Home » Cinema » Horror & Thriller » Mistero a Crooked House: la recensione del film di Gilles Paquet-Brenner

Voto: 6/10 Titolo originale: Crooked House , uscita: 06-09-2017. Regista: Gilles Paquet-Brenner.

Mistero a Crooked House: la recensione del film di Gilles Paquet-Brenner

06/11/2017 recensione film di Teresa Scarale

La bellezza classica e non scontata di un vecchio giallo ben costruito, soprattutto grazie alle ambientazioni e a un cast femminile eccellente: Glenn Close, Christina Hendricks, Gillian Anderson, Amanda Abbington e Stefanie Martini

Castello di rabbia. Metti una sera a Crooked House. Fuori diluvia, e tu ti appresti a vedere un film confortevole, come la trasposizione cinematografica di uno dei numerosi gialli di Agatha Christie. Non aver letto il libro (È un problema, del 1949) ti consentirà almeno di vivere la sorpresa della scoperta dell’assassino. In realtà, i timori che si sarebbe trattato di un film stantio e manieristico vengono felicemente disattesi. Per collocazione temporale, Mistero a Crooked House (Crooked House) è un giallo quasi contemporaneo.

Mistero a Crooked House locandinaSiamo nella Londra del 1957, il rock ‘n roll ha già iniziato ad avvelenare l’animo degli adolescenti, qualche ragazza già va in moto e in generale non si lesina sul rombo dei motori. Si profila dunque all’orizzonte del racconto quella bizzarra mescolanza di post contemporaneità e vetero – tradizione vittoriana tanto cara agli inglesi.

E se ancora non possiamo parlare di punk in crinolina, gli irrinunciabili elementi pittoreschi della pellicola British in costume ci vengono donati tutti: il castello tentacolare rantolante intrighi, i dipinti secolari dalle cornici imponenti, le scalinate moquettate, gli sbuffi di terreno fresco in mezzo al prato rasato, la brughiera intuita attraverso la potatura delle rose. Le rose. A potarle, è la sofisticata Lady Edith (Glenn Close, divina).

Sorella dell’assassinato Aristides Leonides, Edith è il capofamiglia pro tempore dell’intera dinastia, che sgomita scroccona sotto lo stesso, estesissimo tetto. Si fa carico dell’indagine la maggiore delle sue nipoti, la bella e intrepida Sophie (Stefanie Martini), la quale unendo l’utile al dilettevole assume come investigatore privato il suo amante Charles Hayward (Max Irons), già conosciuto al Cairo tempo addietro. Sophie è la primogenita della strampalata coppia Julian Sands (Philip Leonides) – Gillian Anderson (la spassosa Magda), sorella dello spigoloso bastian contrario Eustace (Preston Nyman) e della saccente piccola Josephine (Honor Kneafsey).

Il quadro familiare si completa con la coppia dei detestati zii: il prediletto del patriarca, Roger Leonides (Christian McKay) e la di lui vitrea consorte Clemency (Amanda Abbington, già vista come moglie di Watson in Sherlock). L’amabile combriccola è unita solo su punto: accusare dell’omicidio la seconda moglie di Aristides, l’irresistibile rossa Brenda (Christina Hendricks, la Joan della serie Madmen). La regia di Gilles Paquet-Brenner (Dark Places), un po’ pesante nel movimento, ha tuttavia il pregio di far respirare la storia e indovinarne il sottobosco del vissuto, anche grazie a una sceneggiatura attenta, valorizzata in primo luogo dall’espressività delle attrici e dal non detto.

I passi felpati della crookedness avanzano per la magione fumiganti, con bagliori a tratti rossastri. Quel che potrebbe esplodere da un momento all’altro resta dentro, lasciando spazio al potere unificante e consolatorio di Tchajkovskij.

Di seguito il trailer italiano di Mistero a Crooked House, nei cinema dal 31 ottobre: