L'attore ha ricordato come il regista cambiò idea
Quando pensiamo a Guardiani della Galassia, è difficile immaginare qualcun altro nei panni di Peter Quill, alias Star-Lord, oltre a Chris Pratt. Eppure, l’uomo che sarebbe diventato il volto del franchise Marvel inizialmente non era neanche voluto in sala provini. Almeno, non dal regista James Gunn.
In una recente intervista con ET, Pratt ha raccontato il suo lungo percorso verso la fama all’interno del MCU. Prima di ottenere il ruolo che lo ha consacrato, era stato scartato per diversi grandi blockbuster, tra cui Thor e Captain America: Il Primo Vendicatore.
Nonostante il successo con la sitcom Parks and Recreation, Pratt pensava che la commedia fosse il suo unico ambito. Ma l’esperienza con Zero Dark Thirty gli cambiò la prospettiva: la preparazione fisica per il dramma militare lo spinse a desiderare qualcosa di più grande.
Ciononostante, Pratt non era convinto di provare ancora con un altro film Marvel, ma la sua agente lo convinse.
«Lei mi disse: “Ti assicuro, Guardiani della Galassia.” Io risposi: “Va bene, lo farò.” E così la [casting director] Sarah Finn mi fece entrare di nascosto.»
Sarah Halley Finn, la celebre casting director dietro innumerevoli progetti Marvel, decise di rischiare e far entrare Pratt al provino. È lei che aveva assemblato gli Avengers: se credeva in Pratt per Star-Lord, bisognava ascoltarla.
Ma anche con il sostegno della Finn c’era un grosso ostacolo: James Gunn. Secondo Pratt, il regista aveva già deciso di non volerlo vedere.
«James Gunn non aveva accettato di vedermi, diceva: “Che ci fa qui? Vi avevo detto che non volevo vederlo.” Poi ho fatto l’audizione e dopo circa 20 secondi lui disse: “Ecco il mio uomo.”»
In meno di mezzo minuto, Gunn cambiò completamente idea: da non volerlo neanche in stanza a convincersi che fosse l’attore giusto.
Il resto è storia: Guardiani della Galassia divenne un successo inaspettato, trasformando un gruppo di eroi Marvel semi-sconosciuti in icone globali. Il film lanciò Pratt nell’Olimpo delle star di Hollywood e consacrò Gunn come uno dei registi più creativi del MCU, percorso che lo ha portato infine a diventare co-presidente della DC Studios.
Guardando indietro, è incredibile pensare a quanto poco mancò perché Star-Lord fosse interpretato da qualcun altro. Ma grazie a un’agente tenace, a una casting director sicura del suo intuito e a un regista inizialmente riluttante ma capace di aprire la mente, il ruolo finì alla persona giusta.