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[esclusivo] Intervista a Xander Robin e ai protagonisti di Are We Not Cats

09/10/2016 news di Alessandro Gamma

A Venezia 73 abbiamo incontrato per una lunga chiacchierata il regista, accompagnato da Michael Patrick Nicholson, Chelsea LJ Lopez e Michael Godere, per parlare della sua peculiare opera d'esordio

Oggetto anomalo e decisamente guardato con sospetto da quasi tutti all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha avuto l’onore di essere il film di chiusura della Settimana Internazionale della Critica, Are We Not Cats (la nostra recensione) si è dimostrato – come ampiamente avevamo intuito – una delle poche cose veramente meritevoli di visione in questa 73a edizione. Certo un’opera non per tutti, specie gli ipocondriaci o i debolissimi di stomaco, ma proprio per questo capace di colpire e lasciare il segno.

Questa la trama ufficiale:

Dopo aver perso lavoro, fidanzata e casa in un solo giorno, un giovane tenta di ricominciare una nuova vita, ma i suoi piani vengono dirottati quando incontra una donna che condivide la sua abitudine più strana: un’inclinazione a mangiare i capelli.

Proprio alla Villa degli Autori abbiamo avuto il piacere di incontrare il regista Xander Robin, esordiente al lungometraggio, e i protagonisti Michael Patrick Nicholson (We Are Still Here), già con lui nell’omonimo cortometraggio del 2013 qui sviluppato, Chelsea LJ Lopez (I Dream Too Much), Michael Godere (The Affair) e i due produttori, Theo Brooks e Joshua Sobel.

are-we-not-cats-locandinaXander, come sei arrivato al film partendo dal tuo cortometraggio del 2013?

Avevo scritto una sceneggiatura per un lungometraggio e fondamentalmente l’ultima parte di quello script è la seconda parte di questo film. All’epoca avevo capito che non avrei potuto realizzarlo, quindi ho fatto il corto. Vorrei sottolineare che ho sempre avuto intenzione di realizzare un lungometraggio, non è un corto che poi lo è diventato perchè ha avuto successo. Girare il corto mi ha aiutato a capire se avrebbe potuto funzionare. Ho capito ad esempio che avrei avuto bisogno di un make-up eccezionale per alcune cose e renderle credibili. C’erano così tante forze che mi dicevano di non farlo… E’ stata una bella esperienza e mi sono divertito, ma realizzarlo mi ha aiutato a capire che avrei voluto renderlo molto più disturbante e più realistico. Si può dire che sia stato un test.

Michael, tu hai recitato nel corto del 2013. Cos’è cambiato per il tuo personaggio in questo passaggio al lungometraggio?

MPN: E’ un personaggio differente qui. Ho avuto sotto mano diverse sceneggiature nel tempo, e si può dire che sia stato interessante vedere il modo in cui il personaggio si è evoluto. Penso che nel film sia un ragazzo totalmente diverso.

XR: Mi intrometto per dire che il protagonista del film è la summa di almeno altri quattro personaggi interpretati da Michael in alcune altre opere che negli anni ho diretto o prodotto. E’ una combinazione di un tipo un po’ nerd, di un altro più tosto, di un altro ancora più freak e di un ultimo più satanico e legato alle confraternite. E’ anche per questo che mi sono affidato a Michael, ci conosciamo da tempo ed è stato facile comunicare sul set.

are-we-not-cats-filmL’idea per il corto invece da dove nasce?

XR: Crescendo mi mangiavo le unghie, ero ansiogeno… Ad esempio, avrò avuto 8 anni, mi staccavo un capello alla volta mentre mia mamma magari stava leggendo un libro e in poco tempo si accumulava un mucchietto di capelli. Poi durante il college ho cominciato anche a mangiarne il bulbo, un po’ come succede alla protagonista. Poi, da filmmaker, ho pensato che avrei dovuto approfondire la cosa, tirarne fuori magari un’opera low budget. Ho letto alcuni libri, scoprendo che questa condizione riguarda soprattutto ragazze molto giovani. E così ho cominciato a immaginare anche una versione maschile.

Chelsea, cos’hai pensato la prima volta che hai avuto per le mani la sceneggiatura?

Ne sono rimasta terrorizzata a essere onesti! Xander ha dovuto insistere perchè accettassi. In ogni caso ci ho visto un’opportunità, interpretando una ragazza piena di ansie. Ero spaventata ma allo stesso tempo c’era qualcosa di davvero intrigante nel personaggio, che è una DJ e che guida una ruspa… Penso che tutte le altre sue parti mi abbiano dato un motivo per esplorare il suo disordine. Inoltre, crescendo, ho conosciuto che ha sofferto di tricotillomania, quindi penso che avendo conosciuto di persona qualcuno abbia fatto sì che volessi approfondire da dove derivasse quella patologia. Ovviamente nel film ho indossato una bald cap, non mi hanno strappato i capelli [ride].

are-we-not-cats-film-chelseaDimmi qualcosa sulle musiche che sentiamo, sono decisamente particolari (Funkadelic, Lightning Bolt ecc)

Non c’è un qualcosa in particolare che mi ha spinto a usarle. Volevo soltanto che trasmettessero quelle sensazioni che cercavo. Quando scrivo sono ispirato più dalla musica che dai film. Da piccolo volevo addirittura essere un musicista, ora non più. Quindi inserisco a seconda dei momenti musica che fa stare bene o musica che fa male.

Per quanto riguarda invece la parte più ‘truculenta’ del film, verso la fine, è stata difficile da girare?

E’ stata decisamente difficile da girare. Quella sequenza ha più qualcosa di sessuale che di gore… Si tratta di una penetrazione vera e propria… Ho chiesto a Chelsea di vivere il momento della penetrazione del coltello più come un momento di estasi che di dolore. Non è stato facile girarla a causa del basso budget, quindi abbiamo avuto un solo tentativo, perchè avevamo un solo stomaco a disposizione da incidere [ridono]. E’ stata anche una situazione buffa perchè mentre stai girando questa scena sexy e un po’ gore hai lì vicino il tecnico che deve pompare il sangue finto [ridono]. Abbiamo inoltre girato in uno spazio piuttosto angusto, eravamo tutti molto vicini… e non faceva caldo!

are-we-not-cats-film-chelsea-2Avete qualche altro aneddoto divertente sulla lavorazione?

Vediamo… siamo rimasti bloccati da svariate tormente di neve… Ha nevicato davvero intensamente… Appena abbiamo cominciato a girare si è verificata la prima tormenta dell’anno… Abbiamo pensato: ‘ok, quindi è così che sarà eh?’ [ridono]. Poi la sequenza in cui il protagonista trascina per le scale l’organetto è davvero Michael a farlo. C’è stato molto lavoro fisico in questo film! [ridono].

A proposito della durata, come mai dura ‘solo’ 75′ circa? Hai tagliato qualcosa?

Si tratta di un film low budget e la sceneggiatura era di sole 90 pagine più o meno. Ci sono pochissime sequenze che ho tagliato… Io penso che i 70 [minuti] siano i nuovi 80 [minuti]… Mi è sembrato giusto così in realtà. Non sarei sceso sotto i 70′ comunque. Poi c’erano persone che continuavano a dirmi che è meglio avere un buon film corto che un film lungo brutto. Per molti spettatori poi, essere lì al fianco di Eliezer e Anya li fa sentire a disagio. Non è quel genere di film che volevamo tirare per le lunghe, volevamo colpire gli spettatori duramente. 

Are We Not Cats 1Qual è stata la vostra reazione quando vi hanno detto che sareste stati a Venezia?

Non ci credevo. E’ stato incredibile. Ho voluto vedere coi miei occhi il pezzo di carta perchè me lo avevano detto al telefono. Mi è sembrato oltre le aspettative. Siamo onorati di far parte di una comunità cinematografica del genere, un’opportunità unica. E forse un film del genere può essere recepito meglio in Europa che in America. In realtà quando abbiamo saputo dell’invito la prima cosa che abbiamo pensato è che Venezia sarebbe stata la casa perfetta per il film. Inoltre Venezia è il Festival dove hanno presentato il Film Blu [di Krzysztof Kieślowski, che vinse anche il Leone d’Oro nel 1993], che è uno dei miei film preferiti. Non so poi se quest’anno ci fosse un tema di fondo per i film selezionati qui, ma ho visto alcune opere e sono tutte ambientate in posti surreali, come AWNC. 

Per concludere, quali sono i vostri progetti futuri?

XR: Vorrei ovviamente realizzare un altro film [ride].

TB JS: Questo è solo l’inizio per il film. Vorremmo mostrarlo a più persone possibile, portarlo in giro per il mondo, entrare in molti Festival internazionali e non vedo l’ora di vedere come il mondo accoglierà Xander e se tutto va bene, nei prossimi due anni riusciremo a girare un altro film insieme. Abbiamo questa aspirazione.

CLJL: Ho appena terminato un film con James Franco, dove interpreto una prostituta, quindi un altro ruolo dark [ride] e un altro film in uscita dove interpreto una suora [Novitiate di Margaret Betts]. Ruoli molto diversi! [ride]

MG: Lavoro in uno show televisivo negli Stati Uniti [The Affair], quindi comincerò a prepararmi per quello per adesso.

MPN: Io penso che me ne andrò un po’ in spiaggia… sono stanco! [ride]

Vi lasciamo con il trailer di Are we Not Cats: