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Voto: 5/10 Titolo originale: How to Talk to Girls at Parties , uscita: 06-10-2017. Regista: John Cameron Mitchell.

Recensione | La Ragazza del Punk Innamorato di John Cameron Mitchell

26/05/2018 recensione film di William Maga

Elle Fannining è un'aliena caduta nella Londra del 1977 nell'adattamento povero e impreciso del racconto sci-fi breve di Neil Gaiman

Elle Fanning and Alex Sharp in ragazza punk innamorato

Lo scorso anno, prima della presentazione in anteprima assoluta al Festival di Cannes, si era creata una certa attesa intorno a La Ragazza del Punk Innamorato (How To Talk To Girls At Parties), film romantico sci-fi che segnava il ritorno alla regia di John Cameron Mitchell a oltre 15 anni dal divertente esordio di Hedwig – La diva con qualcosa in più, che si proponeva di ritornare in quegli stessi territori punk. Sfortunatamente, il risultato è di molto inferiore, e la trasposizione dell’omonimo racconto breve sci-fi di Neil Gaiman (uscito anche in Italia con il titolo letterale Come parlare alle ragazze alle feste) assolutamente libera.

Siamo a Croydon, un sobborgo di Londra, nel 1977. Il punk è al suo apice e la regina Elisabetta II celebra il suo giubileo d’argento. Questo scenario offre al regista l’opportunità di inserire costantemente per tutta la durata Union Jack e feste di strada, accompagnate dall’iconica canzone dei Sex Pistols e dalla relativa copertina del notissimo singolo, uscito proprio quell’anno.

Il nostro eroe è Enn (Alex Sharp), che vive con la madre single, visto che suo padre, un musicista jazz, ha abbandonato la famiglia anni prima. Con i suoi due migliori amici, il paffuto e cerebrale John (Ethan Lawrence) e Vic (Abraham Lewis), il sosia di Billy Idol, i tre adolescenti hanno abbracciato pienamente il movimento punk. Non è chiaro cosa leghi i tre, visto che Vic appare decisamente più ‘fico’ e interessante dei suoi due compagni.

Tuttavia, se lo spettatore può pure accettare la sua presenza come parte di questo eterogeneo terzetto, chi proprio non c’entra nulla è Nicole Kidman nei panni di Boadicea, regina dei punk di Croydon ed esempio lampante di miscasting (sicuramente frutto della ‘riconoscenza’ di Mitchell per il precedente Rabbit Hole). La donna gestisce un club e parla dei suoi rapporti con personaggi del calibro di Sid Vicious e Vivienne Westwood, ma anche chi non è cresciuto in quegli anni non farà fatica a immaginare che nei gloriosi 70s trovare un punk di mezza età fosse ai limiti dell’impossibile.

Comunque, oltre all’anagrafica, bisogna fare qui anche i conti con l’erratico accento non esattamente cockney dell’attrice (evidenza che verrà piallata dall’eventuale doppiaggio italiano, ma che in originale giunge cristallina per chi ha un minimo di orecchio) e della parrucca che la fa assomigliare incredibilmente – e non per il meglio – al David Bowie di Labyrinth – Dove tutto è possibile.

Dopo aver ascoltato l’esibizione stonata di una band nel club letteralmente sotterraneo di Boadicea, i tre baldanzosi giovanotti vanno alla ricerca dell’after party (per la cronaca, la maggior parte delle piccole band locali non faceva “after party” …). Sentono della musica e si imbattono in una grande casa. Tuttavia, non si tratta di una festa punk, ma dell’abitazione di alcuni esseri alieni. Forse ricorderete che La Ragazza del Punk Innamorato era stato presentato – anche nei trailer – come un film di ‘punk ed extraterrestri’, ma quando i punk non sono così punk e gli alieni sembrano piuttosto degli acrobati del Cirque du Soleil, tale indicazione risulta piuttosto fuorviante. Ci sono vari gruppi di alieni, che indossano differenti indumenti di lurex colorati. A uno di questi appartiene la diafana Zan (Elle Fanning), la quale sta mettendo in discussione la filosofia del gruppo, che fondamentalmente consiste nel mangiare gli umani per sopravvivere.

Quando incrocia Enn, inizia tra i due una storia d’amore affascinante e spesso divertente, ma anche molto stereotipata. La Fanning è un’ottima Zan, tutta occhioni sgranati e sempre inopportuna mentre si sforza di adattarsi alle curiose usanze terrestri e lei e l’altrettanto talentuoso Sharp formano una coppia affiatata.

La sceneggiatura di John Cameron Mitchell e Philippa Goslett non è terribile, ma la necessità di dover costruire un mondo anche fantascientifico e le operazioni degli alieni ‘umanitari’ finiscono per complicare eccessivamente la narrazione, specialmente quando nessuno di questi elementi appare necessario alla trama principale. Quella che dovrebbe essere una deliziosa e non troppo convenzionale storia d’amore young adult inserita in una cornice sci-fi, gradualmente si trasforma così in un indecifrabile mischione di politiche universali, guerre tra gang e sequenze dalla CGI amatoriale.

Come per la maggior parte della fantascienza, La Ragazza del Punk Innamorato sceglie di affrontare problematiche contemporanee, vale a dire non trattare male il tuo pianeta e imparare a vivere in armonia. Eppure, nella pellicola di Mitchell c’è ben poca sci-fi, probabilmente a causa delle limitazioni imposte dal budget.

Le sfere di luce che turbinano nell’oscurità appaiono come ricordi economici dei globi di Inside Out e ci sono un po’ troppe battute sulla penetrazione, insieme a una miriade di costumi a buon mercato. Un altro problema è linguistico, visto che, pur essendo effettivamente nel 1977, i dialoghi suonano ben più contemporanei, il che stride non poco, viste le apparenti velleità ‘storiche’.

Detto questo, il risultato è tutto sommato decente. Elle Fanning e Alex Sharp fanno quello che possono, e Ruth Wilson fa una simpatica apparizione come dominatrix / aliena, e sembra che si sia divertita a farla (anche il comico Matt Lucas compare, ma ha un ruolo piuttosto anonimo purtroppo). Se però vi state chiedendo se questo lungometraggio alla fine vi insegnerà come parlare alle ragazze alle feste, la risposta è … no. Vi darà qualche informazione credibile sulla scena punk inglese? Assolutamente no. Soddisferà i bisogni sci-fi degli appassionati del genere? Nemmeno. Tuttavia, è un film innocuo che probabilmente troverà un pubblico tra i frequentatori delle scuole medie/superiori senza grosse pretese.

Di seguito il trailer di La Ragazza del Punk Innamorato, al momento ancora senza una data di uscita italiana: