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Neill Blomkamp: “Inizialmente, il mio Alien 5 non prevedeva Ripley protagonista”

11/07/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista sudafricano è tornato a parlare del progetto naufragato e ad accusare velatamente Ridley Scott

I fan hanno quasi visto un finale migliore per la saga di Ellen Ripley.

Con l’avventura degli Oats Studios ormai ufficialmente lanciata e operativa a pieno regime, è quasi sicuro che Neill Blomkamp abbia ormai mollato definitivamente – come peraltro ha dichiarato lui stesso – il sequel di Aliens – Scontro Finale  sul quale aveva lavorato per lungo tempo prima dell’intervento a gamba tesa di Ridley Scott. Per quanto riguarda gli appassionati del franchise fanta-horror, è però altrettanto certo che continueranno a chiedergli dettagli sul progetto mai realizzato per un lungo tempo.

Blomkamp non ha molto più da dire di quanto già detto, anche se una nuova chiacchierata online ha rivelato qualcosa di piuttosto interessante: l’Alien del regista sudafricano non avrebbe preso il via come una continuazione della storia del personaggio di Sigourney Weaver, ma piuttosto come un racconto su un nuovo personaggio ambientato sulla scia del secondo capitolo.

neill blomkamp alien 5 conceptHo incontrato Sigourney per Humandroid ed ho penato a un’idea different per l’Alien che volevo realizzare. Così ho avuto questa idea per una storia ambientata nel mondo di quei due primi film che non fosse però una continuazione di quello di James Cameron. Era soltanto ambientata in quel mondo e aveva un personaggio principale totalmente diverso. Perché la mia ipotesi era che Sigourney non avrebbe mai voluto girarne un altro. Le ho spiegato la cosa sul set di Humandroid e lei mi ha risposto ‘No, no, no! In realtà vorrei farne un altro, perché sento che la storia di Ripley non è finita nel modo giusto’.

Blomkamp ha proseguito:

Così sono tornato a Vancouver e mentre stavo montando Humandroid ho cominciato a pensare a quello che avrei fatto con Sigourney in quello che fondamentalmente sarebbe stato un sequel al film di James Cameron. Ho passato circa un anno a lavorare sul film e solo Sigourney ne era a conoscenza e ho assunto un concept artist davvero straordinario. Abbiamo essenzialmente messo insieme una sceneggiatura e tutti gli artwork e sono andato alla 20th Century Fox. Sembravano davvero interessati e Ridley [Scott] è salito a bordo come produttore e poi tutto si è dissolto.

Per quanto concerne ciò che è poi successo da quel momento, Blomkamp ha accennato velatamente di nuovo a quello che sappiamo già essere vero, ovvero che è stato Scott a porre un veto alla pellicola:

È molto difficile parlarne a diversi livelli, perché Ridley ha creato Alien. E’ stato qualcosa che mi ha ispirato profondamente. Ho cominciato a fare film per questo motivo. E’ difficile parlare di tutto ciò che è accaduto con la mia sceneggiatura e con il modo in cui il film è naufragato senza che sembri che stia accusando lui, che è praticamente uno dei miei idoli che mi hanno portato a girare film. E’ un luogo psicologico super-strano, ma a Hollywood i film vengono scartati ogni giorno. Questo è essenzialmente, credo, quello che è successo e fa schifo. Non è che faccia schifo per Sigourney, non fa alcuna differenza per lei, ma credo che abbia veramente apprezzato la storia, perché avrebbe permesso a Ripley di … sembrava davvero un terzo film davvero figo.

Alien: Covenant non ha certo fatto faville al botteghino, ma sappiamo che uno o due sequel sono comunque già in preparazione. Toccherà quindi accontentarsi degli splendidi corti realizzati dagli Oats Studios.

Di seguito l’audio originale della conversazione:

Fonte: FunHouse