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George A. Romero: “Road of the Dead sarà un Fast & Furious con gli zombie, molti stunt e poco sangue”

08/07/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Il papà degli zombie ha parlato delle differenze del nuovo progetto rispetto ai suoi precedenti film

Soltanto pochi giorni fa abbiamo riportato la notizia che George A. Romero sta lavorando a Road of the Dead, film che vedrebbe alla regia Matt Birman (già al lavoro come stunt coordinator in svariate pellicole dirette dal 77enne regista di New York), di cui il papà degli zombie ha co-scritto la sceneggiatura e sarebbe produttore insieme a Matt Manjourides e Justin Martell, che viene presentato in questi giorni al mercato delle co-produzioni del Frontières, all’interno del Fantasia International Film Festival di Montreal, per cercare finanziatori.

George A. Romero Road of the Dead posterQuesta la sinossi ufficiale:

Sarà ambientato sei anni dopo il post-apocalittico La Terra dei Morti Viventi del 2005, su un’isola dove i prigionieri zombie corrono su macchine in un moderno Colosseo per l’intrattenimento di uomini molto ricchi. Nei giorni più bui dell’apocalisse zombie, l’ultimo luogo sicuro sulla Terra non è nient’altro che questo, con un despota pazzo che utilizza lo spettacolo della carneficina ad alti giri di motore per mantenere il controllo del suo popolo.

In una recentissima intervista Romero ha ora rivelato qualcosa in più del progetto, sottolineando che, qualora andasse in porto, sarà molto diverso dalle sue precedenti pellicole “… of the dead”. Approfondendo la trama, ha raccontato:

È ambientato in una città santuario dove questo politico crapulone gestisce un paradiso per le persone ricche e una delle cose che fa è organizzare gare di dragster per intrattenerli. C’è uno scienziato che sta facendo degli esperimenti genetici, cercando di far sì che gli zombie smettano di nutrirsi e che ha scoperto che, con qualche tocco, possono ricordare alcune delle abilità che consentano loro di guidare in queste corse. Si tratta quindi di demolition derby con gli zombie al volante, e naturalmente la situazione precipita in altri modi. È veramente energetico; è un grande spasso, con moltissimi stunt.

Romero ha poi proseguito:

Questo film è quasi una commedia, anche se ha spaventi e momenti spettrali e questo genere di cose. È basato più sulla suspense che sul sangue. Sebbene ci sia il gore, non è mostrato apertamente; Non sono previste grandi sequenze liriche in cui le persone vengono fatte a pezzi. C’è un po’ di slapstick, ma ci sono soprattutto stunt acrobatici; è piuttosto diverso. Un personaggio muore, ad esempio, in modo tragico, ma un tempo aveva partecipato alle corse NASCAR ed è quindi in grado di ritornare dalla morte e guidare. È quel tipo di follia. È davvero un Fast & Furious con gli zombie.

I tempi a quanto pare cambiano e persino Romero ha deciso di aggiornare a quanto pare la sua visione problematica e politica al cinema più fracassone alla Death Race. Sarà la scelta giusta?

Fonte: Rue Morgue