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La paralisi nel sonno si tinge di horror nel trailer di Dead Awake

04/10/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Nel nuovo lavoro di Phillip Guzman non mancano i rimandi a Nightmare e The Ring

Jeffrey Reddick ha contribuito ai suoi tempi a portare uno delle saghe horror più prolifiche di sempre, Final Destination, sul grande schermo, stendendo lo script dei cinque capitoli usciti. Dopo aver lavorato ai personaggi di Final Destination 5, lo sceneggiatore è passato a un nuovo progetto, ora in post produzione: Dead Awake, che vede alla regia Phillip Guzman (The Lawless)

dead-awake-guzman-posterL’opera, che si concentra sul fenomeno piuttosto comune, eppure inquietante, delle paralisi nel sonno, presenta la seguente trama:

Una ragazza scopre un antico demone che bracca le sue vittime attraverso la comune paralisi del sonno. Dopo aver perso un suo caro, la protagonista si allea a un artista locale per indagare sulle circostanze misteriose che circondano tale morte inspiegabile. Quando finalmente scopre la terribile verità da un eccentrico esperto di disturbi del sonno, la sua indagine mette in pericolo inconsapevolmente la sua migliore amica e tutti coloro che le sono vicini.

Protagonisti del film sono Jocelin Donahue (Summer Camp), Jesse Bradford (Flags of Our Fathers), Lori Petty (Tank Girl), Brea Grant (Halloween II), Dileep Rao (Inception) e James Eckhouse (Beverly Hills 90210).

Dead Awake è in procinto di debuttare, il 26 ottobre, al FEARnyc Film Festival e per tale occasione è stato diffuso un trailer ufficiale (qui sotto). Certo, sin dalle prime immagini, è abbastanza immediato il parallelo con NightmareDal profondo della notte, di cui è stato ripreso il concept di un’entità maligna che ti uccide nel sonno, nonché alcune idee direttamente, ad esempio la scena della vasca da bagno, ma a infestare i sogni delle malcapitate vittime è un fantasma, che si presenta un po’ come la Samara di Ringu. Sebbene dunque l’idea di utilizzare qualcosa di reale ed esperibile come la paralisi nel sonno in chiave orrorifica sia interessante, non si può certo parlare di originalità: