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Suicide Squad: Will Smith racconta perchè ha accettato di diventare il killer Deadshot

09/07/2016 news di Redazione Il Cineocchio

L'attore ha spiegato come si è calato per la prima volta nei panni di un cattivo

Nella sua carriera Will Smith ha interpretato una grande varietà di ruoli, dagli inizi come principe di Bel-Air a uno dei suoi ruoli più drammatici e significativi lo scorso anno in Zona d’Ombra. Quasi tutte queste interpretazioni hanno però una cosa in comune: Smith è sempre stato il buono della situazione.

A volte gli attori però vogliono cambiare strada, essere in grado di interpretare un ruolo lontano o opposto a quelli che solitamente accettano. Per Smith, Suicide Squad ha offerto finalmente la possibilità di impersonare un personaggio che, pur non essendo necessariamente il cattivo del film, non è certo un Boy Scout.

suicide locandinaUn attore del calibro di Smith non arriva dov’è senza aver selezionato con cura i suoi ruoli, e Smith era del tutto consapevole di ciò che stava facendo quando ha firmato per are volto a Deadshot. In una recente intervista, Smith ha spiegato perché ha scelto il ruolo e di come ha offerto a lui una nuova opportunità:

Non avevo mai interpretato un personaggio a cui legittimamente non fregasse un c-zo di niente. E’ molto liberatorio non avere il peso di portare sulla schiena il peso del film. Non riuscivo a trovare un modello per capire che cosa farebbe qualcuno che trovasse confortevole uccidere un’altra persona per soldi. David [Ayer] mi ha guidato per riuscirci. Ha trovato un libro per me (The Anatomy of Motive di John Douglas), e con esso ho lavorato per entrare nella mente di un serial killer. Una volta che ho accettato il [concetto che l’autore ci mette avanti] che ci si sente bene, ha fatto davvero si che esplodesse nella mia mente l’idea di Deadshot.

Sappiamo comunque che Deadshot è sarà uno dei personaggi principali della pellicola che uscirà il 18 agosto (come si vede anche dalle locandine), e di solito i protagonisti possiedono almeno una caratteristica veramente positiva con cui gli spettatori possano connettersi. Per Deadshot

Il suo tallone d’Achille è sua figlia. Ama questa bambina e questo crea questa bizzarra mentalità conflittuale dove lui gode nell’uccidere le persone, ma questo è qualcosa che la bambina non vuole che lui faccia. Lei vuole un papà.

Quello del “killer con il cuore d’oro” non è certo una novità al cinema, basti pensare al John Wick interpretato nel 2014 da Keanu Reeves. Questa volta però, invece che in solitaria, Deadshot dovrà lavorare a stretto contatto con un team di psicopatici, ed è proprio questa nuova dinamica che promette di rendere divertente film.

Fonte: EW