorie dei fan capita che si rivelino molto forzate. Un esempio? Quella che vuole che Shining (The Shining) di Stanley Kubrick sia una confessione che il regista, assoldato dal governo degli Stati Uniti, abbia falsificato lo sbarco sulla Luna. Tuttavia, tra geniale intuizione e follia, alcune di queste singolari tesi sono più che plausibili e forniscono una nuova chiave di lettura ad alcuni tra i titoli più amati dal pubblico. Ora, un video realizzato da Grunge (in chiusura) ha raccolto proprio 8 teorie sui film horror (a parte un paio), che vengono resi ancor più singolari ed enigmatici dall’interpretazione che ne viene data!

Alcune delle ipotesi delineate nel filmato potrebbero cambiare per sempre il modo a cui ripenserete a Donnie Darko (le cose da sapere), Mamma, ho perso l’aereo (Home Alone), The MistThe Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair (The Blair Witch Project), Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka and the Chocolate Factory), Signs, Drag Me to Hell e IT.

Queste le 8 interpretazioni:

1) Donnie Darko di Richard Kelly, 2001

Dimenticate universi paralleli, contenitori viventi e reliquie. L’ipotesi più originale vuole che il film sia una velata condanna della guida in stato di ebbrezza. Difatti, alcuni attentissimi spettatori hanno notato che la festa di Halloween è sponsorizzata dalla M.A.D.D. (Mothers Against Driving Drunk), e Frank (James Duval) uccide Gretchen (Jena Malone) mentre sta andando a comprare della birra. Inoltre, quando gli è stato domandato direttamente, Kelly non ha disconosciuto questa ipotesi, spiegando che da tempo si considera un attivista proprio contro la guida in stato di ebbrezza.

2)  Mamma ho perso l’aereo (Home Alone) di Chris Columbus, 1990

Esiste una teoria secondo la quale il film con protagonista Macaulay Culkin sia invero una storia delle origini del franchise di Saw – L’enigmista! Secondo i suoi sostenitori, Kevin, il ragazzino che viene dimenticato a casa da solo per sbaglio dai suoi genitori, ha infatti non indifferenti problemi di controllo della rabbia e ama creare articolate e pericolose trappole per ignari intrusi. Poi c’è il “mostro della caldaia”, che ha una forte somiglianza con le future trappole architettate del sadico serial killer. Dunque non sarebbe così assurdo pensare che il bambino, già con tali tendenze in tenera età, sia poi cresciuto diventando Jigsaw, l’inventivo omicida interpretato nella saga di Saw da Tobin Bell 

3) The Mist di Frank Darabont, 2007

Alcuni sostengono che sia la cruda esecuzione del figlio di David Drayton (Thomas Jane) a far svanire la malefica e inspiegabile nebbia. Viene sottolineato infatti che la signora Carmody (Marcia Gay Harden) chiede a un certo punto l’uccisione del ragazzo, sostenendo che avrebbe posto fine all’ ‘ira di Dio’ e, per una fortuita coincidenza – oppure per una scelta ben precisa … – una volta morto quest’ultimo la misteriosa minaccia piombata all’improvviso sulla cittadina del Maine svanisce quasi all’istante.

4) The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair di Eduardo Sánchez e Daniel Myrick, 1999

Secondo quanto teorizzato da alcuni, la ragione per cui il trio di protagonisti intrappolati e spaesati nei boschi del primo capitolo della saga horror non sia mai riuscito a uscirne è che in realtà sia l’inizio di un loop temporale … Tale assunto è successivamente stato rafforzato dal sequel del 2016, Blair Witch, diretto da Adam Wingard, che era proprio disseminato di anelli temporali e da elementi metafisici di altro tipo in modo piuttosto aperto. I fautori della teoria portano a sua dimostrazione anche lo pseudo-documentario creato dal canale Syfy, Curse of the Blair Witch.

5) Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka and the Chocolate Factory) di Mel Stuart, 1971

In molti hanno avanzato l’idea che la celebre Fabbrica di Cioccolato del titolo non sia affatto un luogo magico, ma più semplicemente l’Inferno. Tale assunto è comprensibile: anzitutto la terrificante navigazione attraverso il fiume di cioccolato sulla barca può essere facilmente interpretata come un viaggio attraverso il fiume Stige. Inoltre, fatto ancora più comprovante, ciascun bambino soccombe a uno specifico peccato, per il quale viene prontamente e pittorescamente punito. Potrebbe essere visto addirittura come una versione favolistica e allegorica del viaggio di Dante Alighieri nei lidi infernali al centro della sua Divina Commedia.

6) Signs di M. Night Shyamalan, 2002

Nella pellicola con Melg Gibson e Joaquin Phoenix non sarebbero degli alieni a invadere la terra, bensì dei demoni. A comprovare tale ipotesi ci sarebbe prima di tutto il fatto che un’intelligenza extraterrestre, capace di muoversi nello spazio profondo, sarebbe con ogni probabilità abbastanza avveduta da evitare un pianeta ricoperto d’acqua, ossia l’unico elemento che possa ucciderla. Inoltre, ciò spiegherebbe anche perché non vediamo mai alcuna tecnologia aliena, e che le creature sono ‘nude’.

7) Drag Me to Hell di Sam Raimi, 2009

Secondo alcuni, l’horror parlerebbe in realtà di una donna che soffre di un disturbo alimentare. Christine (Alison Lohman) afferma infatti che da bambina era sovrappeso e molti dettagli lungo il film suggeriscono che la ragazza abbia un’innaturale avversione al cibo e all’atto del mangiare. Durante tutto lo svolgimento le entrano in bocca una serie di cose davvero disgustose, tra cui insetti, vomito e persino liquidi di un cadavere. Inoltre, se prestate attenzione, noterete che la protagonista non mangia mai niente, anche quando gli altri intorno a lei si nutrono.

8) IT di Tommy Lee Wallace e Andrés Muschietti, 1990 / 2017

Il clown danzante Pennywise, scaturito dalla penna di Stephen King, sarebbe in realtà niente meno che il Bob di Twin Peaks! Il vero nome del mostruoso pagliaccio è infatti Robert (Bob) Gray ed entrambi i demoni hanno la capacità di viaggiare attraverso le dimensioni. Inoltre, la Loggia Nera e il Macroverso non potrebbero forse essere il medesimo luogo? Infine, entrambe le maligne creature si nutrono a loro modo di dolore, sofferenza e paure recondite.

Che ne dite? Vi hanno convinto?

In ogni caso, di seguito trovate il video completo con le 8 teorie che rendono effettivamente i suddetti film ancora più inquietanti e misteriosi:

Fonte: YouTube