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Voto: 5/10 Titolo originale: Before I Fall , uscita: 02-03-2017. Budget: $5,000,000. Regista: Ry Russo-Young.

Prima di Domani: la recensione del film con loop di Ry Russo-Young

10/06/2017 recensione film di William Maga

Una versione prevedibile e superficiale del classico 'giorno della marmotta' che imprigiona la protagonista Zoey Deutch a rivivere le medesime 24 ore a oltranza

prima di domani zoey

Forse non tutti sanno che la Columbia Pictures inizialmente aveva avuto più di un dubbio su Ricomincio da capo (1993) perché pensava che la natura ripetitiva della sceneggiatura del film sarebbe risultata troppo noiosa per il pubblico. Se i loro timori iniziali si sono rivelati falsi, Prima di Domani (Before I fall), ultima pellicola in ordine di tempo (tra i tanti citiamo giusto i più o meno recenti Project Almanac, Edge of Tomorrow, Questione di Tempo, Source Code) a provare a dire la sua sul sottogenere del ‘giorno che si ripete all’infinito finchè il/la protagonista non capisce cosa deve aggiustare per poter far tornare a scorrere regolarmente le lancette del tempo’ è invece la prova che lo studio hollywoodiano non si era poi sbagliato.

Guardando infatti a questa copia carbone in salsa young adult dell’intrigante idea originaria ad opera della regista Ry Russo-Young (Nobody Walks), sembra quasi di attraversare in senso contrario l’arco narrativo della protagonista, peraltro debolissimo: l’iniziale ottimismo pieno di speranza sfocia nell’esaurimento, che si sfuma nell’ira, che viene infine superata di slancio con l’aiuto di una grande dose di ‘cosa diavolo è successo??’. Insolito ma non certo positivo.

locandina prima di domaniQuesta tiepida storia, che si basa peraltro sull’omonimo romanzo della scrittrice americana Lauren Oliver del 2010, vede Sam (una Zoey Deutch che dimostra ampiamente i 5/6 anni in più che il ruolo non richiederebbe), una delle ragazze più popolari – e più meschine (Mean Girls docet) – del suo liceo, costretta a ripetere lo stesso giorno – il 12 febbraio, in cui si celebra il romantico Cupid Day – più e più volte in un loop senza fine di pettegolezzi da mensa scolastica e stress pre-coitale.

Perché proprio lei? Beh, in modo molto simile al capostipite del filone con Bill Murray, la sceneggiatura non fornisce mai alcuna ragione concreta. E’ possibile che il film susciti questa domanda forse per distrarre dalla sua soffocante insipidità. “Perché sta accadendo a me e non a te?” chiede a un certo punto Sam in modo schietto.

Una questione interessante, che potrebbe guidare presto a un’altra: perchè è accaduto questo lungometraggio? E’ chiaro da subito coi riferimenti a Sisifo e all’effetto farfalla che qui non si abbia infatti la minima intenzione di esplorare nuovi terreni narrativi, adagiandosi piuttosto comodamente tra i topoi del filone. La progressione della vicenda e le tematiche toccate sono ben al di là del prevedibile, così come pure i personaggi, dalle tre amiche del cuore Halston Sage, Medalion Rahimi e Cynthy Wu alle due compagne bullizzate perchè ‘diverse’ Elena Kampouris e Liv Hewson, caratterizzati secondo stereotipi ampiamente collaudati.

Le giornate che si ripetono uguali senza sosta sono superficiali quando va bene e assolutamente fastidiose quando va male, accompagnate da musiche altrettanto fintamente cool che dovrebbero creare atmosfera. Questo film, sotto un patina moraleggiante ed educativa, sembra invece felice di convincere lo spettatore che le ragazze più avvenenti all’ultimo anno delle scuole superiori si danno la pena di insultare pubblicamente quelle più bruttine e meno popolari.

Una cosa che Ricomincio da Capo ad esempio mostrava bene e che Prima di Domani sembra intenzionalmente e sorprendentemente dimenticarsi è un qualsivoglia mutamento dei personaggio principale. Mentre il Phil Connors di Murray da egocentrico egoista bastardo diveniva il beniamino gentile della comunità, Samantha trasforma la sua ‘maledizione’ in una sessione di terapia di gruppo dove continua a chiedere a tutti se lei sia una persona buona.

Ascolta storie della sua infanzia che sembra aver dimenticato e non manca nemmeno l’ammiratore stereotipicamente dolce e imbranato (Logan Miller), il cui unico scopo è ricordarci/le che ha anche delle opzioni romantiche al suo arco. Per finire, la frase “Diventa chi sei” – letteralmente scritta su un foglio appuntato al muro e mostrata a più riprese – proclama con orgoglio che tutto andrà come previsto, senza colpi di testa.

prima di domani filmLa buona notizia è che la pellicola tenta almeno di distrarre con una sottotrama – non troppo interessante – che coinvolge l’emarginata Juliet (Kampouris) e Lindsay (Sage), la più odiosa del gruppetto di reginette. I dettagli sulle dinamiche del branco vengono rivelati piano piano ovviamente, per provare a creare un legame con il pubblico, col risultato che solo chi non disprezza una dose massiccia di superficiale melodramma adolescenziale potrà davvero proseguire nella visione. Per tutti gli altri, queste piccole rivelazioni scontate non faranno altro che portare mero minutaggio in cascina.

Per contrastare la – comprensibile – impressione che Sam sia vacua quanto le sue tre amiche del cuore, interviene prontamente il suo monologo interiore, che crepita di banalità e di saggezza da biscotto della fortuna nel tentativo di far sembrare sincero ogni suo gesto. “Forse puoi permetterti di aspettare … Forse per te c’è un domani, ma per me c’è solo l’oggi”. Queste perle sono però pronunciate con un’intensità fuori luogo, finendo per farla suonare falsa anzichè sincera come vorrebbe, come un’adolescente imbevuta di troppe poesie di Sylvia Plath.

In definitiva, Prima di Domani è un’operazione assolutamente priva di qualsiasi inventiva, che pur potendo contare su una protagonista di talento, non fa che infilare un clichè dietro l’altro. Se il messaggio si riduce a “sfruttate meglio che potete il presente”, allora ci sono migliaia di modi per occupare 100′ delle vostre vite.

Di seguito trailer ufficiale italiano del film, nei cinema italiani dal 19 luglio: