La star mette in guardia i giovani attori
Nonostante sia protagonista di uno dei film di maggiore successo dell’estate, Brad Pitt sembra poco entusiasta dell’ossessione di Hollywood per i franchise.
Ospite del podcast New Heights, il due volte premio Oscar ha riflettuto sull’evoluzione della recitazione, sottolineando come oggi molti attori si sentano “costretti” a entrare in un universo cinematografico per affermarsi:
“Si fanno prendere da questa idea che devono avere un franchise o diventare un supereroe. Io continuo a dire: ‘Non fatelo. Morirete’.”
Pitt ha paragonato la nuova generazione alla sua:
“Noi eravamo un po’ più rigidi. Non ci si vendeva. Ora invece c’è questa mentalità del ‘possiamo essere artisti in più ambiti’. E va bene così. Ma io dico: attenti.”
Un paradosso, se si considera che il suo nuovo film, F1, ha debuttato con 57 milioni di dollari al box office (146 milioni globali). Nonostante la posizione anti-franchise, Pitt ha ammesso che tornerebbe volentieri a guidare in un sequel:
“F1 deve restare focalizzato sul personaggio di Damson Idris e sulla lotta per il campionato, ma sì… egioisticamente, mi piacerebbe tornare.”
Intanto è ufficiale che tornerà nel ruolo di Cliff Booth in The Adventures of Cliff Booth, spin-off Netflix diretto da David Fincher e tratto da C’era una volta a… Hollywood.
Franchise o no, Pitt resta protagonista del gioco. A modo suo.