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Guillermo del Toro parla del musical di Il labirinto del Fauno e The Shape of Water

25/07/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista messicano - che non ha potuto partecipare il Comic-Con - ha detto qualcosa in più sui suoi due prossimi progetti

Guillermo del Toro, regista e scrittore visionario, quest’anno purtroppo non ha partecipato al Comic-Con di San Diego a causa degli impegni sul set del suo nuovo progetto: il dramma soprannaturale The Shape of Water, al momento in produzione a Toronto con protagonisti Michael Shannon, il fido Doug Jones e Michael Stuhlbarg.

Il regista messicano tornerà però a Los Anegeles il 30 luglio per l’apertura della mostra a lui dedicata al Los Angeles County Museum of Art, intitolata “At Home With Monsters” e densa di numerosi e variegati materiali di scena e non, modellini, libri, tavole e numerose opere provenienti direttamente dalla sua collezione personale. Tra i vari mirabilia presenti nell’esibizione, vi saranno anche diversi oggetti presi dal set di Il labirinto del Fauno (El laberinto del fauno), meravigliosa e tristissima favola dark diretta nel 2006 da del Toro e che presto diverrà un musical. E proprio di questi due progetti il regista ha parlato in una recente intervista.

Il labirinto del fauno 2Ci sono stati progressi con il musical di Il labirinto del fauno?

Abbiamo lavorato per quattro anni a questo spettacolo teatrale, a Londra, con Robert Fox, con Paul Williams e Gustavo Santaolalla. Abbiamo, nel corso di tale periodo, sviluppato l’intero libretto. Abbiamo pronte tutte le canzoni e stiamo per annunciare una collaborazione molto interessante e molto bella, che lo renderà realtà nel giro dei prossimo due mesi.

Aprirà a Londra? A New York?

Vorremmo iniziare in Europa. Non so se inizieremo a Berlino o Londra per le prove, poi arriverà negli USA.

Stanno per iniziare le riprese di The Shape of Water a Toronto. Come ci si sente a tornare a progetti con budget più ridotti?

Ciò che contava era ritornare a un budget inferiore ma con più libertà. A partire dal 1997 non ho più avuto alcun problema di censura, ma da grandi budget derivano grandi responsabilità. Questa è esattamente la stessa scala di Il labirinto del fauno e ho voluto sentire la medesima libertà, dove ho potuto raccontare la storia attraverso qualsiasi logica emotiva volessi seguire. E’ un film molto personale. La mia visione della creatura è molto personale. Abbiamo trascorso nove mesi per la creazione e la progettazione di essa, ovvero il periodo più lungo mai speso da me per l’ideazione di una qualsiasi creatura, e davanti a questa mi sento parecchio in soggezione.

E’ Michael Shannon a interpretare tale creatura?

No, Doug Jones.

Due progetti sicuramente da tenere sott’occhio. Ne riparleremo.

Fonte: THR