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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Butcher's Crossing , uscita: 03-02-2023. Regista: Gabe Polsky.

Butcher’s Crossing: la recensione del film western di Gabe Polsky con Nic Cage

16/12/2024 recensione film di Marco Tedesco

L'attore è al centro di una riflessione sulla violenza, l'ossessione e la rovina naturale, ambientata nel selvaggio paesaggio delle Montagne Rocciose

Nicolas Cage, Xander Berkeley, Jeremy Bobb e Fred Hechinger in Butcher's Crossing (2022)

“Non apparteniamo a questo posto,” dice Fred (Jeremy Bobb), un cacciatore di bufali professionista. Ha ragione. Il “posto” in questione sono le vaste, spietate colline ai piedi delle Montagne Rocciose, dove un gruppo di uomini si è avventurato per fare fortuna, sia in senso figurato che letterale, cacciando bufali. Siamo nel 1874, e il tema dominante del film è quello di uomini che si trovano dove non dovrebbero essere.

Questo concetto permea Butcher’s Crossing, il western astratto e ultra-cupo diretto da Gabe Polsky e basato sull’omonimo romanzo di John Edward Williams. Girato in economia in soli 18 giorni, il film sfrutta ogni risorsa per creare una saga da incubo su uomini violenti convinti della propria superiorità su tutto, specialmente sulla natura.

Will (Fred Hechinger), giovane che ha abbandonato Harvard, lascia una vita privilegiata per esplorare l’Ovest. Vuole unirsi a una battuta di caccia ai bufali. Un tempo i bufali ricoprivano la terra come un mare nero, ma la caccia eccessiva ne ha ridotto drasticamente il numero, soprattutto in Kansas, dove Will arriva un giorno. Dopo essere stato respinto da un amico di famiglia, J.D. McDonald (Paul Raci), incontra l’inquietante Miller, interpretato da Nicolas Cage.

Butcher's Crossing (2023) film posterCage, ormai una leggenda, offre qui una delle sue interpretazioni più contenute, pur mantenendo una presenza inquietante e malevola. Con il cranio rasato che continua a radersi con un rasoio e una barba sale e pepe, il suo Miller appare trasformato fisicamente. È un uomo ossessionato, determinato, e incapace di ascoltare la ragione.

Come un moderno Capitano Achab, è divorato da un bisogno insaziabile di uccidere. È un grande cacciatore di bufali, ma il suo atteggiamento intenso lo rende temuto. Il suo unico amico sembra essere Charley (Xander Berkeley), un predicatore alcolizzato e senza una mano.

Nonostante il declino dei bufali in Kansas, Miller racconta a Will di una valle leggendaria vicino alle Montagne Rocciose, dove i bufali vagano ancora numerosi. Per finanziare la spedizione, chiede una somma consistente, che Will accetta di fornire, spinto dalla sua voglia di scoprire nuovi orizzonti.

Il gruppo, formato da Miller, Will, Charley e Fred (un cacciatore prepotente e detestato da tutti), parte per l’avventura. Fin dall’inizio, però, le cose iniziano a andare male: si perdono, restano senza acqua, e questi sono solo presagi dei disastri che seguiranno. Alla fine trovano la valle promessa e Miller inizia a massacrare i bufali, animali docili e ignari. Inizialmente affascinato, Will vede presto cambiare la sua prospettiva mentre Miller continua in un crescendo di brutalità.

Gabe Polsky mette in scena questa progressione con una bellezza cruda e terrificante. La brutalità della caccia e della macellazione viene contrapposta alla magnificenza incontaminata del paesaggio: un luogo che sembra ancora inviolato dall’uomo, finché il gruppo non arriva per devastarlo. Miller, ormai ossessionato, sembra deciso a sterminare ogni bufalo sulla Terra, una teoria avanzata da Fred, che, pur essendo un cacciatore, mostra una certa empatia per gli animali.

Man mano che la situazione peggiora, Polsky accentua il senso di angoscia e ineluttabilità attraverso frammenti di tempo e montaggi che riflettono il crescente disagio mentale di Will. Alla fine, il protagonista si ritrova quasi muto, con lo sguardo folle e il volto sporco, impotente di fronte agli eventi che lui stesso ha contribuito a scatenare.

Il film si regge su un’atmosfera tossica e sulle interpretazioni intense del cast ristretto. Tuttavia, la narrazione comincia a diventare monotona, e si nota che Polsky utilizza il montaggio per mascherare i limiti del budget. Nonostante ciò, Butcher’s Crossing resta efficace e avvincente.

La performance di Nicolas Cage è il cuore pulsante del film: un’interpretazione minacciosa e contenuta che si distacca dal suo consueto e iconico “Cage Rage”. Anche Fred Hechinger offre una prova convincente, incarnando un giovane idealista che sprofonda in una spirale di orrore e perdita di innocenza. Xander Berkeley nei panni di Charley e Jeremy Bobb in quelli di Fred completano il cast con personaggi ben definiti e sfaccettati.

Butcher’s Crossing è insomma un’esperienza spietata e cupa, che esplora la rovina ambientale e la crudeltà umana. Come ammonimento, la ci suggerisce che seguire Nicolas Cage in un luogo remoto non porterà mai a nulla di buono …

Di seguito trovate il trailer internazionale di Butcher’s Crossing: