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Voto: 4.5/10 Titolo originale: 机器之血 , uscita: 18-12-2017. Budget: $65,000,000. Regista: Leo Zhang.

Bleeding Steel – Eroe di acciaio | La recensione del film action di Lijia ‘Leo’ Zhang (con Jackie Chan)

03/01/2018 recensione film di William Maga

L'esordio di Jackie Chan nell'action sci-fi è un coacervo di pressapochismo e scarsa ispirazione tale da far rimpiangere la sua improvvida scelta

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Bisogna ammirare lo spirito di Jackie Chan. A 63 anni, appare ancora in forma e abbastanza attivo da poter partecipare a tre film d’azione fisicamente impegnativi. Oltre all’avventuroso Kung Fu Yoga e al drammatico The Foreigner, c’è infatti anche Bleeding Steel – Eroe Di Acciaio, che segna anche la sua prima incursione nel genere della fantascienza. Se i primi due hanno dimostrato che l’attore cinese è ancora in grado di intrattenere i suoi fan grazie alle sue movenze marziali, il terzo risulta invece incredibilmente insoddisfacente e dozzinale (nonostante la fuorviante sequenza notturna iniziale), anche quando lo si approccia senza alcuna aspettativa.

Iniziamo con la trama. Sostanzialmente, un agente delle forze speciali (Chan) resta invischiato in una cospirazione mentre protegge una giovane donna – con la quale sente di avere un forte e sconosciuto legame – da una malvagia organizzazione. Una decina di anni più tardi, viene pubblicato un romanzo di fantascienza, Bleeding Steel – Eroe Di Acciaio appunto, ed è allora che appaiono all’improvviso gli stessi loschi individui, in abbigliamento futuristico e pronti a tutto per ottenere quello che cercano.

Il regista Leo Zhang (che ha alle spalle solo Gei ye shou xian hua e che ha scritto anche la sceneggiatura), si impegna nel provare a mescolare sci-fi seria e quel tipo di commedia ritrovabile spesso nella maggior parte delle produzioni finanziate da capitali cinesi. Sfortunatamente, il tentativo non funziona per niente.

La linea comica spazia dall’imbarazzante al dolorosamente fuori luogo, con il cantante taiwanese Show Lo a gestire praticamente tutti i siparietti del caso. E se nel 2016 si era fatto notare in un ruolo divertente in The Mermaid di Stephen Chow, questa volta il risultato è tutto l’opposto, con il nadir toccato nel crossdressing da squillo di lusso nelle prime scene. Ancora peggio, i suoi tempi comici sono totalmente sbagliati con risultati immaginabili …

Poi, c’è il cosiddetto tema sci-fi serio, qualcosa che è assai arduo da affrontare in tal modo quando i cattivi, e in particolare la scagnozza di nero vestita interpretata da Tess Haubrich (Alien: Covenant), sono involontariamente ridicoli. Come ci si può aspettare che lo spettatore non rida per il modo in cui si palesa – pantaloni di pelle lucida e cappa che sembra aver rubato dal reparto costumi di Tron: Legacy? Anche l’ambientazione pone un altro grosso problema. Sebbene il film si svolga nel prossimo futuro, non c’è nulla di futuristico negli scenari o nelle location scelte. Al contrario, sembra che l’azione si dipani nel presente e il motivo per cui i villain siano addobbati in modo così smaccatamente diverso rispetto agli altri tende a confondere completamente fin dal primo minuto. È come se la sceneggiatura di Zhang fosse il risultato di idee prive di senso lanciate sul tavolo dai diversi investitori che hanno contribuito con i loro soldi alla co-produzione.

Francamente, si prova più compassione che tenerezza per Jackie Chan. La superstar deve aver pensato che Bleeding Steel – Eroe Di Acciaio avrebbe utilizzato l’intrigante concept fantascientifico dello script per avventurarsi allegramente in nuovi e per lui ancora inesplorati territori. Tuttavia, il materiale che gli è stato fornito una volta siglato il contratto si è rivelato ben oltre le più disgraziate aspettative.

L’esperto Chan interpreta il ruolo da protagonista nel modo più serio e dignitoso possibile (anche se continuare a vederlo piangere ha un po’ stufato …), ma l’inconsistenza della trama, la scadente CGI e il montaggio amatoriale fanno pensare che abbia fatto un provino per una pellicola differente. Il resto dei comprimari è ugualmente dimenticabile, con la presenza della dolce Nana Ouyang che da sola non è sufficiente a compensare la sua legnosa performance. L’australiano Callan Mulvey (300 – L’alba di un impero), che interpreta Andrew, il nemico principale, sembra poi una versione scartata del Mr. Freeze di Arnold Schwarzenegger in Batman & Robin. Può bastare?

Infine, anche la componente d’azione in sé è una grande delusione. A prescindere dalla sequenza di apertura piuttosto tesa, nessuno dei seguenti scontri a fuoco e/o combattimenti corpo a corpo riesce a generare il ben che minimo fremito. Anche la “prima sequenza d’azione girata in cima alla famosa Sydney Opera House” – potenziale climax – è tristemente rovinata dalla sciapa e piattissima coreografia acrobatica, ben poco ispirata.

Se ciò non bastasse, il film si conclude con una serie di insoliti outtakes, con la versione in mandarino di Chan della canzone principale di Police Story (!). Fa un po’ male ammetterlo, ma Bleeding Steel – Eroe Di Acciaio si classifica facilmente come uno dei peggiori film d’azione a cui Jackie Chan abbia partecipato a memoria recente.

Imbottito di risibili dialoghi inglesi (pegno della co-produzione) e di prove attoriali anche peggiori, questa pellicola sembra solo una pigra e sprezzante macchina da soldi (potenziale, sia chiaro) dall’inizio alla fine, con un Chan che dovrà fare molto di meglio ora (aka scegliere con assai più cura i prossimi progetti a cui associare il proprio nome) per non pregiudicare quanto di buono fatto fino al 2017.

Di seguito il trailer internazionale di Bleeding Steel – Eroe Di Acciaio: