Horror & Thriller

28 Anni Dopo: Garland svela la versione scartata e “completamente generica” del film

Lo sceneggiatore ha spiegato perché lui e Boyle hanno ripensato tutto

28 Anni Dopo avrebbe potuto essere un disastro totale, e non solo a livello narrativo. Alex Garland ha recentemente rivelato che la prima versione concepita per il terzo capitolo della saga era un goffo blockbuster militare, privo di qualsiasi anima o coerenza con i due film precedenti.

«Avevo una versione di questa storia che era fondamentalmente un grande, stupido film d’azione» — ha confessato — «Seguiva un gruppo di forze speciali cinesi che violavano la quarantena e si infiltravano nel Regno Unito per trovare il laboratorio in cui il virus era nato, sperando di trovare una cura. Ma quando arrivano, un altro gruppo è già lì… cercando di trasformarlo in un’arma. Era completamente e assolutamente fottutamente generico: sparatorie, attacchi di massa e grandi scene d’azione in stile avventura.»

La sceneggiatura, interamente in mandarino con sottotitoli in inglese, fu accolta da Danny Boyle con una risata che sancì la fine di quell’approccio. I due provarono comunque a rielaborarla, ma — come Garland stesso ha ammesso — «alla fine abbiamo entrambi rinunciato».

Quell’abbandono ha segnato una svolta creativa:

«Scrivere qualcosa di così generico è stato l’elemento liberatorio che ci serviva. Ci ha dato il permesso di partire davvero da una tabula rasa.»

Ed è proprio da quella tabula rasa che è nato il 28 Anni Dopo che oggi divide il pubblico ma rilancia la saga. Al centro, un padre e un figlio — interpretati da Aaron Taylor-Johnson e Alfie Williams — che abbandonano la loro isola sicura per ritrovare una Gran Bretagna devastata non solo biologicamente ma psicologicamente: i contagiati si sono evoluti.

Quello che era un film apocalittico si trasforma in un’odissea familiare, brutale e intima. La svolta non è più la pandemia, ma la mutazione del trauma. Che piaccia o meno, il film che abbiamo oggi conserva l’anima visionaria del primo capitolo e l’equilibrio disperato del secondo. Di certo non è «un grande, stupido film d’azione». Per fortuna.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di 28 Anni Dopo:

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Published by
Stella Delmattino