Horror & Thriller

28 Anni Dopo: Boyle e Garland sul cliffhanger, i dubbi dello studio e il futuro della trilogia

Una visione partita da molto lontano

A oltre vent’anni da quando 28 Giorni Dopo ha ridefinito il cinema zombie, il regista Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland tornano nel mondo cupo e infetto che hanno contribuito a creare. Stavolta, però, puntano più in alto.

Attenzione: seguono spoiler!

28 Anni Dopo, primo capitolo di una nuova trilogia già pianificata, è uscito nei cinema e non ha certo paura di osare. Gore estremo, nudità zombie, violenza grafica: i filmmaker non si sono posti limiti, e sorprendentemente, nemmeno lo studio alle loro spalle.

Abbiamo avuto qualche scambio di opinioni,” ammette Boyle, “ma Tom Rothman della Sony ha davvero sostenuto la nostra visione. L’horror pretende che si spinga il pedale al limite. Vuoi brutalità, certo—ma anche contrasto. Ecco perché abbiamo contrapposto la violenza all’innocenza dei bambini e a paesaggi bellissimi. Così la storia si può estendere al massimo.”

La trama segue una famiglia—interpretata da Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson e Alfie Williams—che lascia la propria isola isolata per tornare sulla terraferma infetta. E non passa molto prima che tutto precipiti nel caos.

Uno dei colpi di scena arriva nell’ultimo atto, con il ritorno di Jimmy Crystal (Jack O’Connell), ora diventato leader di una setta. Un twist che apre la strada al secondo film, già girato da Nia DaCosta e in uscita il 16 gennaio 2026.

Garland spiega che Jimmy e l’intero film nascono da una riflessione sulla nostalgia e sulla memoria distorta.

Questa trilogia parla di come guardiamo al passato. Le persone selezionano, dimenticano o ricordano male. Quella distorsione è presente nel mondo e nei personaggi. Jimmy è solo una delle tante facce di questa regressione culturale.”

Inizialmente, dopo il COVID, la direzione era però diversa.

Avevo scritto una bozza,” rivela Garland, “ma era troppo generica. Quel fallimento ci ha spinto a pensare in grande, e la storia su cui siamo atterrati ci è sembrata giusta. Ha un respiro molto più ampio.”

E il futuro della trilogia? In cammino, ma ancora aperto.

Il terzo film non è ancora scritto,” dice Garland. “C’è un piano, una struttura, un filo conduttore con alcuni personaggi, ma ogni film è anche indipendente. È un po’ come una serie TV: le cose evolvono mentre giri. Bisogna vedere come va a finire.”

Cillian Murphy, protagonista di 28 Giorni Dopo, è tornato come produttore esecutivo e avrà un ruolo importante nel terzo film.
“Compare brevemente nel film di Nia,” svela Boyle, “ma l’idea è che sia centrale nel terzo capitolo.”

La coppia creativa ha anche notato quanto il pubblico e il panorama dell’horror siano cambiati.

“Quando girammo il primo film, qualcuno ci disse: ‘Nessuna donna vorrà vederlo.’” ricorda Boyle.
“Era completamente sbagliato. Oggi le donne sono una parte fondamentale del pubblico horror, e questo ha tenuto il genere vivo. L’horror continua a funzionare nei cinema, e quell’esperienza collettiva—spaventarsi insieme al buio—è qualcosa da preservare.”

Con il secondo film già in arrivo e il terzo in lavorazione, Boyle e Garland stanno chiaramente pensando a lungo termine. Non solo in termini di paura, ma anche per il peso culturale ed emotivo che rende l’horror davvero incisivo. E se 28 Anni Dopo è indicativo, non hanno alcuna intenzione di giocare sul sicuro.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di 28 Anni Dopo:

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Published by
Stella Delmattino