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Robert Kirkman riceve minacce di morte da 15 anni ma è contento

02/08/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Il creatore di The Walking Dead ha parlato del rapporto 'creativo' che ha con il popolo di Internet

Internet, per molti versi, è uno strumento assolutamente meraviglioso. Permette di diffondere informazioni a velocità record e di realizzare cose che non si sarebbero potute immaginare prima. Nascono amicizie, si fondano aziende e il mondo si allarga e cresce.

Tuttavia, alcune persone usano Internet e la possibilità di anonimato da esso concessa per causare dolore e caos. Questi troll trovano gioia nel premere i tasti e tormentare gli altri. Questo è anche il caso di Robert Kirkman, il creatore di The Walking Dead e Outcast, che ha recentemente affermato di ricevere minacce di morte da ormai 15 anni.

the-walking-dead-season-6In una recente intervista, Kirkman ha spiegato: “Ho un feedback sul web ogni giorno. La maggior parte delle persone con cui lavoro stanno lontano da Internet. Non possono fronteggiare gli attacchi terribili, i commenti negativi e le minacce di morte che ricevo io”.

Kirkman sa bene che potrebbe intraprendere alcune azioni pensa anche che non vale la pena metterle in pratica: “Potrei chiedere alla polizia di rintracciare la data persona, ma probabilmente non c’è alcun pericolo. … Potrebbe essere molto spaventoso se si trattasse di un uomo di 35 anni, con molti coltelli e che sa dove abito. Ma potrebbe anche essere una ragazza di 13 anni molto emotiva… Vedremo se sopravviverò, ma non credo che nessuno abbia intenzione di farmi del male qui”, ha affermato.

È interessante notare che Kirkman ha adottato un approccio piuttosto positivo a questi messaggi di odio, dicendo che in realtà lo ispirano e lo informano di ciò che il suo pubblico desidera: “Posso dire ‘banana split’ sui social media, e ricevere in risposta, ‘Va’ all’inferno, vogliamo il gelato. Tu morirai!’ Lo prendo con scetticismo. Le persone dicono cose orribili su di me da tanto tempo che ora sono diventato insensibile. Lo uso come uno strumento. Si ha il polso di quali sono le simpatie e le antipatie del pubblico, e quale percorso vogliono che l’azione intraprenda.

E’ bello vedere qualcuno avere questo tipo di approccio a un problema che spesso ha causato discussioni e dibattiti su ciò che può e dovrebbe essere fatto. Certo, esistono persone che talvolta si spingono un po’ troppo in là, e a quel punto non bastano i semplici strumenti cibernetici per ‘ignorarla’ o ‘cancellarla’. Ma la rete in fondo è un luogo meraviglioso, che permette lo scambio di idee, spesso anche diversissime tra loro, ed è il dibattito che fa crescere e migliorare.

Fonte: Aftonbladet