Home » Cinema » Horror & Thriller » Dossier | Il Krampus, l’antitesi dello spirito del Natale: alle origini del folklore

Dossier | Il Krampus, l’antitesi dello spirito del Natale: alle origini del folklore

31/12/2019 news di Redazione Il Cineocchio

Cerchiamo di capire dove e quando nasce la terribile creatura che rapisce e mangia i bambini cattivi, una figura legata a San Nicola che viene celebrata anche in Italia

krampus folklore

Bambini, è meglio non fare il broncio! Permetteteci di darvi una rapida infarinatura sul Krampus, l’anti Santa Claus (e bieco servitore del San Nicola cristiano) del folklore mittel e nordeuropeo. Avete presente il Grinch o Ebenezer Scrooge? Ebbene, al confronto sono individui caritatevoli.

Il Krampus è una sorta di Babbo Natale ‘cattivo’, e molto più affamato. È il carbone nella calza dei ragazzini bavaresi che sono stati cattivi durante l’anno. Il Burgermeister Meisterburger del film Santa Claus Is Comin’ to Town (1970) doveva avere un ornamento del Krampus sul suo albero …

In ogni caso, il Krampus è un personaggio decisamente natalizio, come il Christkind, ma invece di nutrire il suo diabete con stuzzichini fatti di biscotti al burro e latte, il Krampus divora le teste dei bambini come spuntino delle feste al posto del cappone. Già. Mescolate il tutto con un po’ di appetitoso Who Hash e avrete una nuova insolita portata dopo gli antipasti.

Forse avrete notato che negli ultimi anni sembra che il Krampus abbia preso il sopravvento rispetto ai tradizionali ‘mostri’ classici per i film horror natalizi, quindi ci sembra opportuno approfondire un po’ le sue origini, specie per il pubblico italiano, che non ha certo grande familiarità con questa tremenda figura. Se il pacioso vecchio Babbo Natale arriva volando con la slitta e le renne, calandosi dal camino per svuotare sacchi di giocattoli sotto l’albero, il Krampus si presenta invece a mani vuoti alla vigilia di Natale e se ne va con la borsa piena di bambini cattivi. Come un bracconiere.

il krampusIl Krampus nasce nel folklore germanico e si ricollega al solstizio d’inverno. Ha l’aspetto di un demone e infila i più bricconcelli in una capiente sacca o cesta. Quando questa è piena, non li porta nel Paese delle Meraviglie o sull’Isola che non c’è, ma dritti all’Inferno (nei paesi nordici è addirittura assimilato a una divinità infera).

Secondo le più diffuse rappresentazioni artistiche, il Krampus ha sembianze animalesche, è peloso, con gli zoccoli, le corna e una lingua a punta molto lunga. Porta con sé campanacci, catene e un ramo di betulla di forma fallica. Ad un certo punto del Novecento si deve essere poi imbattuto in un negozio S&M di Amburgo e ha scambiato il ramo di betulla con una più elegante frusta.

Il termine Krampus deriverebbe dal bavarese krampn, che significa ‘morto, ‘putrefatto’, o da kramp, ‘artiglio’. Chissà se deriva da lì anche la Sandy Claws di Nightmare Before Christmas di Henry Selick. Krampus è soltanto un demone che si occupa degli affari di suo padre. E suo padre era Hel nella mitologia norrena. Krampus si chiama Klaubauf in Austria, ma è conosciuto anche con gli alias Bartl, Bartel, Niglobartl, Wubartl, Pelzebock, Pelznickel, Gumphinckel e Krampusz.

La leggenda del Krampus in realtà precede quella di Babbo Natale. Nel 1975, l’antropologo John J. Honigmann scrisse che “San Nicola divenne popolare in Germania intorno all’undicesimo secolo … I diavoli mascherati che fanno baccano e seminano il caos sono noti in Germania almeno dal sedicesimo secolo, mentre i diavoli mascherati come animali combinano buffonate tragico-grottesche (schauriglustig) apparvero nelle rappresentazioni ecclesiastiche medievali … Gli austriaci … credono che il Krampus derivi da un essere soprannaturale pagano che venne poi assimilato al Diavolo dei cristiano. ”

La figura del Krampus è precristiana. In un articolo del 1958 dedicato al Krampus, Maurice Bruce scrisse: “Sembra che ci siano ben pochi dubbi sulla sua vera identità, in nessun’altra forma le fattezze del Dio cornuto delle Streghe sono così ben conservate. La betulla – a parte il suo significato fallico – può avere una connessione con i riti di iniziazione di alcune streghe; riti che implicavano il legare e il flagellare come una forma di finta morte. Le catene potrebbero esser state introdotte in un tentativo cristiano di “legare il diavolo”, ma potrebbero essere ancora un residuo dei riti di iniziazione pagana “.

Fruste e catene al posto di decorazioni e trenini. Schiaccianoci non inclusi.

Il Krampuslauf è una corsa in cui gli uomini locali tradizionalmente cercano di convincere il Krampus a bere qualche schnapps. Il 5 dicembre, anche chiamato Krampusnacht, ma meglio conosciuto come la vigilia del giorno di San Nicola, uomini un po’ alticci (le donne non sono ammesse al travestimento, nemmeno in caso di versione femminile, la Krampa) in Austria, Romania, Baviera, Alto Adige, Friuli del Nord, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e Croazia si travestono da Krampus e inseguono i bambini dei loro paesi brandendo catene arrugginite.

La mattina del Nikolaustag (il Giorno di San Nicola), il 6 dicembre, i bambini tedeschi vanno a controllare se le scarpe che hanno lasciato sulle scale all’ingresso delle abitazioni contengono dei regali. Se sono vuote, i bambini devono bollire e poi mangiare le linguette delle calzature mentre i genitori li scherniscono. Già.

il krampus folklorePer anni, la Chiesa Cattolica ha cercato di mantenere il più nascosta possibile la tradizione concernente il Krampus. Era una essere lascivo e un po’ squallido. E nemmeno i fascisti ne erano troppo entusiasti, poiché, durante la Seconda Guerra Mondiale, pensavano che avesse a che fare col Partito Socialdemocratico.

Dal canto sua, l’Austria ha provato a fare monetizzare questa figura, sfornando e commercializzando Krampus ricoperti di cioccolato, ornamenti a tema e giocattoli.

All’inizio del XX secolo, le cartoline di Natale del Krampus diventarono un must delle feste dalla Scandinavia alla Romania, fino alla Baviera. Forse un modo per esorcizzare la paura. Senza contare l’aspetto bizzarro e insolito dei disegni.

Come detto, anche dalle nostre parti la figura del Krampus ha negli ultimi tempi goduto di una certa popolarità. Nella serie animata American Dad c’è un episodio chiamato ‘Minstrel Krampus’ (‘Un racconto di Natale’). In Grimm abbiamo invece ‘Il gemello di Babbo Natale’, mentre in Supernatural c’è ‘A very Supernatural Christmas’. Infine, il regista dell’apprezzato Trick ’Treat, Michael Dougherty, nel 2015 ha girato l’interessante, Krampus – Natale non è sempre Natale, da lui scritto con Todd Casey, che ha dato via a un cospicuo numero si sequel e spin-off.

In A Christmas Horror Story del 2015 dei registi Steven Hoban, Grant Harvey e Brett Sullivan, William Shatner in persona ha interpretato Dangerous Dan, un DJ che fa degli straordinari durante le vacanze mentre i tipici elfi di Babbo Natale diventano dei famelici Krampus zombi. George Buza interpreta Babbo Natale, al giorno zero di una nuova epidemia. Anche Kevin Smith ha provato per qualche tempo a sviluppare Anti-Claus, un horror ispirato alla figura del Krampus, vero spirito del Natale secondo lui. Infine, la Jim Henson Productions e la Walden Media avevano in programma una versione divertente della leggenda con Happy Krampus, un progetto che poi non ha mai visto la luce.

Quindi, dal prossimo anno tenete un posto anche per il Krampus. Ma nascondete i bambini e l’argenteria, perché ha una sacca profonda!

Di seguito il trailer internazionale di Krampus – Natale non è sempre Natale:

Fonte: DofG