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Guillermo del Toro spegne le speranze su Le montagne della follia

06/04/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista messicano ha parlato delle difficoltà di portare al cinema il romanzo di H.P. Lovecraft

Nel 1931, il racconto di H.P. Lovecraft Le montagne della follia (At the Mountains of Madness), che raccontava di una spedizione antartica guidata dal Dott. William Dyer della Miskatonic University era stato inizialmente rifiutato dagli editori delle riviste di fantascienza. Oltre 70 anni dopo e col lavoro dello scrittore di Providence diventate di dominio pubblico, il visionario sceneggiatore e regista Guillermo del Toro ha tentato di portare sul grande schermo la trasposizione del testo, pensando a un grandioso film di stampo horror vietato ai minori, incontrando però lo stesso destino della autore della storia quando la sua idea è stata respinta dagli studios.

Le montagne della folliaNonostante negli anni si siano susseguite voci di vario tipo sull’imminente partenza della produzione, del Toro è ora tornato sulla vicenda per metterci una sorta di amara pietra tombale:

Un giorno, vi mostrerò le concept art, vi farò vedere tutto quello che abbiamo realizzato. Abbiamo creato oltre 300 pezzi artistici, abbiamo creato storyboard e modelli … abbiamo nella mani un’intera presentazione. Piangerete, vi chiederete “Perché??”

Una certa confusione circa le difficoltà nel girare Le montagne della follia è generata dal fatto che i fan sembrano pensare che del Toro e altri registi come lui, abbiano molto più potere decisionale di quello che effettivamente abbiano:

Molte persone pensano ai registi come a Cesare sdraiato su una chaise longue mentre qualcuno lo imbocca con acini d’uva, e tu dici “Vorrei girare Le montagne della follia adesso”. Ma non funziona così. Sei un colletto blu che lavora a modo suo, portando numeri davanti agli studios, mettendo [insieme] star, pacchetti, qualsiasi altra cosa, e hai le tue cose da spostare. È per questo che ho cercato di fare un piccolo film e un grande film, perché i piccoli film, pur soffrendo per il budget, ti danno completa libertà. Puoi fare ciò che vuoi. Ti danno una linea guida.

Del Toro ha imparato la lezione nel modo più duro:

del toro crimsonAbbiamo pensato di avere in mano una buon pacchetto, sicuro. Il costo era di 150 [milioni di dollari], Tom Cruise e James Cameron alla produzione, la ILM si sarebbe occupata degli effetti speciali, questa è la concept art, questo è il concept, perché credevo davvero che un horror su larga scala sarebbe stato fantastico …

Ma c’erano differenza di opinioni; lo studio non la pensava così. Soprattutto l’R [rating] è stato decisivo. Se Le Montagne fosse stato PG-13, oppure io lo avessi voluto PG-13 … Sono troppo simile a un boy scout, avrei dovuto mentire, ma non l’ho fatto.

Davanti all’obiezione che Logan o Deadpool – due film vietati ai minori – hanno incassato molto, il regista messicano ha concluso:

Dall’esterno, tutti pensiamo che gli studios abbiano imparato questo o quello, ma gli studios non pensano in questo modo.

E così siamo stati privati di quello che senza dubbio sarebbe stato un adattamento dal grande potenziale e che finalmente avrebbe potuto rendere onore a uno degli scrittori fanta-horror più importanti di sempre.

Di seguito il video dell’intervista:

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Fonte: Collider