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I 3 migliori film di Scarlett Johansson

30/03/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Con l’uscita nei cinema di Ghost in Shell, la nostra redazione ha votato le interpretazioni più significative della star newyorkese

Con l’arrivo nei cinema di Ghost in the Shell di Rupert Sanders (le 18 cose da sapere e la nostra recensione), troviamo Scarlett Johansson (le 50 cose da sapere sull’attrice) nell’ennesimo ruolo da eroina action, dopo Lucy e Avangers, nei panni stavolta del Maggiore/Major, un cyborg che deve combattere pericolosi cyber-terroristi. Affiancata da Pilou Asbæk, Takeshi Kitano, Juliette Binoche e Michael Pitt, l’attrice si è cimentata nella difficile sfida di portare sul grande schermo la versione live action dell’iconico manga di Masamune Shirow e degli altrettanto classici film animati di Mamoru Oshii.

Abbiamo quindi colto l’occasione per celebrare la sua carriera, ripercorrendo le sue performance più riuscite. In attesa quindi di vederla indossare una tuta termo-ottica aderentissima, scoprite quelli che per noi sono i 3 migliori film interpretati da Scarlett Johansson:

Don John poster ita3) Don Jon (2013) di (e con) Joseph Gordon-Levitt

Film irriverente quanto intelligente, si prende gioco degli stereotipi maschile e femminili sull’amore e sul sesso, ambedue allo stesso modo irrealistici. Il protagonista, il giovane e palestrato italoamericano Jon “Don Jon” Martello Jr., è letteralmente dipendente dai film porno, da cui non può proprio staccarsi, nonostante abbia grande successo con le ragazze. Quando incontra la bella e provocante Barbara Sugarman (la Johansson), fissata al contrario con altrettanto poco realistiche pellicole romantiche, il ragazzo crede però di essersi finalmente innamorato ed è pronto ad abbandonare i video XXX. Scontro tra universi opposti altrettanto dominati da cliché, la star nata a Manhattan incarna perfettamente la sexy e provocante fidanzata capace di ottenere qualsiasi cosa grazie alla propria avvenenza: una manipolatrice perfetta!

Match Point poster2) Match Point (2005) di Woody Allen

Thriller raffinato dalle connotazioni drammatiche ed esistenzialiste, la sceneggiatura – scritta dal regista – è capace di fondere un’ottima suspense con una sensuale quanto decadente umanità. Mira amorosa di un affascinante maestro di tennis e arrampicatore sociale incarnato dall’arrivista Jonathan Rhys-Meyers, Scarlett è l’irresistibile fidanzata di un amico di lui, nonché fratello della consorte. Allen (per il quale lavorerà in seguito in altri due film) l’ha scelta come sua Musa nella seconda parte degli anni 2000 e se ne capiscono le ragioni immediatamente: l’incedere sinuoso, la voce e la mimica ammiccanti, sono la perfetta combinazione per rendere il suo personaggio con innata naturalezza, dacché la sua interprete sembra avere con esso indubbie affinità elettive.

Lost in Translation - L'amore tradotto poster1) Lost in Translation – L’amore tradotto (2003) di Sofia Coppola

Sebbene non certo la sua prima performance davanti alla macchina da presa (ha esordito addirittura nel 1994), tale pellicola fortemente lirica e intimista ha rappresentato una tappa miliare nella carriera dell’attrice. Nei panni della giovane e solitaria Charlotte, la co-protagonista vive una platonica storia d’amore sussurrata con il molto più grande d’età e sposato Bob Harris, incarnato da Bill Murray. Inno all’immanenza, all’attimo che fugge e al vuoto esistenziale che incombe nella società, la Johansson è capace di tradurre eccelsamente una delicata e problematica psicologia, senza cadere in alcun manierismo o eccesso di lacrimevolezza. Iconica la parrucca rosa indossata in una sequenza.