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[recensione pilot] SS-GB, un’ucronia in cui i nazisti conquistano la Gran Bretagna

28/02/2017 news di Davide Schito

Saprà la miniserie BBC ricalcare il successo di The man in the high castle? Le premesse sono assolutamente buone.

L’ucronia, o storia alternativa, è un genere molto particolare. A differenza delle distopia, di cui è “parente”, è spesso ambientato nel passato o nel presente e si basa su una semplice domanda: “E se la Storia fosse andata in modo diverso?”

Ss-gb_coverOgni ucronia che si rispetti si basa su un POD (Point of divergence): un momento lungo la linea temporale in cui un particolare evento si è svolto in modo differente da come lo conosciamo. I nazisti, si sa, suscitano sempre grandi ispirazioni e quindi molte ucronie, in letteratura, collocano il proprio POD durante la Seconda Guerra Mondiale: è il caso, per esempio, dei romanzi The man in the high castle / La Svastica sul Sole di Philip K. Dick, di recente trasformato in una bellissima serie TV da Amazon, e di Fatherland di Robert Harris (andatevi a recuperare il film per la televisione realizzato nel 1994 con Rutger Hauer, ne vale la pena). Ed è il caso di SS-GB, la nuova produzione di BBC tratta dall’omonimo romanzo di Len Deighton.

SS-GB è ambientato a Londra nel novembre del 1941. Dal primo episodio non ci è dato conoscere nello specifico quale sia il POD che ha creato la linea temporale alternativa: tutto quello che sappiamo è che l’operazione Leone Marino è stata un successo e Hitler ha conquistato la Gran Bretagna. Le bandiere con la svastica sono ovunque: sui palazzi, per le strade, sulla House of Parliament, su un devastato Buckingham Palace. In Europa la Francia è capitolata, mentre gli USA sono ancora neutrali (Pearl Harbour è del dicembre di quell’anno, e chissà se ci sarà in questa versione della Storia) e l’Unione Sovietica sta per firmare un’alleanza con il Reich (un rafforzamento del patto Molotov-Ribbentrop?).

ss-gb bbc posterIl protagonista della serie è un giovane sovrintentendente di Scotland Yard, Douglas Archer (Sam Riley, Maleficent). Archer è un uomo di legge tutto d’un pezzo che si aggrappa alla legalità per tirare avanti in un mondo sbagliato: fa il suo lavoro, nonostante la Polizia inglese sia sotto il controllo delle SS e i partigiani – sì, c’è ancora una Resistenza, di cui fa parte anche la sua segretaria nonché amante, Sylvia (Maeve Dermody, Dieci piccoli indiani) – lo considerino alla stregua di un “collaborazionista”. Sullo sfondo, un omicidio e l’arrivo da Berlino di un alto funzionario dei servizi segreti del Reich, Oskar Huth (Lars Eidinger), spedito direttamente da Himmler per indagare sul caso: una morte che ha a che fare con una misteriosa malattia che sa tanto di arma biologica segreta – ma costruita da chi? E perché? E cosa c’entra in tutto ciò l’intrigante giornalista americana Barbara Barga (Kate Bosworth, Superman returns)?

SS-GB, per certi versi, ricorda “The man in the high castle” in versione inglese. Le storie personali dei protagonisti si intrecciano fin da subito con le vicende storiche e politiche. Le atmosfere e i luoghi sono ricostruiti fedelmente e l’episodio pilota riesce nell’intento di non svelare troppo né della trama né del contesto storico-alternativo. C’è del materiale per vedere uno show di alto livello, anche se purtroppo composto da soli 5 episodi (ma è una caratteristiche dei telefilm british).

Non resta che vedere le prossime puntate, quindi, per capire se SS-GB sarà all’altezza delle aspettative (alte) create dal pilot. E se, chissà, potrà avere un seguito…

Di seguito il trailer ufficiale della miniserie, il cui arrivo in Italia al momento non è previsto: