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Legion: il produttore Noah Hawley promette una serie ‘alla David Lynch’

30/05/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Il nuovo show ispirato al mondo Marvel avrà caratteristiche insolite e differenti da quanto apparso fino ad ora in TV

I Marvel Studios e la Warner Bros. hanno da qualche tempo con successo messo radici in TV con le loro storie di supereroi. E ora è il marveliano Legion ad essere in via di sviluppo per la rete via cavo FX della Fox e a sceneggiarne il pilot e in veste di produttore esecutivo troviamo nientemeno che Noah Hawley, che in precedenza con l’emittente ha collaborato sulla serie Fargo. Intervistato recentemente, quest’ultimo ha rivelato cosa si aspetta dal nuovo show in 8 episodi e come spera vengano sviluppati gli spunti da lui inseriti nel primo episodio. Ha inoltre meglio definito i tratti del protagonista, un supereroe decisamente non convenzionale:

legionHo sempre creduto che la struttura di una storia debba rifletterne il contenuto. Se la storia, come in questo caso, è incentrata su un ragazzo, il quale è o affetto da schizofrenia o in possesso di particolari capacità, in altri termini non riesce a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è, il pubblico deve avere la stessa sensazione.

Hawley ha altresì affermato di voler sviluppare “una maggiore analisi esistenziale” rispetto ad altre serie omologhe, inserendo una “qualità surreale e onirica, in cui non si tratta solo di correre e tirare calci”. Prioritario è inoltre distinguersi:

Esistono, su per giù, 9.000 storie di supereroi al momento. Sono tutti all’insegna di corse e calci. Ritengo il mio obiettivo invece sia quello di realizzare qualcosa di estroso, fantasioso e inaspettato. Non solo perché voglio fare qualcosa di diverso, ma perché mi sembra il modo giusto per raccontare questa storia.

legion fumettiCerto la vicenda di un giovane dotato di superpoteri, che si crede in parte pazzo, può essere trattata con un tono molto differente dall’eroe convenzionale, per la peculiarità e criticità del personaggio stesso. Hawley ha infatti detto che un argomento centrale sarà il sentire di David Haller , ossia “come sia davvero sentire delle voci o essere in grado di muovere le cose con la mente, o [quantomeno] pensare di poterlo fare” quando sei stato a lungo “ricoverato in un ospedale dove hanno negato l’idea che si possano muovere in realtà le cose con la mente. Se c’è una cosa che la televisione davvero non fa, e non ha mai fatto veramente, è quella di raccontare una storia surreale. Mi sarebbe piaciuto essere stato nella stessa stanza dei dirigenti della ABC quando hanno guardato il pilot della serie TV di Mulholland Drive di David Lynch. Chissà che lungo silenzio, dopo che si è fermato il video”.

Se del suddetto show lynchiano non se n’è fatto nulla, almeno per il piccolo schermo, per Legion la sorte sarà – sicuramente all’inizio – più lieta.

Fonte: Vanity Fair