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Yaphet Kotto: “Sul set di Alien trovai dei simboli strani. Avvistai un UFO ed ebbi un incontro ravvicinato con gli alieni”

01/08/2017 news di Redazione Il Cineocchio

L'attore ha confidato le sue esperienze personali, ben al di là della finzione scenica del film sci-fi di Ridley Scott

Per quelli che non avessero familiarità col suo nome, Yaphet Kotto ha interpretato Parker nel super classico del fanta-horror Alien di Ridley Scott nel 1979 (l’immagine qui sopra può ulteriormente aiutare la memoria). In ogni caso, l’attore ha avuto affrontato gli Xenomorfi. Quello che fino ad oggi nessuno sapeva però, è che Kotto ha avuto anche nella vita reale diversi terrificanti incontri ravvicinati terzo tipo con degli alieni.

Nel corso di una recente intervista infatti, per la prima volta ha parlato degli avvistamenti e delle terribili esperienze che l’hanno visto protagonista fin da quando era un bambino. Di seguito alcuni estratti chiave:

Non ho mai parlato con nessuno di questo amico, questa è la prima volta. L’ho soltanto raccontato a mia moglie, al mio rabbino e a uno psicologo. Questa è la prima volta che ne sto parlando. Cominciò quando avevo nove o dieci anni. Mi ricordo che mi avevano detto che non potevo uscire, così stavo guardando le strade del Bronx, New York, coi bambini che giocavano a stickball in posizione inginocchiata. Quando mi sono voltato, una figura era dietro di me, era alta almeno cinque o sei piedi (150/180 cm), con una testa allungata. Apparve, poi saltò alle mie spalle scomparve. Da quel momento in poi, è stata un’esperienza dopo un’altra, culminate con il mio avvistamento nelle Filippine e durante le riprese di Alien. 

Yaphet Kotto alien filmSull’avvistamento nelle Filippine:

Sentii mia moglie e i camerieri chiamarmi, invitandomi ad uscire con voci molto ansiose. Così uscii e quando arrivai, vidi lo stesso enorme cerchio di fumo sopra la casa. Quando chiesi loro che cosa avessero, mi dissero che avevano visto un UFO grande quanto il Yankee Stadium capovolto e loro stavano andando fuori di testa. Due o tre notti dopo, lo vidi. Quella cosa aveva oscurato il cielo intero. La Luna e tutto quanto, era enorme.

Riguardo le riprese di Alien:

Ora devo ammettere che c’erano cose che io soltanto notavo sul set di Alien – l’astronave. Quel meccanismo che Sigourney Weaver attiva che permette la distruzione automatica della Sulaco (la nave spaziale finta). C’erano dei simboli là. Simboli che non avevano niente a che fare con l’astronave nel film e che ho continuato a ritrovare dopo. Erano come simboli egiziani e ho iniziato a cercare di decifrarli, cosa che poi riuscii a fare.

Su quali siano gli obiettivi di questa confessione, Kotto rassicura che non sta scrivendo libri o sceneggiature a riguardo:

Non siamo soli, non siamo soli nell’universo […] Credo onestamente che queste specie siano vicine a palesarsi in questo secolo, a questa generazione. Credo che il loro scopo sia di assicurarsi che non ci uccidiamo. Stiamo perdendo i fiumi, i laghi, le montagne e i nostri ghiacciai si stanno sciogliendo. Dobbiamo dare un’occhiata seria a ciò che stiamo facendo e loro ci aiuteranno a farlo.

Alla fonte trovate l’interessante intervista completa.

Fonte: Vice