A 12 anni dal primo film, lo sceneggiatore Randall Wallace ha cominciato a lavorare sullo script
Dopo aver guadagnato oltre 600 milioni di dollari con un budget di 30 milioni, le voci di un sequel di La Passione di Cristo (The Passion of the Christ) di Mel Gibson si sono diffuse fin dal debutto nel 2004. Tuttavia, a differenza degli adattamenti dei fumetti o di materiale originale, per la vita, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo non ci sono molti margini di stravolgimento. Così, mentre è facile ridere dell’idea di un sequel per un’opera tristemente caratterizzata dalla terribile morte del suo protagonista, in realtà Gibson vorrebbe esplorare alcuni dei lati non trattati nel film originale.
Ecco cosa Wallace ha dichiarato circa il progetto:
Ho sempre voluto raccontare questa storia. La Passione è l’inizio e c’è molto altro da raccontare.
La nuova vicenda vedrebbe Gesù Cristo risorgere tre giorni dopo la sua morte per crocifissione, per poi apparire otto volte a diverse persone, tra cui Maria Maddalena, San Tommaso e i suoi discepoli che pescano nel Lago di Galilea. Queste visite e gli insegnamenti finali sono ritenuti i momenti cruciali per la creazione del Nuovo Testamento. C’è moltissimo materiale su cui lavorare per Wallace, Gibson e i membri del cast.
La comunità evangelica considera La Passione il più grande film mai fatto a Hollywood, e ha continuato a dirci che ritengono che il sequel sarà ancora più grande. E’ troppo presto per parlare di denaro. Questo è un argomento enorme e sacro.
Il denaro sarà però quasi certamente nella mente di chi verrà scritturato per parteciparvi. Jim Caviezel tornerà nel ruolo che bene o male gli ha dato la fama? E che dire di Monica Bellucci come Maria Maddalena o del resto dei discepoli di Gesù? Se la produzione decidesse di affidarsi al cast originale, sarà certamente molto evidente che questi 12 e più anni trascorsi saranno ben più del paio d’ore o di giorni previsti dal copione.