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The Bastard Executioner cancellata dopo una stagione. Il lungo addio di Kurt Sutter

18/11/2015 news di Redazione Il Cineocchio

L'autore ringrazia a cuore aperto e senza rimpianti i collaboratori e la produzione per il grande lavoro svolto

FX ha deciso di non rinnovare il drama The Bastard ExecutionerKurt Sutter, creatore della serie e showrunner, ha voluto salutare e ringraziare per il duro lavoro chi ha lavorato nello show, riconoscendo suo malgrado che i rating non sono stati abbastanza forti da giustificare un rinnovo.

Per l’autore, la drammatica serie sulle lotte dei cavalieri nel Galles del 12° secolo ha dimostrato di essere “apprezzata”. E “The Bastard” è stata prodotta con un budget molto più che medievale. “Non ci siamo trattenuti dal mostrare la brutalità della vita nel Galles del 1325” ha proseguito Sutter.

A quanto pare, Sutter e il CEO di FX Networks John Landgraf si sono recentemente confrontati con serenità, arrivando alle decisione di chiudere lo show. “Semplicemente i numeri non possono sostenere i costi della serie“, ha detto Sutter. “Alla fine è tutta questione di conti. Non siamo riusciti a individuare lo zoccolo duro di pubblico che avrebbe permesso di intuire il paradigma pubblicitario, anche se lo show si è dimostrato abbordabile”.

Sutter ha inoltre ringraziato il cast di The Bastard e la crew per il duro lavoro svolto. “Sono stato sopraffatto dal talento e dall’impegno di questo cast e dalla troupe. Il pubblico ha parlato e purtroppo hanno detto ‘meh.’ Quindi, con il dovuto rispetto, mettiamo la parola fine alla nostra mitologia.”

Sutter ha anche aggiunto che l’esperienza di lavoro lontano da Hollywood per produrre una dramma storico in una parte remota di Inghilterra è stata eccezionale, illuminante e infine, un po’ emotiva. “Amo così tanto questo cast e la troupe. Si tratta principalmente di attori britannici. Hanno una mentalità diversa sul lavoro. Non guardano i numeri o sono preoccupati da cose come ‘Ho un lavoro?’ Sono abituati a comportarsi da operai. Erano lì per fare il lavoro. Alla fine tutto il cast e la troupe si erano legati e tutti erano così entusiasti di questo show e della mitologia. E a quel tempo già sapevo che non saremmo tornati. Per me è stato straziante.”

La pressione e le aspettative su Sutter sono state da subito molto alte, visto che The Bastard è stato il suo primo lavoro dopo la conclusione dell’acclamata Sons of Anarchy.

The Bastard Executioner ha esordito con ascolti modesti, perdendo poi spettatori ad ogni episodio, passando da 4 milioni di spettatori del primo episodio agli 1.9 milioni de sesto.

Sutter ha inoltre ringraziato Landgraf per essere stato “così gentile” da permettergli di staccare la spina allo show a modo suo. Pochi showrunner hanno il coraggio di riconoscere pubblicamente la sconfitta. “Ho amato questo cxxzo di show. E lo studio e il network l’hanno amato. Landgraf è probabilmente più deluso di me. Ognuno ha dato tutto quello che aveva. Lo studio non ha mai detto ‘no’ a me. Tutti mi ha concesso gli strumenti di cui avevo bisogno per fare questo lavoro. Io non volevo lasciarlo scomparire senza riconoscere lo sforzo che tutti ci hanno messo.”

Il processo di produzione è stato duro Sutter e sua moglie, la co-protagonista Katey Sagal, in quanto ha richiesto un lungo periodo di separazione dalla loro figlia di 8 anni, che stava a Los Angeles. La coppia ha cercato di tornare a casa ogni due settimane durante le riprese dei 10 episodi. “Scricchiolavo un po’ verso la fine. Questa serie mi ha quasi ucciso cxxzo”.

Per quanto riguarda il futuro, Sutter sta pensando ad uno spin-off di Sons of Anarchy che ruoterebbe intorno all’altro gruppo di motociclisti, i Mayans. Questo progetto però è ancora alla ricerca di uno sceneggiatore, in quanto Sutter vorrebbe apparire solo come un produttore.

Sutter è abbastanza imparziale nel citare le ragioni per ci The Bastard non è riuscito a colpire il pubblico. “Si trattava di una mitologia densa. Era storicamente fondata e per questo credo sia stata più difficile collegarsi. Serve più tempo alle persone per apprezzare quel tipo di show ed avere l’energia per sedersi e guardarli… La mia sensazione è che ad un anno da oggi, quando le persone avranno tempo ed energie, guarderanno la tv e alcuni si chiederanno: ‘Che cosa è successo?’ ”

Sutter giura di non aver rimpianti. “Non avrei fatto nulla di diverso“, ha detto. “Amo questa storia.”

Fonte: Variety