Home » Cinema » Sci-Fi & Fantasy » Ron Howard viaggia 5.000 anni nel futuro con l’adattamento di Seveneves

Ron Howard viaggia 5.000 anni nel futuro con l’adattamento di Seveneves

09/06/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista torna a dedicarsi alla fantascienza portando sullo schermo il romanzo di Neal Stephenson

A oltre 20 anni dall’uscita nei cinema, Ron Howard potrebbe tornare a collaborare con lo sceneggiatore di Apollo 13 Bill Broyles per il film Seveneves della Skydance, che vedrebbe Howard alla regia e Broyles all’adattamento dello script tratto dall’omonimo romanzo del 2015 scritto da Neal Stephenson.

Neal-Stephenson-Seveneves-Novel-libroLa storia segue le vicende della razza umana dopo che un evento catastrofico ha reso la Terra una bomba a orologeria, provocando l’avvicinamento tra le nazioni e l’ideazione di un piano per garantire la sopravvivenza dell’umanità nello spazio. Cinquemila anni dopo, la loro progenie – sette razze distinte che contano tre miliardi di individui – intraprende un altro audace viaggio verso un mondo alieno completamente trasformato dal cataclisma e dal tempo: la Terra.

Howard sarebbe anche intenzionato a produrre il film insieme al suo partner della Imagine Entertainment Brian Grazer (Apollo 13), Erica Huggins (Flightplan), David Ellison (Star Trek Into Darkness) e Dana Goldberg (Io sono leggenda). Il regista di Duncan non è estraneo a lavorare su progetti tratti da famosi romanzi, avendo già portato sullo schermo A Beautiful Mind, Il Codice Da Vinci e il survival drama biografico In the Heart of the Sea, uscito lo scorso anno, mentre più di recente è entrato in fase di post-produzione – con Grazer – di Inferno di Dan Brown.

Innegabilmente, Howard è un regista di ottimo livello, ma Seveneves è abbastanza lontano dai suoi lavori più recenti, in termini di genere e per la vasta portata della storia, che attraversa cinque mila anni ed è ambientata nello spazio. In più, Stephenson ha ammesso sul suo sito web di aver speso otto anni cercando di vendere la sua opera a vari media, compresi televisione, cinema, giochi e altre combinazioni transmedia, con scarso successo.

In ogni caso, le basi sono state gettate, ora sarà solo una questione di tempo.

Fonte: Variety