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Voto: 5/10 Titolo originale: The Vault , uscita: 01-09-2017. Budget: $5,000,000. Regista: Dan Bush.

The Vault – Nessuno è al sicuro | La recensione del film horror di Dan Bush

22/09/2017 recensione film di Sabrina Crivelli

Con l'inusuale connubio tra rapina e fantasmi, il film, che vede protagonista un James Franco sottotono, funziona bene nella componente thriller, meno in quella horror

Un caper movie si trasforma in horror con spiriti maligni nell’ibrido The Vault – Nessuno è al sicuro, diretto da Dan Bush (La ricostruzione di William Zero) e scritto da Conal Byrne, che può dirsi riuscito sotto il primo profilo, un po’ meno sotto il secondo.

the vault posterL’incipit sembra suggerire – ingannevolmente – un canovaccio piuttosto convenzionale: è un normale pomeriggio di lavoro, alcuni impiegati di una filiale bancaria sono alle prese con le loro consuete mansioni. Tuttavia c’è qualcosa di strano: anzitutto c’è un incendio e il frastuono delle sirene è costante, poi una cliente decisamente scortese insiste a lamentarsi di un qualche errore sul suo conto corrente, infine una giovane candidata per una posizione si atteggia in modo davvero singolare e continua a guardare l’orologio.

Poco dopo tre uomini vestiti da pompieri fanno irruzione e chiudono tutte le vie d’accesso, così inizia la rapina. Protagoniste nel ruolo delle ladre sono le volitive e non proprio irreprensibili Leah (Francesca Eastwood) e Vee Dillon (Taryn Manning), che organizzano il colpo per aiutare il fratello Michael (Scott Haze) – anche lui presente -, decisamente più dotato di coscienza e che apprendiamo avere dei cospicui debiti di gioco con qualche malvivente; al gruppo di svaligiatori si accodano altri due amici che rimangono però figure piuttosto marginali. Il bottino che trovano all’interno della cassaforte, tuttavia, è decisamente inferiore alle loro necessità, ma, su suggerimento di un altro impiegato, Ed Maas (James Franco), si avventurano nel caveau sotterraneo, dove parrebbe esserci custodito un ben più cospicuo capitale; sotto terra, però, non trovano il denaro, ma qualcosa di ben più sinistro ad attenderli.

Il film, se non si presentasse un twist paranormale, avrebbe uno sviluppo piuttosto lineare; a mantenere alta la suspense sono soprattutto le azioni dei malviventi, i quali hanno catturato un gruppo di ostaggi, che cercano di tenere a bada con una buona dose di violenza. Alcune scene sono piuttosto crude, Vee arriva a prendere ripetutamente a pugni un uomo fino a lasciarlo senza sensi, un altro è ferito per sbaglio ad una gamba con il fucile a canna mozza e vediamo il ginocchio spappolato. Il ritmo di The Vault – Nessuno è al sicuro è in tal modo retto dal susseguirsi burrascoso degli eventi, la tensione costruita da un lato dalla lotta contro il tempo dei criminali per trovare i soldi prima di essere scoperti dalla polizia – cercano in ogni modo di non far partire l’allarme, ma è lanciata ugualmente, in maniera misteriosa – dall’altro dalle costanti minacce a cui sono sottoposti coloro che sono prigionieri. Particolarmente positiva e credibile è la performance di Francesca Eastwood e di Taryn Manning, che risultano indisponenti e irritanti al punto giusto, non dando luogo a nessuna edulcorazione in senso positivo dei loro rispettivi ruoli, ma incarnando alla perfezione la parte di criminale improvvisato e verace che suscita una buona dose di antipatia. Meno riuscita è invece l’interpretazione di Franco, un po’ troppo marcata nel pathos della mimica; non è inoltre molto chiara l’indole del suo personaggio, ossia colui che invia gli aggressori nella trappola sotterranea, che non riesce con la recitazione a concretizzare quella ambiguità che si suppone possa caratterizzare la sua natura.

the vault francoD’altro canto, la componente horror è marcatamente marginale in The Vault – Nessuno è al sicuro, quasi elemento accessorio giusto per fornire una nota di originalità a quello che altrimenti sarebbe un convenzionale heist movie. Sebbene, dunque, abbia il merito di un approccio nuovo, l’idea alla base, ossia quella di strutturare una fusione tra i due generi, le presenze spettrali sono decisamente poco convincenti o spaventose, le loro azioni – al contrario dei vivi – per nulla scioccanti, in ultimo l’atmosfera e il gore mancano del tutto. Si tratta di apparizioni fulminee, una donna prima bella poi uno scheletro, un individuo con una maschera bianca, alcuni figuri con sacchi fatiscenti in testa, nulla di memorabile o sconvolgente.

Le sequenze che li concernono sono quasi tutte alternate e lo spazio che gli viene destinato è assai limitato, sono tutti frammenti che intervallano quella che è l’azione principale, ossia la rapina e la gestione assai brutale degli ostaggi, che invece possiede un buon livello di gradazioni in termini di reazioni emotive e di sviluppi psicologici dei soggetti coinvolti da ambedue i lati. Poche invece nell’emisfero fantasmatico sono le immagini davvero d’impatto,uno dei rapinatori che si trapana il cervello forse, ma anche in tal caso però è tutto solo abbozzato e catturato in modo straniante, troppo indefinito. Peggio è poi quando viene ricostruito il passato oscuro della banca e dei suoi ultraterreni abitanti, che comprende un colpo di scena finale piuttosto mal congeniato e buttato lì senza la giusta preparazione, che stride anzi in parte con quanto successo lungo tutto il minutaggio, o se non altro lascia dei dubbi notevoli sulla coerenza di certi incastri (non si può dire oltre per evitare spoiler).

Basato allora su un concept senza dubbio affascinante, The Vault – Nessuno è al sicuro riesce bene a caratterizzare il manipolo di villain umani, il loro improbo operato e i rapporti con le vittime, in una gamma di variegate gradazioni; purtroppo non altrettanta attenzione viene corrisposta ai corrispettivi spettriformi, che rimangono solo un vago spauracchio e avrebbero certo potuto costituire un elemento ben più terrificante e supportare in modo ben più efficace l’economia generale del racconto.

Di seguito trovate il trailer originale: