Il problema delle armi negli Stati Uniti è al centro del trailer di Dark Night

Una regola di massima: quando si tenta di ricostruire un dramma realmente accaduto, un tocco leggero è sempre preferibile. Rendere troppo patetici tali avvenimenti finisce infatti sempre per risultare oltremodo sgradevole, così come qualsiasi tentativo di raffigurare gli autori di tali atti come chiaramente malvagi, crudeli e insensibili, cosa che in definitiva non sono. E’ per questo che Elephant di Gus Van Sant rimane ancora oggi un’esperienza impressionante mentre World Trade Center di Oliver Stone è stato presto dimenticato.

Per fortuna, il prossimo Dark Night di Tim Sutton (Memphis) – passato anche a Venezia 73 – che si basa liberamente sulla sparatoria avvenuta in un cinema di Aurora, Colorado, nel 2012, adotta l’approccio più riservato, ma ciò non significa che non sia toccante. Invece di ribadire inutilmente quanto tragico e terribile sia stato l’evento, il regista sottolinea in stile documentaristico le minacciose tendenze sommerse che scaturiscono dall’alienazione, fornendo al contempo un variegata e intimo ritratto della comunità della cittadina. Sutton si è affidato a molti attori esordienti o non attori per il suo terzo film, che potete scoprire nel primo trailer, nella locandina e nella sinossi ufficiali diffusi oggi. Il regista prende un tema imponente creando un lirico elogio alle vittime, ai sopravvissuti, e, sì, anche all’autore del crimine.

Questa la trama:

Basata sulla strage di Aurora, che ha avuto luogo durante una proiezione in un multiplex di Il cavaliere oscuro – Il ritorno, la pellicola segue le attività di sei sconosciuti nel corso di una giornata, dal sorgere del sole a mezzanotte, e tra loro c’è l’autore dell’attacco.

Di seguito il trailer ufficiale di Dark Night, che uscirà nei cinema americani il 3 febbraio:

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