Da Schwarzenegger a Guadagnino, la trasposizione del fumetto di guerra sembra ormai un sogno impossibile da concretizzare
Warner Bros. ha spiazzato l’industria cinematografica quando ha improvvisamente bloccato la pre-produzione di Sgt. Rock di Luca Guadagnino. Il progetto targato DC Studios aveva un budget di 70 milioni di dollari (una cifra ragionevole per un film di guerra tratto da un fumetto), poteva contare su un cast di alto livello che includeva Colin Farrell (subentrato al posto di Daniel Craig), Mike Faist e David Jonsson, e le riprese erano previste per l’estate.
Alcuni hanno trovato la scelta di Guadagnino alquanto insolita, ma il regista ha costruito la sua carriera proprio su scelte fuori dagli schemi. Ancora non so se mi piaccia il suo remake in toni seppia di Suspiria di Dario Argento, ma va rispettata l’audacia.
A onor del vero, il suo Sgt. Rock, approvato soprattutto perché James Gunn e Peter Safran dei DC Studios si sono innamorati della sceneggiatura scritta da Justin Kuritzkes (autore di Challengers), quasi sicuramente non sarebbe stato il film su Sgt. Rock che qualcuno sta sognando sin dalla fine degli anni ’80. E andava benissimo così.
Questo perché quella versione di Sgt. Rock non tornerà mai.
Creato nel 1959 dallo sceneggiatore Robert Kanigher e dal disegnatore Joe Kubert, il sergente Franklin John Rock era il leader taciturno e coriaceo della Easy Company dell’esercito statunitense. Sebbene da ragazzino negli anni ’80 fossi più attratto dai fumetti di supereroi, apprezzavo lo stile grezzo e sanguinoso di Sgt. Rock.
Indiana Jones ne faceva fuori a dozzine in I predatori dell’arca perduta, quindi non era certo un problema vedere la Easy Company massacrarli senza pietà. A un certo punto, verso la fine degli anni ’80, Variety riportò che un film su Sgt. Rock era in sviluppo con Arnold Schwarzenegger nel ruolo principale.
All’inizio in molti trovarono strano che un attore austriaco venisse scelto per impersonare un eroe militare americano, ma quando venne fuori che alla regia ci sarebbe stato John McTiernan, con una sceneggiatura di Steven E. de Souza e Joel Silver alla produzione, ogni dubbio svanì.
Il team di Die Hard si era riunito: un successo assicurato. Perché allora non si è fatto? Colpa di Clint Eastwood.
La versione di Sgt. Rock con Schwarzenegger aveva assemblato il dream team dell’action anni ’80. La prima bozza del progetto di Joel Silver fu scritta da David Webb Peoples, sceneggiatore leggendario di Blade Runner e Gli spietati.
Anche in quella fase Schwarzenegger era coinvolto, ma per qualche motivo il copione non convinse, così si passò a de Souza. Scelta perfetta per molte ragioni: de Souza aveva già scritto Commando per Schwarzenegger e Silver, e collaborato con l’attore in L’implacabile.
Era una squadra vincente anche prima che McTiernan venisse coinvolto. Dopo aver diretto Predator nel 1987 e Trappola di cristallo nel 1988, McTiernan era diventato una leggenda dell’action. Il trio McTiernan-Silver-de Souza era il pacchetto più ambito di Hollywood. Con Schwarzenegger protagonista, avrebbero potuto ottenere finanziamenti da capogiro anche per un adattamento di Il ritorno al paese natio di Thomas Hardy. In un’intervista del 2013 con Mike Cecchini di Den of Geek, de Souza raccontò che il progetto di Sgt. Rock non era solo approvato, ma aveva la priorità assoluta.
Come raccontò de Souza:
“Abbiamo messo insieme il film e al primo incontro, disse a Joel Silver (voce di Arnold): ‘Ho appena comprato casa a Sun Valley, in Idaho, e Clint Eastwood gira tutti i suoi film lì e poi guida fino a casa, mentre io devo girare il mondo. Voglio girare questo film a Sun Valley, e voglio che sia scritto nel contratto.’”
Pensavano stesse scherzando. Non lo era. Il film venne stroncato da una prova costume tra le più decisive nella storia di Hollywood. Sgt. Rock aveva superato quello che sembrava l’ultimo ostacolo quando de Souza completò il trattamento prima dell’inizio dello sciopero della Writers Guild of America nel 1988.
“Se dico ‘questi dieci set devono essere costruiti’, loro sanno che non cambierò idea e non dirò ‘ho cambiato idea, l’ufficio del dentista non serve più’, o cose del genere,” spiegò. Così iniziarono i preparativi prima ancora che lo sciopero finisse. Dopo 153 giorni, de Souza completò la sceneggiatura in due settimane.
Tutto procedeva spedito. Si cercavano location in Jugoslavia, il casting avanzava. Il film stava per nascere. In quella che doveva essere solo una formalità, Schwarzenegger si presentò ai costumi alla Warner Bros. per farsi prendere le misure. Durante una chiacchierata con la costumista, scoprì che le riprese si sarebbero svolte a circa 8.000 km da Sun Valley.
Secondo de Souza: “La costumista gli disse: ‘Non vedo l’ora di iniziare a girare. Dicono che la costa adriatica sia come il Mediterraneo!’ E Arnold rispose [voce di Arnold]: ‘Cosa?’ E lei: ‘Sai, la costa jugoslava, le spiagge e i resort sono favolosi.’ E Arnold, con i pantaloni ancora appuntati, andò direttamente all’ufficio della produzione e disse: ‘Avevo detto che non avrei lasciato gli Stati Uniti continentali per questo film. Che sta succedendo?’”
De Souza ipotizza che la clausola di Arnold fosse vincolante, visto che la Warner Bros. lasciò morire un potenziale blockbuster dopo una semplice prova costume. Probabilmente, la perdita fu un guadagno per Paul Verhoeven, dato che Atto di forza entrò in produzione subito dopo.
Ed è un peccato, perché de Souza aveva riscritto il personaggio tenendo conto dell’accento di Schwarzenegger: “Avevamo strutturato la storia in modo che Sgt. Rock fosse austriaco e la sua famiglia fosse stata uccisa dai nazisti […]. Aveva scalato le montagne subito dietro la famiglia Von Trapp. Nessun altro avrebbe potuto interpretare quel ruolo come era stato pensato.”
Silver non si arrese. Sceneggiatori di alto livello come John Milius (probabilmente per convincere Schwarzenegger a tornare) e Brian Helgeland lavorarono alla sceneggiatura. Registi come Guy Ritchie e Francis Lawrence mostrarono interesse, e per un certo periodo anche Bruce Willis fu vagamente associato al progetto. A Quentin Tarantino fu offerta la possibilità di girare la sceneggiatura di Peoples. Tutte queste versioni finirono nel nulla.
E ora Sgt. Rock è morto. Ancora una volta.