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Titolo originale: Wishmaster , uscita: 19-09-1997. Budget: $5,000,000. Regista: Robert Kurtzman.

Wishmaster: emergono 2 concept art di Robert Kurtzman per il Djinn originario

20/05/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Finiranno presto all'asta due disegni che mostrano l'aspetto del maligno genio incarnato da Andrew Divoff, molto diverso da quello arrivato poi al cinema

Il leggendario make-up artist ed esperto di effetti speciali Robert Kurtzman, la “K” del celebre gruppo KNX EFX, ha svolto un ruolo cruciale in innumerevoli cult horror nel corso degli anni, da La Casa 2 (Evil Dead II) a It Follows, da Dal tramonto all’alba (From Dusk Till Dawn) a Bubba Ho-Tep – Il re è qui. Esperto dunque in effetti pratici, Kurtzman ha deciso di passare poi alla regia, esordendo nel 1995 con lo sconosciuto The Demolitionist e poi trovando il successo nel 1997 con Wishmaster – Il Signore dei Desideri (Wishmaster).

L’horror, prodotto da Wes Craven, era un suggestivo susseguirsi di omicidi fantasiosi perpetrati dal villain del titolo, ossia un maligno Djinn, una sorta di Genio della lampada, che si aggirava a realizzare desideri, trasformandoli però nei peggiori incubi di chi li esprimeva. La malefica creatura – che sarebbe poi apparsa in ben tre seguiti – era ovviamente resa con un eccentrico quanto memorabile trucco prostetico ed era incarnata dal fascinoso Andrew Divoff, capace di entrare nell’immaginario degli appassionati in pochissimo tempo, al pari di altri boogeyman come Freddy Krueger o Jason Voorhees.

Tuttavia, il suo peculiare aspetto avrebbe potuto essere assai differente da quello arrivato nei cinema. Di recente infatti, è stato reso noto che molti oggetti, disegni e materiali della collezione privata di Robert Kurtzman finiranno in asta alla Hanlin’s Hollywood Memorabilia (come i modellini per Junk, pellicola sci-fi mai realizzata), e tra questi anche alcuni primissimi disegni che mostrano l’aspetto che in origine avrebbe dovuto avere il Djinn di Wishmaster – Il Signore dei Desideri. Il potentissimo essere, prima di conseguire la sua immagine definitiva, è passato prevedibilmente attraverso numerose diverse tappe di character design e sul mercato finiranno molto presto proprio alcuni dei concept iniziali del personaggio, che era ben diverso a quello che conosciamo.

Robert Kurtzman ha così spiegato le sue creazioni:

Il Djinn doveva essere diverso da ogni altro personaggio, doveva essere qualcosa di originale. Nei concept originali aveva profonde cicatrici di tipo tribale e modifiche al corpo e molte ossa sporgenti dal cranio. La forma della testa era stata modificato per incorporare le ossa del cranio e trasformarle in qualcosa di più simile a dei viticci craniali. Questo, insieme ai nostri concept design fatti per il suo abbigliamento e per gli artigli alle dita, lo rendevano più maestoso.

Il regista ha poi aggiunto:

I disegni finali sono stati elaborati da John Bisson e da me in persona, dopo averne eseguiti centinaia, fino a quando non ci siamo accordati sulla versione definitiva, che rispettava anche gli imput dati dai produttori, tra cui Wes Craven.

Condividendo i suoi ricordi sulla creazione del costume finale, Andrew Divoff ha ricordato invece:

Se vi siete mai chiesti come si sente un Armadillo a camminare in quell’armatura … Ho sempre pensato che l’intero costume del Djinn ci fosse molto vicino. Lo splendore di questo congegno è che è stato costruito in più moduli separati e articolabili, un tratto ispirato dall’ingegnoso copricapo e dagli apparecchi facciali pensati da Robert Kurtzman, tutti cuciti insieme separatamente, ma senza soluzione di continuità.

Infine, arriverà in asta anche una concept art di Screaming Mad George, artista degli effetti speciali che cattura quella che sarebbe divenuta una scena topica di Wishmaster – Il Signore dei Desideri: quella in cui la guardia di sicurezza (Kane Hodder), espresso il proprio infelice desiderio, viene trasformata in vetro e letteralmente fatta in mille pezzi. Kurtzman ha approfondito a riguardo alla creazione della sequenza:

Venne dipinto a mano sul davanti e sul retro di un foglio di vetro spesso dall’artista degli effetti speciali Screaming Mad George. Venne dipinto in questo modo per essere illuminato in modo tale che la struttura scheletrica dipinta sull’altro lato del vetro fosse visibile in trasparenza.

Nella gallery qui sotto trovate i concept di Robert Kurtzman:

Fonte: BD