Home » Cinema » Azione & Avventura » Esclusivo | Intervista ad Axelle Carolyn, dagli inizi con Brian Yuzna ai film di Neil Marshall e la prima regia

Esclusivo | Intervista ad Axelle Carolyn, dagli inizi con Brian Yuzna ai film di Neil Marshall e la prima regia

06/07/2017 news di Alessandro Gamma

Abbiamo incontrato l'attrice e regista belga, per parlare dei suoi iconici camei e della sua nuova vita dietro la mdp

axelle carolyn bifff 2017

Nota agli appassionati del genere soprattutto per aver interpretato due personaggi decisamente iconici in Doomsday – Il giorno del giudizio (2008) e Centurion (2010), la belga Axelle Carolyn ha in realtà un legame ben più stretto con il mondo dell’horror, avendo cominciato la sua carriera sotto la guida di Brian Yuzna ed essendo negli ultimi anni passata dietro la mdp per dirigere – tra gli altri – un segmento dell’antologico Tales of Halloween.

L’abbiamo incontrata all’ultimo BIFFF di Bruxelles, dove sedeva tra i membri della giuria, per parlare del suo curioso passato e del futuro prossimo.

beneath-still-waters-dal-profondo-delle-tenebre posterPartiamo dal tuo primo ruolo, in Beneath Still Waters – Dal profondo delle tenebre del 2005. Che ricordi hai?

Da ragazzina ero solita andare da appassionata a Festival di settore come il BIFFF e avevo incontrato un paio di volta Brian [Yuzna], perché uno dei film che più mi avevano colpito durante l’adolescenza è stato Re-Animator. Poi Brian venne invitato al FrightFest di Londra. Poiché volevo parlargli, una sera mi sono avvicinata a lui dicendogli che il mio sogno era  sempre stato di prendere parte a un film e che non ero mai stata su un set per vedere come fosse.

Lui rispose che da lì a un mese, in settembre, avrebbe cominciato le riprese del suo nuovo film a Madrid e mi disse che avrei potuto raggiungerlo lì. Così volai fino in Spagna e gli telefonai dalla stanza del mio hotel e lui fu evidentemente sorpreso dal fatto che lo avessi fatto davvero [ride]. Così passai due giorni sul set di Beneath Still Waters, piuttosto freddo e noioso, ma ero comunque molto eccitata dall’esperienza. Brian il secondo giorno mi disse poi che se avessi voluto avrei potuto apparire nel film. Fu un piccolo cameo e non ho mai provato così tanto freddo in vita mia!

Abbiamo girato nelle campagne intorno a Madrid. Quando tornai a casa – all’epoca scrivevo brevi pezzi per siti web horror specializzati -, Brian mi disse che sarebbe stata una buon idea scrivere un report dell’esperienza per un sito come Fangoria. Lo feci e loro lo pubblicarono. Il passo successivo fu conoscere Eli Roth in Bruxelles, col quale mi tenni in contatto e così mi mandarono a fare un reportage di Hostel prima e poi in Marocco per il remake di Le Colline Hanno Gli Occhi e in Finlandia per un’altra pellicola. E’ stato davvero figo fare la giornalista per qualche tempo. Tutto grazie a Brian.

axelle carolyn doomsdaySaltiamo poi sul set di Doomsday – Il giorno del giudizio …

Quello che successe con Doomsday fu che conobbi Neil Marshall e lui avrebbe voluto che scrivessi un libro sul making of del film. Quindi volai in Sudafrica e cominciammo a frequentarci allo stesso tempo. Io amo molto anche gli effetti speciali e lì conobbi Paul Hyett, che si occupava degli SFX e che ancora oggi è uno dei miei migliori amici, che mi chiesi se avessi voglia di aiutarlo, perché non aveva un vero e proprio team di truccatori.

Lui decise poi di truccare me un giorno, così venne fuori questo piccolo cameo. Girammo la scena e vennero scattate alcune belle foto, che a sorpresa finirono sulle copertine di alcuni giornali. Così da lì cominciarono ad arrivarmi richieste per recitare in cortometraggi, ma io rispondevo che non ero un’attrice e che non ero affatto in grado di recitare!

Cominciai comunque a partecipare ad alcuni corti visto che ne avevo l’occasione, ma io scrivevo sceneggiature e la mia idea era di passare prima o poi alla regia. Feci qualche parte e poi decisi che era giunta l’ora di concentrarmi su cosa volevo davvero fare, ovvero scrivere e dirigere. E’ stato però il modo migliore per vivere il mondo della recitazione, perché sono state parti davvero divertenti.

axelle carolyn centurionCosa ricordi invece di Centurion?

In origine avrei dovuto interpretare uno dei personaggi romani. Neill aveva scritto la parte appositamente per me. Poi vide che non avrebbe funzionato molto, sebbene avessi fatto delle prove, optando per farmi diventare una guerriera. In un certo senso andai a sostituire uno degli stuntman, ma avendo in più alcune battute in gaelico. Ho dovuto imparare a tirare con l’arco, a cavalcare e a combattere in pochissimo tempo, ma è stata davvero divertente, nonostante il freddo e il fango e il risultato finale ha ripagato delle sofferenze!

La cosa buffa è che Olga Kurylenko, che doveva apparire selvaggia e feroce, doveva essere al contempo anche molto bella, perchè la produzione aveva puntato ovviamente sul suo nome per pubblicizzare il film, quindi i suoi capelli dovevano essere a posto. Io invece chiesi semplicemente di rendermi il più folle possibile, così mi fecero i denti gialli e l’aspetto da pazza, fantastico! 

Dopodiché hai cominciato a partecipare ad alcune pellicole horror, come Psychosis e Blood + Roses

Devo precisare che entrambi, pur essendo stati distribuiti dopo, sono stati girati prima di Centurion. Blood + Roses è stato diretto da Simon Aitken, un regista che ho incontrato al FrightFest. Lui era uno degli abitué del Festival e cercava qualcuno per un cameo all’inizio. Sono tutti ruoli che più o meno mi sono piovuti addosso, non ho dovuto davvero cercarli troppo. In ogni caso, quello in Centurion è stato il mio ultimo ruolo da attrice.

axelle setPassiamo allora alla carriera da regista, prima di cortometraggi e poi del lungo Soulmate 

Si, quando ero ancora a scuola ho girato quattro corti, che probabilmente per il bene di tutti sono andati perduti. Quindi ho scritto quella che sarebbe stata la sceneggiatura di Soulmate. Avrei dovuto realizzarlo già nel 2010, ma a poche settimane dalle riprese, con tutto già pronto, la produzione – che era piuttosto grossa – si accorse che non aveva i fondi per girare. Quindi tutto crollò e ci rimasi malissimo. Per un mese non guardai più film nè ne parlai con nessuno dei miei amici del settore.

Quindi decisi di dedicarmi ai cortometraggi di nuovo. Girai nello stesso anno [2011] The Last PostThe Halloween Kid, che girarono anche per alcuni Festival interessanti. Contemporaneamente tornai sulla sceneggiatura di Soulmate e decisi di renderlo un film più piccolo, solo due persone in un cottage, qualcosa che avrei potuto realizzare con pochissimi soldi. Mi dissi che nella peggiore delle ipotesi lo avrei girato coi risparmi che avevo messo da parte. Fortunatamente, trovai degli investitori appena in tempo, così ho potuto filmarlo con un po’ di budget in più, circa 200.000 dollari, sufficienti per quel tipo di film e per il modo in cui lo avevo riscritto.

GRIM-GRINNING-GHOST - AxelleQuindi hai lavorato a un segmento di Tales of Halloween

Appena finito Soulmate mi sono trasferita a Los Angeles, una città dove ero stata già molte volte prima e dove conoscevo tante persone, tra cui parecchie che lavoravano nel settore dell’horror. Così ho pensato che sarebbe stato fantastico poter fare qualcosa tutti insieme e metterci tutta questa passione ed energia che scaturiva ogni volta che si parlava di film ecc. Così si è pensato a un film antologico, ambientato nella stessa notte e nello stesso posto, con episodi collegati tra loro.

Così ho parlato con un gruppo di amici, tra cui Mike Mendez, e tutti ne sono stati entusiasti. E’ stato tutto molto veloce, del tipo che il sabato ho spiegato la mia idea ai registi e il sabato successivo abbiamo incontrato i responsabili della Epic Pictures a colazione e ci hanno detto che l’avrebbero prodotto. Abbiamo quindi cominciato a parlarne meglio e ad elaborarlo, ma tutto è stato davvero veloce. Penso fosse aprile, le riprese sono iniziate a novembre e la primavera seguente era qui al BIFFF. E’ stato molto bello poter lavorare con tutti questi amici a un progetto che ho co-ideato, co-prodotto e di cui ho diretto una parte [Grim Grinning Ghost].

halloween kidQuando nasce la tua passione per il fanta-horror?

Se sei un fan di questo tipo di cinema, allora hai già la risposta. Sono appassionata di horror da quando ho memoria. Non necessariamente dei film facenti parte proprio di questo genere, ma ad esempio anche dei cartoni della Disney che mostravano scheletri e fantasmi. Crescendo, intorno agli 11/12 anni, mio padre non mi permetteva di vedere molti film, così cominciai a leggere ogni libro che capitasse. Ho letto ogni cosa di Stephen King, poi col tempo ho scoperto Clive BarkerJames Herbert.

A 17 anni mi papà, che era piuttosto severo, mi permise di comprare una mia televisione e così, all’improvviso, si spalancò un mondo! Guardavo 4 o 5 videocassette al giorno, facevo copie e li rivedevo in continuazione. E’ allora che ho scoperto Re-Animator o Il Ritorno dei Morti Viventi. Sapevo che avrei voluto fare qualcosa che aveva a che fare con la scrittura o il cinema. Volevo raccontare storie spaventose o comunque soprannaturali. Prima di cominciare davvero ho però frequentato l’Università, frequentando corsi che non c’entrano davvero nulla col cinema, ma in Belgio non esistono scuole attrezzate che possono guidare un ragazzo a girare film. Ho seguito le indicazioni dei miei genitori, studiando Legge, ma al momento di dover continuare con un Master ho detto basta. E’ lì che ho incontrato Brian Yuzna.

A questo proposito, come vedi la situazione per registi e sceneggiatori di cinema di genere qui in Belgio?

A essere onesta, non conosco bene la situazione locale, perchè già durante gli studi mi sono spostata a Londra e col tempo ho interagito con personaggi internazionali e che facevano film in America come Brian o Stuart Gordon, un altro regista che ebbi il piacere di intervistare. Non ho quindi mai avuto esperienza diretta di girare cortometraggi qui a Bruxelles o di conoscere gente del settore di casa. Forse è stato meglio così, viste le molte più possibilità che con l’andare a Londra mi si sono aperte.

Di seguito il trailer di Centurion: