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Intervista a Rob Zombie e Sheri Moon sul film 31, la censura e Groucho Marx

20/10/2016 news di Alessandro Gamma

Al Festival di Sitges abbiamo incontrato il regista e la sua musa, che ci hanno parlato di come si preparano per i loro film, del rapporto con la musica e di quello con i fan

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Di passaggio al Festival di Sitges per presentare la sua ultima fatica, 31 (la nostra recensione), Rob Zombie e la compagna/musa Sheri Moon si sono fermati a chiacchierare con noi, addentrandosi un po’ nella gestazione del film, parlando di censura, del passato e del prossimo progetto su Groucho Marx.

31 zombieCominciando da te Sheri, il tuo è un ruolo piuttosto diverso da quelli che hai interpretato fino ad ora. Si può dire che tu sia un po’ la final girl in 31, un personaggio buono…

Ho interpretato personaggi buoni in passato, ma penso che da molto tempo questo sia il primo ruolo buono ma oscuro, Penso che il pubblico faccia il tifo per lei affinchè alla fine sopravviva. Per quanto mi riguarda, ho voluto provare un approccio diverso. Ne abbiamo discusso insieme a Rob fin dalla fase di scrittura, per capire come tutte le sue sfumature sarebbero potute convergere. E’ stato divertente da interpretare. E’ un personaggio buono, ma fa molte cose cattive

Quando pensate ai personaggi, è un lavoro che fate insieme oppure è solo Rob a occuparsene?

SM: Se ne occupa esclusivamente Roberto! [ride]

RZ: Scrivo la sceneggiatura da solo e poi, quando sento di avere in mano più o meno lo script definitivo, comincio a mostrarlo a Sheri e agli altri attori, così possono cominciare a lavorarci e trovare il modo di portarli in vita una volta che li hanno compresi. Io scrivo solo delle parole su una pagina, loro devono renderli reali. Ognuno di loro quindi li cambia un pochino, ma maggiore è l’impegno e lo sforzo che ci metto io in fase di scrittura, più facile è per gli attori capire come interpretarli.

31 rob zombie filmTu sei famoso per riuscire a creare personaggi psicopatici, emarginati, matti. Da dove nasce questa sorta di ‘fissazione’?

Per questo tipo di film, voglio che abbiano sempre i cattivi migliori ed è una sensazione che nel corso degli anni ho visto un po’ sparire. Amo i mostri, amo Frankenstein, Dracula, King Kong. E poi sono arrivati Freddy Krueger, Michael Myers ecc. Ma ora non ci sono mostri, non ci sono più dei cattivi, ci sono solo fantasmi. Quindi ho sempre voluto mettere nei film un personaggio che lo spettatore potesse ricordarsi, come Captain Spaulding o Doom-Head. Penso che questo sia importante, almeno per me. E’ quello che ho sempre amato nei film. Come pure in James Bond, prendi Goldfinger, molto meglio lui di 007!

E’ piuttosto sorprendente che tu faccia fatica a trovare i finanziamenti per un nuovo film. Ci puoi dire qualcosa della genesi di 31 in questo senso?

Trovare i fondi per girare un film è sempre un problema per tutti, non solo per me. Cioè, penso sempre che lo sia solo per me, ma poi leggo interviste di altri, addirittura George Romero o Martin Scorsese, che hanno questi problemi. Ogni pellicola realizzata è un fott**o incubo, specialmente quando vuoi fare cose che non siano mainstream. Nel caso degli horror, è più facile trovarli se giri un PG-13, ma io non sono davvero interessato a una roba del genere, quindi ogni volta che mi metto in testa di fare un film è una battaglia, perchè stai cercando di convincere qualcuno a darti milioni di dollari per qualcosa di folle, quindi, sai, non è facile! [ridono]

Nei tuoi film si nota una certa influenza anche di opere europee, puoi parlarcene?

Specialmente in Le Streghe di Salem penso si noti questa influenza, specie di Dario Argento. A volte, quando si guarda un film di Argento, almeno per quanto mi riguardo, adoro quello che vedo, ma non so davvero quello che sta succedendo. Prendete Suspiria, amo questo film. E sembra semplicemente strano… è più una questione di sensazioni e nel modo in cui è girato.

I film americani sono diversi, sono molto veloci, sempre preoccupati che qualcuno possa annoiarsi e se ne esca dal cinema, mentre le opere europee penso abbiano più pazienza, le cose ci mettono di più ad accadere. Non credo in 31, ma in Le Streghe di Salem si nota di più. In America non è stato molto apprezzato all’uscita, ma quando siamo venuti in Europa, in Italia, in Francia e in Germania nessuno lo ha frainteso e lo hanno capito. Quindi al di fuori degli Stati Uniti… molto strano.

raised-eyebrows-my-years-inside-grouchos-houseNel tuo futuro ci sono anche film che non siano prettamente di genere horror?

In verità, il prossimo film che intendo girare sarà su Groucho Marx [indossa sul giubbino una spilla col volto del famoso comico]. Non sarà esattamente una biografia però. Sarà incentrato solo sui suoi ultimi tre anni di vita. Ho acquistato i diritti di questo libro che si chiama Raised Eyebrows – My Years Inside Groucho’s House, che racconta la storia di questo studente di college che divenne il suo assistente negli ultimi anni di vita. A quel punto Groucho aveva già oltre 80 anni, aveva avuto problemi di salute seri e aveva avuto questa donna che doveva prendersi cura di lui ma lo aveva invece maltrattato e rubato i suoi soldi. Non sarà quindi un film leggero, ma triste, un po’ Ed Wood e un po’ Viale del Tramonto.

Essere anche un musicista oltre che un regista come ti aiuta per le musiche dei tuoi film?

 Le musiche sono molto importanti. Negli ultimi due film, per la colonna sonora, ho lavorato con John 5, il chitarrista della mia band, ed è stato molto più semplice. In passato, lavorando con altri compositori, non è stato facile entrare in sintonia. John invece ha la mia stessa idea che la colonna sonora deve essere semplice, qualcosa che si riesce a ricordare. Per questo ho sempre in mente le musiche di John Carpenter, sono semplici e facili da ricordare. Sapete, la maggior parte delle volte esco dal cinema e non mi ricordo nulla delle musiche, ma ad esempio per Suspiria, per L’Esorcista o per Psycho non è così. Sono risultati difficili da ottenere… bisogna provare a trovare una sola singola nota che la gente si possa ricordare, e noi spero siamo riusciti a farlo.

Tornando a 31, mi puoi dire qualcosa qualcosa sulla censura? Sappiamo che hai avuto non pochi problemi con l’MPAA per 31

Sai, quando un film è completato, devi andare all’MPAA, perchè nei miei contratti c’è sempre scritto che devo presentare un film R-Rated, perchè nessun cinema negli Stati Uniti è disposto a mettere in cartellone film NC-17 [assolutamente vietato ai minori di 17 anni, anche se accompagnati]. Quindi è sempre piuttosto complesso. La cosa strana però è che non c’è una vera regola, quindi le note che ricevi come risposta sono molto strane e a volte rendono il mio lavoro molto difficile. A volte devi tagliare scene violente, a volte capita, che non risultano poi così efficaci come avevi previsto. Inoltre vedo che queste regole non sono valide per la TV… Puoi davvero mettere cose molto più violente sulla HBO che in un film R-Rated… Si tratta di un sistema desueto che mi fa impazzire! Ma purtroppo è così che funziona…

E della tua ossessione per i clown?

Tutti amano i clown così come tutti li odiano. E’ una cosa universale, quindi perchè non metterli in un film?

the-haunted-world-of-el-superbeasto-robCi puoi dire qualcosa della tua esperienza nell’animazione con The Haunted World of El Superbeasto. Sei ancora interessato ai film animati?

Certamente, sono interessato, amo l’animazione e vorrei provarci ancora. El Superbeasto è stata un film strano. Quando ho iniziato il budget era di 1 milione di dollari e ho continuato a presentarmi agli animatori per quasi 2 anni e mezzo e il budget è salito a 7 milioni di dollari. Nessuno però prestava attenzione a quello che stavamo facendo perché tutti stavano lavorando anche sui Simpson… E quando il film è stato completato ci hanno detto che non potevano distribuirlo, sono rimasti sconvolti… In poche parole si, mi sono divertito molto e lo farei di nuovo! [ride] Vorrei prendere quei soldi e fare qualcosa di fuori di testa. E poi, vorrei aggiungere che dovrebbe esserci più nudità nei cartoni.

Sei preoccupato delle eventuali reazioni del pubblico a 31?

No, non mi preoccupo mai di queste cose, perchè penso che a una parte del pubblico non piacerà mai nulla. Non ho proprio idea di come realizzare qualcosa che possa piacere a tutti, sembra impossibile. Quindi non ci penso. So solo che alcuni lo ameranno, alcuni lo odieranno. E questo va bene. 

halloween_ii_tyler_maneAvendo moltissimi fan, sia in campo musicale che cinematografico, quando pensi ai prossimi progetti tieni in considerazione quello che pensi vogliano da te oppure cerchi di uscire dagli schemi?

Prima di tutto cerco di dar loro qualcosa che a me per primo piacciono. E’ questa davvero l’unica cosa di cui mi preoccupo, perché se veramente non mi piace allora è finta. Pertanto faccio cose che mi piacciono, e se piacciono anche ai fan è perfetto! Lo spero, ma non faccio qualcosa perché spero di accontentare qualcuno.

Ultima domanda: perché hai deciso di mostrare il volto di Michael Myers in Halloween?

Perché volevo essere diverso. In realtà è buffo, perché tutti mi hanno chiesto come mai lo avessi fatto quando è uscito il mio remake. Però il volto di Michael era già stato mostrato nel primo film del 1978 e credo anche nel quarto capitolo. In ogni caso, volevo fare qualcosa di diverso da quello che era già stato fatto prima. Ho pensato che Tyler Mane, il ragazzo che interpreta Michael, avesse un aspetto molto cool e spaventoso e avesse un bel volto e quindi mi sono detto ‘mostriamolo per un secondo, facciamo incazzare tutti i fan di Michael Myers!’ [ridono]

Di seguito il trailer internazionale di 31: