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Titolo originale: The Mist , uscita: 22-06-2017. Stagioni: 1.

[recensione pilot] The Mist, la nebbia torna a uccidere sul piccolo schermo

27/06/2017 recensione serie tv di Davide Schito

La serie tratta da un racconto horror di Stephen King, dieci anni dopo l'omonimo film diretto da Frank Darabont, nei primi tre episodi convince solo a metà

Dieci anni dopo il sottovalutato film diretto da Frank Darabont, è arrivato un nuovo adattamento (questa volta sotto forma di serie TV in 10 episodi prodotta da Spike) del racconto “La Nebbia” / “The Mist“, per l’appunto – di Stephen King, storia breve contenuta nell’antologia “Scheletri” del 1985. Occorre precisare, prima di tutto, che si tratta perlopiù di una libera ispirazione. Mentre il film seguiva in modo più o meno fedele le vicende del racconto, infatti, con il supermercato come unico setting per quasi tutto l’arco narrativo, nello show televisivo la storia principale – ovvero la nebbia letale che cala all’improvviso sulla cittadina di Bridgeville nel Maine e all’interno della quale la gente muore in modo tanto misterioso quanto violento – rappresenta il fulcro attorno al quale ruotano le vicende di personaggi nuovi che non hanno un corrispettivo né sulle pagine cartacee né nella pellicola precedente.

the mist serie TV posterNel dettaglio, qui seguiamo da vicino la famiglia Copeland, composta dallo schivo Kevin (Morgan Spector, Boardwalk Empire), dalla progressista insegnante Eve (Alyssa Sutherland, Vikings) e dall’adolescente Alex (Gus Birney). Il primo dei tre episodi finora trasmessi ha giustamente il compito di introdurre le complicate dinamiche familiari dei Copeland, la cui routine quotidiana viene sconvolta dal presunto stupro subìto da Alex ad opera del quarterback della scuola (Luke Cosgrove) – che incidentalmente è anche il figlio dello sceriffo (Darren Pettie) – durante una festa a cui non avrebbe dovuto recarsi, così come di presentare gli altri protagonisti, tra cui il soldato Bryan (Okezie Morro) – svegliatosi senza memoria nei boschi invasi dalla nebbia assassina che da lì a poco avvolgerà l’intera valle -, la fuggitiva Mia (Danica Curcic) – che nelle prime scene vediamo commettere un omicidio – e il teenager tormentato e ‘diverso’ Adrian (Russell Posner), l’amico del cuore di Alex. Proprio quando sembra di trovarsi di fronte all’ennesimo teen drama familiare, ecco però arrivare la nebbia.

I primi a farne le spese sono i Raven (Derek McGrath e Frances Conroy), due adorabili vecchietti hippy vicini di casa dei Copeland. Soprattutto il marito, ucciso senza motivo da uno sconosciuto apparentemente fuori di senno. Da lì i personaggi si rendono presto conto che nella bianca e fittissima coltre è celato qualcosa di molto, molto pericoloso. Qualcosa che ha a che fare con allucinazioni e con strani insetti – falene o blatte – che si infilano negli occhi e nelle orecchie e uccidono le vittime dall’interno, facendo loro spuntare delle ali per esempio. O capaci di strappare mascelle a morsi. In tutto questo, l’ombra di un complotto governativo – con il coinvolgimento della Arrowhead, un nome che a chi conosce il racconto e il film dirà più di qualcosa … – e le dinamiche sociali che inevitabilmente si sviluppano all’interno del centro commerciale – riedizione in chiave 21esimo secolo del supermercato – e della chiesa locale, altro simbolico punto di raccolta in cui si rifugiano cittadini vari ed eventuali in attesa di capire come organizzarsi e difendersi dall’incomprensibile minaccia, che a quanto pare è letale solo negli spazi aperti. Con i membri della famiglia Copeland divisi dalle vicissitudini ma determinati a ritrovarsi al più presto.

the mist la serieIl secondo e terzo episodio si addentrano meglio nella descrizione dei personaggi, sempre divisi tra le due location principali, intrappolati e insicuri sul da farsi e alle prese con segreti, invidie e sospetti reciproci, aggravati dall’impossibilità totale di chiedere aiuto esterno attraverso i telefonini, che naturalmente non funzionano.

Come intuibile, la carne al fuoco è molta ed è certo presto per dare un giudizio definitivo su questa versione ‘dilatata’, in senso positivo o negativo. Di King è rimasta l’idea principale alla base – la misteriosa nebbia, il complotto militare, la paranoia -, ma tutto il resto pare indicare una vita propria per questa serie, il cui inizio risulta senz’altro piacevole – soprattutto dall’1×02 – senza tuttavia far gridare al capolavoro, né dal punto di vista della trama, ben poco inventiva, né degli effetti speciali visivi, piuttosto poveri nei radi momenti davvero gore messi in scena. I prossimi episodi saranno decisivi per capire se The Mist sarà davvero in grado di ergersi al fianco della pellicola di Darabont e soprattutto se potrà o meno continuare oltre la prima stagione.

Di seguito il trailer originale: