Azione & Avventura

Batman & Robin: Alicia Silverstone e Chris O’Donnell raccontano il set caotico del film

I due protagonisti del cinecomic del 1997 hanno ricordato la loro esperienza

Sono passati quasi trent’anni da Batman & Robin di Joel Schumacher, ma la discussione non si è mai spenta. Il film con George Clooney, Chris O’Donnell e Alicia Silverstone è diventato uno dei cinecomic più chiacchierati di sempre – spesso per i motivi sbagliati.

Ora O’Donnell e Silverstone ricordano a Entertainment Weekly com’è stato farlo e come il backlash abbia colpito tutti.

Dopo l’oscuro Batman il Ritorno di Tim Burton, Batman & Robin virò sul versante opposto: colori accesi, scenografie esagerate, design “toy-friendly”, una Gotham più parco giochi al neon che città del crimine. Incassò bene, ma fu rapidamente deriso come uno dei cinecomic più deboli.

Alicia Silverstone ha detto:

«Ricordo molte cose che non avevano senso. Eravamo in un grande capannone, con tantissime comparse e un caos generale. [George Clooney] era davvero come un fratello maggiore in quelle circostanze. Mi ha difesa ed è stato ragionevole quando le cose non lo erano. E per indossare il costume ci volevano tantissimo tempo ed energia. Una volta messo, non potevi andare in bagno per secoli.»

«Questi costumi non erano facili. Dovevi cospargerti il corpo di borotalco per infilarli. Era tutta una grande produzione.
Ricordo che finalmente li avevamo indossati, eravamo su una piattaforma nel capannone e mi sono voltata verso Chris e George: “Che facciamo?”. E loro: “Tranquilla, lo capirai”. Io: “Come, cosa vuol dire?” Poi sento da un megafono: “Lancia la cosa!”. E io: “Chris, lanciare cosa a cosa?”. Lui: “Non preoccuparti, stai pensando troppo”. Era tipo: “Come? Non sappiamo nemmeno cosa stiamo lanciando!”, perché hanno aggiunto tutto dopo.»

Chris O’Donnell ha aggiunto:

«All’improvviso arrivavano i primi riscontri e capivi che stava andando storto. C’era tanto odio per il film quando uscì. Era tipo: “Oh mio Dio!”. E tu vorresti fare il tuo lavoro, promuoverlo. Ricordo che a un certo punto [il regista] Joel Schumacher ha alzato bandiera bianca: “Io mollo. Non ce la faccio più”. Era spezzato e amareggiato.» «È stato difficile da digerire per tutti. Ma eravamo fortunati a esserci, ed è stato divertente farne parte. Capita: alcuni progetti funzionano, altri no.»

Col tempo, però, la percezione è cambiata: al di là delle battute sui “pupazzi di ghiaccio” e i costumi sgargianti, il film ha sviluppato un seguito di culto.

Alicia Silverstone ha concluso: «Molti dei miei amici gay mi hanno detto che è il loro film preferito. È molto camp.»

Le ha fatto eco O’Donnell: «Ancora oggi ho le Batmobili giocattolo di quando ero bambino

Chiuso il percorso in sala con 238 milioni di dollari nel mondo, il franchise rimase in pausa fino al rilancio con Batman Begins (2005). Batman & Robin resta un capitolo affascinante nell’evoluzione dell’Uomo Pipistrello sullo schermo: un time capsule pop, chiassosa e irresistibilmente discussa. Piaccia o no, ha un posto garantito nella storia di Gotham.

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Published by
Stella Delmattino