Kevin Feige è intervenuto sui pesanti ritardi del film
Il tanto atteso reboot di Blade, con protagonista Mahershala Ali, ha subìto anni di ritardi e continui cambi creativi. Ma secondo Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, tutto ciò è servito per assicurarsi che il film sia davvero all’altezza del suo potenziale.
Nonostante le incertezze e le attese prolungate, Mahershala Ali è ancora legatissimo al progetto. Feige ha confermato:
“Mahershala è ancora coinvolto.”
Ali aveva firmato per interpretare Blade nel 2019, raccogliendo l’eredità di Wesley Snipes, protagonista della trilogia tra fine anni ’90 e inizio 2000. E il suo entusiasmo non è mai calato. Lo scorso mese ha ribadito:
“Chiamate la Marvel. Io sono pronto. Fategli sapere che sono pronto.”
Feige ha spiegato che la causa principale è stata la corsa alla quantità di contenuti nella prima fase di espansione Disney+:
“Abbiamo passato 12 anni a lavorare sulla Saga dell’Infinito dicendoci: ‘Questo a noi non succederà mai’. Abbiamo sempre avuto più personaggi richiesti di quanti film potessimo fare, perché non avremmo mai fatto un film al mese – è follia. Poi improvvisamente c’è stato il mandato di produrre di più, e noi ci siamo detti: ‘Beh, in effetti ne abbiamo altri’ … Ma forse è lì che siamo inciampati.”
Una riflessione che ammette implicitamente che, per la prima volta nella storia Marvel, la quantità ha superato la qualità. Un’idea condivisa anche dal CEO Disney Bob Iger.
Feige ha rivelato che la Marvel ha deciso di fermarsi e rivalutare tutto, proprio mentre Blade era in sviluppo:
“Non volevamo semplicemente mettergli un vestito di pelle addosso e farlo ammazzare vampiri. Doveva essere qualcosa di unico. È capitato in quel momento in cui abbiamo iniziato a tirarci indietro e a dire: ‘Accettiamo solo ciò che è straordinario’. E all’epoca non era ‘straordinario’.”
A differenza di altri progetti, dove si parte da uno script discreto e lo si migliora sul set, con Blade la sensazione era diversa:
“Non ci sembrava, come succede spesso, di avere una buona sceneggiatura che potessimo rendere ottima in fase di produzione.
Non eravamo sicuri di poterlo fare con Blade, e non volevamo mancare di rispetto a Mahershala. E neanche a noi stessi.”
Il film ha cambiato più volte regista e sceneggiatura. Prima c’era Bassam Tariq, poi Yann Demange, che ha lasciato il progetto a giugno 2024. Secondo Feige:
“Ci sono state tre o quattro versioni diverse del film, incluse due ambientate nel passato.”
Alla fine, si è deciso di mantenere l’ambientazione contemporanea. Feige ha scherzato:
“È per questo che abbiamo potuto restituire quei costumi a Ruth. È su quello che ci stiamo concentrando ora.”
Un riferimento ironico a un aneddoto interno sui costumi inutilizzati prestati a Ryan Coogler per il suo film Sinners, anche quello con i vampiri. E no, Coogler non dirigerà Blade:
“Ha Black Panther 3 a cui pensare.”
Feige ha ammesso qualche rimpianto, ma anche orgoglio per la coerenza con cui Marvel ha gestito gli annunci in passato:
“Solo col senno di poi, sì. Ma in realtà no. Perché abbiamo sempre annunciato le cose così, e abbiamo sempre consegnato ciò che promettevamo.”
Tra pandemia, scioperi, e la perdita di volti importanti come Jonathan Majors, Feige ammette:
“Abbiamo affrontato una quantità enorme di colpi di scena.”
Al momento non c’è un regista né una data di inizio riprese, ma Feige assicura che Marvel è ancora impegnata a fare le cose per bene. E Mahershala?
“Fategli sapere che sono pronto.”
Il Diurno tornerà, ma solo quando sarà davvero il momento giusto.