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Sarah Michelle Gellar: ‘Spero lascino Buffy su qualche spiaggia lontana dalla Bocca dell’Inferno’

05/01/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Nel 20° anniversario dall'inizio della fortunata serie creata da Joss Whedon, la protagonista ha ripensato a quegli anni, lasciando intendere di non essere troppo favorevole a un revival

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Il 2017 segnerà il 20° anniversario del debutto televisivo di Buffy l’ammazzavampiri (Buffy The Vampire Slayer), quindi è probabile che nei prossimi mesi assisteremo a retrospettive e interviste con il cast e la troupe di varia natura.

I fan duri e puri della serie tendono ad essere piuttosto soddisfatti di come lo show si è concluso nel lontano 2003, e anche se non tutti i nostri personaggi preferiti hanno passato il final cut (ma ci si può aspettare qualcosa di meno dal creatore Joss Whedon, maestro nello strappare i suoi intricatamente scritti protagonisti da un luogo di pace per sprofondarli nell’oscurità?), la Cacciatrice stessa ha trovato una sorta di calma zen tra i concitati e tragici momenti finali.

buffy-ammazzavampiriIn una recente intervista, la protagonista Sarah Michelle Gellar ha parlato di come si sente ora a riguardo del lavoro svolto:

Gli anni più formidabili della mia vita – la transizione da adolescente ad adulta – li ho trascorsi girando Buffy. Ho imparato ogni giorno qualcosa  dall’esperienza e da lei. Mi ha insegnato che non riguardava l’essere perfetti; parlava del cercare il più duramente possibile di diventare la persona migliore possibile. Ho anche amato quanto duramente lavorasse Buffy, non avendo i tipici poteri che la maggior parte dei supereroi hanno. Doveva allenarsi e lavorare sodo per migliorarsi. Buffy ci ha ricordato che essere diversi non solo è OK, ma è davvero fico – … e in un momento in cui la maggior parte dei ragazzi cerca disperatamente di essere accettata.

La Gellar tuttavia sembra dell’idea di lasciare che Buffy riposi nel passato, sperando che revival e reboot vari non riportino mai la Cacciatrice in vita (di nuovo):

Ho sempre creduto che ciò fosse così unico nello show fosse l’utilizzo degli orrori tipici di quegli anni di formazione. Con il liceo e l’università sullo sfondo, siamo stati in grado di affrontare il razzismo, l’identità, il bullismo, la colpa, la morte, il primo amore e la sofferenza, usando i demoni reali come metafore per i demoni che tutti noi affrontiamo nella realtà. Non sono sicura di come questo si potrebbe tradurre nell’età adulta , anche se sono sicura che potrebbe. L’onere di salvare il mondo ha sempre pesato molto su di lei e così, per il suo bene, spero che si trovi da qualche parte su una bella spiaggia situata lontano da qualsiasi Bocca dell’Inferno.

Shhh, nessuno le dica che hanno fatto dei fumetti nel frattempo. Lasciate che continui a sognare.

Fonte: THR