Home » TV » Sci-Fi & Fantasy » Amazon, Netflix e Warner Bros. in lotta per la serie TV di Il Signore degli Anelli

Amazon, Netflix e Warner Bros. in lotta per la serie TV di Il Signore degli Anelli

06/11/2017 news di Redazione Il Cineocchio

L'asta per i diritti della saga fantasy di J. R. R. Tolkien è iniziata, ne rimarrà soltanto uno!

Il Signore degli Anelli

Sono passati poco più di quindici anni da quando la trilogia di Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) di Peter Jackson si è conclusa. Questo cosa significa? Che è tempo di un remake!

E’ infatti notizia fresca che il fondo di J.R.R. Tolkien sta attualmente cercando di vendere al miglior offerente i diritti per una serie televisiva basata proprio sul libro fantasy epico pubblicato tra il 1954 e il 1955 ad un prezzo piuttosto salato. Pare che la base si aggiri sui 200-250 milioni di dollari per i diritti e che sarebbero stati contattati già Netflix e Amazon per discutere degli eventuali sviluppi del progetto. Se alcuni rumor avevano riferito che la corso fosse tra Warner Bros. Television e Amazon, sembra che Netflix sia ancora in corsa, mentre la HBO dovrebbe aver declinato.

C’è una buona ragione per la HBO per questa mossa. Ha già in catalogo Il Trono di Spade (Game of Thrones) ed è credibile che non appena questa sarà conclusa, verrà il momento di una serie infinita di spin-off sempre ispirati al lavoro di George R.R Martin, in grado di assicurare alla rete un futuro in cui non dovrà mai prendere seriamente in considerazione una qualsiasi idea originale per fare soldi. Oltretutto, è bene sottolineare che i 200 milioni di dollari servirebbero solamente per acquisire i diritti. Con i seguenti costi di produzione il costo totale dell’operazione potrebbe facilmente arrivare per chiunque oltre il mezzo miliardo di dollari.

Il Signore degli Anelli 2Questo è probabilmente il motivo per cui Amazon è attualmente in testa alla corsa. Il capo del colosso Jeff Bezos ha fatto capire chiaramente che il suo servizio di streaming ha bisogno di una serie fantasy di alto profilo per competere con GoT e ISDA sarebbe perfetta in tal senso, anche se ci sarebbero migliaia di altri romanzi fantasy e  di fantascienza da poter sfruttare al suo posto. Il Signore degli Anelli offre evidentemente un marchio ampiamente conosciuto nel mondo e un’idea chiara dei potenziali show gemelli, così da saziare la sete di Bezos di riconoscimento e facendo deviare Amazon dall’interessante strada intrapresa fino ad ora con opere come Transparent, Mozart in the Jungle, One Mississippi, Catastrophe.

Bisogna altresì sottolineare che è strano che la Warner Bros. e il fondo che gestisce i diritti di Tolkien stiano lavorando insieme, vista la causa legale che li ha tenuti impegnati l’uno contro l’altro per l’utilizzo non autorizzato dei personaggi tolkeniani su alcune slot machine per quasi mezzo decennio. Sappiamo bene però che niente convince due grandi aziende a fare pace quanto la possibilità di macinare soldi e/o di mettere in cantiere remake di storie già viste peraltro con grande successo …

Considerando che Jackson ha realizzato oltre dieci ore di filmati straordinari e probabilmente ineguagliabili e ancora oggi freschissimi, basandosi quanto più fedelmente possibile sui libri di Tolkien, c’è da chiedersi a quale pubblico potrebbe rivolgersi una nuova serie di Il Signore degli Anelli e soprattutto se l’impresa giustificherebbe una tale spesa …

Fonte: Deadline