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Il reboot di Xena – Principessa guerriera sarà modernizzato e perderà gli elementi più succosi

23/02/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Il creatore del futuro show Javier Grillo-Marxuach intende svecchiare l'immagine dello storico telefilm con Lucy Lawless e renderlo "bingeable"

Tra fantasy, mitologico e classico, Xena – Principessa guerriera, incarnata dall’atletica Lucy Lawless, ha a suo modo lasciato un segno nella storia della produzione per il piccolo schermo e appassionato un’intera generazione. Lo spin-off dell’altrettanto celebre Hercules è andato in onda in Italia tra il 1998 e il 2005 (negli USA tra il 1995 e il 2001) ed è stata citata nei contesti più disparati, da Wrong Turn 2 – Senza via di uscita a Thor, da CSI – Las Vegas a Una mamma per amica, fatto che conferma ulteriormente l’impatto che lo show ha avuto.

Dopo la sesta stagione però, la serie, prodotta da Sam Raimi e Rob Tapert, è stata interrotta, con sommo rammarico dei numerosi proseliti che negli anni aveva guadagnato. Per questi ultimi ci sono però buone nuove: da una parte infatti si parla da tempo di un reboot, dall’altra l’eroina avrà una versione a fumetti grazie alla romanziera fantasy Genevieve Valentine, che riprenderà da dove sono state lasciate le vicende della principessa guerriera e della sua compagna di viaggio, l’amazzone Olimpia (Renee O’Connor).

xena principessa guerriera 2

Fin qui tutto bene. Quello che potrebbe lasciare perplessi gli appassionati del classico seriale è però la natura del rifacimento: a dirigere i lavori ci sarà infatti una new entry, Javier Grillo-Marxuach (creatore di The Middleman epiù interessante – supervising producer di Lost), così come nuove saranno anche le due protagoniste. Intanto Grillo-Marxuach ha espresso la propria opinione su una serie di aspetti legati al suddetto show. In primis, interrogato su cosa renda Xena un’eroina epica tanto iconica, ha dichiarato:

Ci sono due ragioni. Uno è che Xena e Olimpia hanno rappresentato qualcosa che semplicemente non esisteva in TV in quel momento… è difficile immaginare che il 1995 fosse precedente all’entrata di “Test Bechdel” nel lessico comune della critica mainstream e che delle serie guidate da donne come Alias avrebbero xena principessa guerriera 4dovuto attendere ancora circa sei anni per approdare sulle grandi reti. Anche per uno come me (e non posso dire che in quel momento “il femminismo” fosse la prima cosa che ho cercato nel mio primo periodo di programmazione di azione-avventura-fantasy) era chiaro che si trattasse di qualcosa di diverso, e che ha offerto non solo un po’ di brivido e sex appeal, ma anche un rapporto umano sincero e istruttivo illuminante al suo interno. Xena ha aiutato molte persone, me compreso, ad abbracciare finalmente il potenziale dei “female-driven shows“.

Sebbene rispettoso dell’eredità dell’originale, Grillo-Marxuach è altresì poco interessato a serbarne la struttura, abbandonando quella strettamente episodica per un più proficuo flusso diegetico continuo.

Non vedo l’ora di svecchiare un po’ il canone. Una grande cosa è che stiamo cercando di realizzare un storia molto più serializzata di quanto lo spettacolo sia mai stato – così formalmente stiamo già percorrendo una strada in parte diversa-, mentre i personaggi occuperanno approssimativamente gli stessi spazi tematici che hanno occupato nell’originale, le backstories di alcuni di loro saranno cambiate, e l’etica di alcuni di loro sarà ottimizzata in modo da poter narrare una vicenda di più ampio respiro, in cui ogni episodio conduca direttamente al successivo. È un equilibrio delicato: si vuole accontentare i fan di vecchia data e attirare un nuovo pubblico, che magari conosce lo show solo di nome, con una storia che li appassionerà, a prescindere dal loro quadro di riferimento -e una delle cose che su cui ho davvero insistito nel mio lavoro è di raccontare una storia epica che fosse “bingeable”-, ma allo stesso tempo caratterizzare molti dei personaggi leggendari in un modo che abbia senso nella totalità della storia. Quindi, in risposta alla tua domanda, è l’unica cosa che volevo davvero rimaneggiare.

Approfondendo la questione su quali saranno gli aspetti che conferiranno appeal  al reboot, che pare mirare ad aggiornare l’estetica dell’originale, lo showrunner ha specificato:

xena principessa guerriera 3Gran parte dell’attrattiva dello show risiede in certi elementi “pulpy” – quali l’ombelico nudo di Olimpia, la minigonna in pelle di Xena, le … sorprendenti di Callisto che sfidano la gravità … beh, lo capite…- ed è difficile per me nell’era post-Brienne di Tarth accettare l’idea che Xena e le sue amiche fossero in grado di vincere ogni sfida in tali abiti succinti. Penso che avremo lunghe discussioni su come modernizzare questi elementi stilistici senza perdere la bussola di ciò che rende Xena esattamente quello che è; è come avere la botte piena e la moglie ubriaca. Ci sono un paio di cose che sono sacrosante: il chakram e il bastone, naturalmente, l’ambizione di Olimpia a diventare un cantastorie, e -soprattutto- il fatto che Xena e Olimpia sono anime gemelle.

Certo è un bello smacco per coloro che si erano affezionati all’iconica bella combattente e al suo seguito – ovviamente con abbigliamento connesso – mentre dalle dichiarazioni soprastanti sembrerebbe che la direzione punti verso l’ennesima moraleggiante e proto-femminista eroina teen – in stile Shannara e alla The 100 – oppure verso una combattente decisamente nerboruta alla Trono di Spade. E intanto si allontana quel modello femminile insieme sexy, ironico e un poco dissacrante rappresentato dalla Xena/Lawless…

Fonte: io9