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Voto: 6/10 Titolo originale: You Get Me , uscita: 19-06-2017. Regista: Brent Bonacorso.

[recensione] You Get Me di Brent Bonacorso

29/06/2017 recensione film di Sabrina Crivelli

Bella Thorne è la protagonista poco credibile di un teen thriller che vorrebbe costruire una torbida storia d'amore e ossessione ma riesce solo a tediare

Teen movie dal lato vagamente thriller abbozzato malamente, You Get Me dell’esordiente Brent Bonacorso vorrebbe costruire una storia ansiogena di ossessione amorosa, affrontando insolitamente il tema dello stalking perpetrato però da una ragazza, ma sembra in definitiva decisamente più la rassegna dei cliché legati all’età liceale a Los Angeles, che dalla serie 90210 in poi si sono fatti strada nell’immaginario collettivo.

you get me bella posterIl canovaccio è piuttosto elementare e ritrito: un fascinoso ragazzo, alto, biondo e campione di surf, Tyler Hanson (Taylor John Smith), è felicemente fidanzato con un’avvenente pulzella, Alison (Halston Sage, già tra le protagoniste del recente Prima di domani), incontrata nel corso dell’estate e con la quale è scoccato un grande colpo di fulmine. Tutto procede meravigliosamente tra i due, da teen romance, e lei è agli occhi di lui la donna angelicata, pura e sorridente. L’illusione s’infrange miseramente quando a un party salta fuori un ex della ragazza, proveniente direttamente da San Francisco, che spiattella i passati costumi assai lascivi di lei. Ovviamente c’è una scenata e i due si lasciano, poi Tyler decide, preso da un raptus, di saltare sulla macchina di una perfetta sconosciuta che stava passando di lì (non si capisce bene la dinamica, ma è giusto per far procedere gli eventi).

Conosce così Holly (Bella Thorne). I due passano una nottata insieme ballando e sballandosi, e alla fine lei lo porta nella sua mega-villa, dove s’intrattengono vicendevolmente in piacevoli attività a due fino alla giornata successiva. Poi lui torna alla sua magione e, sorpresa sorpresa, poco dopo ricompare Alison, si chiariscono e si riappacificano. Holly però si è per qualche oscura ragione fissata con il ragazzo, si iscrive al suo liceo e si inserisce in tempo zero nella sua cerchia di amici, per presidiarlo da vicino.

Questo su per giù è il preambolo a quello che dovrebbe essere un crescendo di suspense, con una psicotica antagonista femminile, la Thorne, la quale cerca in ogni modo di accattivarsi l’oggetto del suo desiderio, Tyler, e viene costantemente respinta, fino all’apice di violenza finale. Lapalissiano è che, nella costruzione della torbida storia di stalking, tutto si regga sulle psicologie dei personaggi e sull’abilità dei loro interpreti, pressoché unico ingrediente essenziale in un simile prodotto. Tuttavia, i protagonisti sono caratterizzati in maniera superficiale, i dialoghi sono penosi e molte delle azioni compiute a dir poco sibilline e inspiegabili, pur scusandole con l’irruenza giovanile. Un esempio tra tutti è la sequenza in cui Holly dichiara a Tyler, dopo averlo già rivelato a Alison (non confidando però il nome del presunto padre), di essere incinta, dicendo con petulante e civettuolo tono che determinerà un legame sempiterno, che sono fatti per stare insieme, e lui in tutta risposta la spintona a terra, nemmeno si scusa e le dice di lasciarlo in pace (vedere immagini qui sopra); se la reazione è piuttosto peculiare, soprattutto visto che proviene dal tipico bravo ragazzo e che risulta pressoché immotivata, ancor più bizzarro è il fatto che dopo tale accadimento la gravidanza venga da tutti obliata, semplicemente non se ne parla più, perdendo magicamente per strada un dettaglio non poi così trascurabile … La sceneggiatura, d’altronde, è costantemente contraddistinta da trovate a effetto buttate a caso in un caotico marasma di eventi e parole scollegati tra loro, messi in scena da protagonisti involontariamente surreali, meglio demenziali.

you get me film netflixSe deleterio è il copione, peggio ancora è laresa da parte dei protagonisti, prima tra tutti la Thorne. Elemento chiave intorno a cui dovrebbe girare l’intera diegesi, Holly avrebbe dovuto essere capace di combinare un fascino conturbante a una personalità disturbata, da psicopatica, riuscendo a dar vita a un soggetto sinistro e controverso. Tuttavia la performance della sua interprete è piatta, ella si limita a sbattere le ciglia, aggrottare la fronte in pose rabbuiate e con tono solenne recitare qualcuna delle battute scadenti scritte da Ben Epstein. Avrebbe forse potuto essere ancora tollerabile in un teen drama seriale per il piccolo schermo e per un pubblico della medesima età – a cui palesemente è destinato anche questo film, addirittura V.M. 14, chiunque altro lo troverà di livello inaccettabile -, alla The O.C. o alla Gossip Girl per intenderci, tra tafferugli amorosi, litigi tra amici e drammi madre/figlio. Incomprensibile è quindi il fatto che si tratti di un lungometraggio originale di Netflix 

Il perno fondamentale, ovvero il fattore umano, è dunque assai deludente, ma un’ancora di salvezza sarebbe ancora stata possibile: una deriva slasher malatissima e cruenta che, dopo un’eternità di deliri giovanili e assai tediosi, facezie varie e faccette figlie di un pessimo corso di recitazione, avrebbe potuto portare un po’ di gioia nel cuore dello spettatore ormai scorato dall’aver perduto una buona ora della propria esistenza. Eppure, anche sul finale, You Get Me rimane tristemente fedele a sé stesso, alla sua estrema banalità, traghettando chi guarda verso un epilogo completamente privo d’ogni slancio gore, o d’ogni spunto vagamente interessante. Anzi, a degna chiusura c’è pure un monologo grottesco sull’amore e sui suoi effetti deteriori, che può solo lasciar ulteriormente basiti.

Prodotto di consumo estremamente scialbo in cui nulla brilla a partire dal cast di giovani attori scelti, You Get Me è uno di quei film che si dimenticano un’ora dopo averli visti, rimane solo la vaga percezione d’avere il giorno precedente perso 90′ della propria esistenza, senza riuscire però a ricordare bene intenti in cosa. In ultimo, unico motivo forse per approcciarvisi, avrebbe potuto essere un diffuso e pruriginoso sguardo alle accattivanti grazie di Bella Thorne; ebbene, se questo è ciò di cui i maschietti potrebbero andare in cerca, desistete, la pellicola è parca anche su tal fronte.

Di seguito il trailer: