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[classifica] Top 10 delle migliori serie fanta/horror nuove del 2016

27/12/2016 news di Davide Schito

Moltissima l'offerta delle reti in chiaro, via cavo e streaming per l'anno che sta per concludersi. Una scelta difficile quella di scegliere le più interessanti, ma in fondo neanche tanto

Anche nel 2016 le proposte dei network USA/UK per il fantastico (sci-fi, fantasy e horror) sono state varie e abbondanti. Questa è la mia personalissima e soggettiva Top 10, esclusivamente incentrata sui nuovi telefilm, ovvero quelli la cui prima stagione è iniziata o si è conclusa nel corso dell’anno che sta per finire.

Non è una lista che contiene proprio tutto perché (purtroppo) anch’io, per motivi di tempo, devo fare un po’ di selezione a monte (sì, non mi piacciono i telefilm Marvel, ok?), ma si tratta piuttosto di alcune mie impressioni su quelle serie che effettivamente ho guardato o – in alcuni casi – che sto ancora guardando.

aftermath syfy10. Aftermath: non gli avrei dato due lire, ma questo post-apocalyptic drama di Syfy Channel con protagonisti Anne Heche (Men in trees, Hung) e James Tupper (Men in trees, Revenge) non è così campato in aria come poteva sembrare vedendo quegli assurdi mostri volanti del trailer. Certo, c’è sempre quel non-so-che di già visto e a volte pare che gli autori lancino dei dadi per decidere quali nuovi mostri (derivati da leggende popolari realmente esistenti) mettere negli episodi, ma la serie tutto sommato si lascia vedere. Sottovalutata, voto 6.5 di incoraggiamento.

9. Preacher: un fantasy-weird dall’atmosfera cupa nel quale comunque non mancano ventate d’ironia, grazie soprattutto al vampiro irlandese Cassidy (Joe GilgunMisfits). La prima stagione è come un preambolo, ci presenta personaggi e situazioni, ma credo (e spero) che nella seconda questo show – tratta dal fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon, con protagonisti Dominic Cooper (Agent Carter) e Ruth Negga (Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.) – darà il meglio. Promettente, voto 7 per l’enorme potenziale.

8. 11.22.63: la miniserie (8 episodi) tratta dal best seller di Stephen King pubblicato nel 2011, vede James Franco tornare indietro nel tempo a Dallas per tentare di salvare la vita del presidente J. F. Kennedy. Naturalmente il Tempo non si farà modificare così facilmente e a ogni occasione tenterà di mettere i bastoni tra le ruote (o tra le lancette dell’orologio) al nostro eroe. Chi è appassionato di viaggi nel tempo non può non apprezzarla. Peccato finisca troppo presto. Godibile, voto 7.5.

Colony-holloway7. Colony: la serie distopica con Josh Holloway (Lost) e Sarah Wayne Callies (The Walking Dead) è un mix ben riuscito di fantapolitica, drammi familiari e procedural drama. La parte sci-fi è appena accennata ma sempre presente sullo sfondo e sono sicuro che nella seconda stagione si ritaglierà il suo spazio importante: insomma, che aspetto avranno questi Ospiti? Adesso lo vogliamo sapere. Consistente, voto 8.

6. Black Mirror: in realtà non è una novità assoluta, ma dati i cambiamenti che ci sono stati la considero così. Molti dicono che il trasloco oltreoceano le abbia tolto il fascino delle prime stagioni, e forse è vero, ma a mio modo di vedere non si può non inserirla nella Top 10, anche solo per l’episodio migliore di questa terza stagione, San Junipero: una piccola perla narrativa che trascende la fantascienza, sebbene un po’ distante dall’atmosfera più cupa e “distopica” tipica dei primi episodi “made in UK”. Sicurezza, voto 8.

5. Humans: anche qui, non si può parlare di novità (è appena terminata la seconda stagione) ma l’ho inserita lo stesso perché la considero, in un certo senso, complementare a Westworld (nonché l’unica britannica di questa lista). Chi ha apprezzato la serie di Jonathan Nolan apprezzerà Humans, anche se il tema della presa di coscienza degli androidi viene affrontato da un punto di vista diverso (ma non meno suggestivo). È il remake di una serie svedese ormai conclusa (Real Humans), anche se con essa condivide solo l’idea e il soggetto di alcuni personaggi. Spero in una terza stagione. Britannica, voto 8.5.

black-mirror-3-serie-netflix4. Timeless: una serie sui viaggi nel tempo con tanto di macchina per viaggiare tra le epoche. Abigail Spencer (Rectify, Suits) e Matt Lanter (90210, Starcrossed) inseguono il terrorista Goran Višnjić (Extant) per evitare che faccia troppi guai modificando la linea temporale. Azione, intrigo e storia americana ben mescolati per un prodotto godibile, poco impegnativo ma non per questo banale. La stagione d’esordio è ancora in corso, ma il fatto che sia stata allungata di tre episodi fa ben sperare per un rinnovo. Movimentata, voto 8.5.

3. The good place: per me, una delle rivelazioni. Non amo le comedy di solito, ma questa è davvero spassosa. Cosa succede se una ragazza tutt’altro che perfetta, in questo caso Kristen Bell (Veronica Mars), muore e viene per errore mandata in paradiso? Situazioni weird e dialoghi surreali fanno letteralmente volare i 20 minuti di ogni episodio. Ci sono trovate grandiose, tipo che in paradiso non si possono dire parolacce e se ci provi ti escono dalla bocca storpiate: fuck diventa fork, shit diventa shirt e così via. Verrà rinnovata? Ancora non si sa, io naturalmente ci spero. Geniale, voto 9.

frequency-tv-serie2. Frequency: avendo apprezzato il film del 2000 ero curioso di vedere se la serie avrebbe detto qualcosa di nuovo rispetto al lungometraggio, e così è stato. Solo l’idea è la stessa, il resto è diverso. C’è tutto quello che mi piace: paradossi temporali, crimini e gialli da risolvere, suspence, drammi familiari. Peyton List (Mad Men, The tomorrow people) e Riley Smith (Nashville, 24) si rivelano ottimi co-protagonisti, ciascuno nel suo tempo. Stagione non ancora conclusa, quindi ancora nessuna notizia su un eventuale rinnovo. Completa, voto 9.5.

1. Westworld: per gli esperti, il capolavoro sci-fi di quest’anno. Temi importanti (il senso della vita, il libero arbitrio, l’autocoscienza delle macchine), una scrittura d’autore e un Anthony Hopkins in forma smagliante per quello che senz’altro è un gran bel prodotto, il migliore dell’anno. Un po’ troppo lento e descrittivo nei primi sei episodi (per quello il mezzo punto in meno, altrimenti sarebbe stato un 10 tondo), si riscatta alla grande nel finale, meritandosi il rinnovo per una seconda stagione, che però non vedremo prima del 2018. Profonda, voto 9.5.