Scrittore, sceneggiatore, regista e pittore, l'autore britannico è stato capace di creare alcuni delle figure da incubo più inquietanti della storia
ALLORA: alcuni film sono così sconvolgenti che si ricorda per sempre il momento in cui li si è visti per la prima volta. Probabilmente Hellraiser ha aperto gli occhi a molti con le sue splendide atrocità. Vedere un uomo creato a poco a poco dal sangue di altri è senza dubbio un’esperienza forte. Per quanto raccapricciante possa comunque esser stata la pellicola del 1987, non è mai sembrata tanto orrenda nè sfruttata appieno, pur crogiolandosi nell’oscuro mondo dei terribili Cenobiti. Pinhead (Doug Bradley) e i suoi demoniaci compagni introducevano le vittime designate a una scatola puzzle (la Lament Configuration), all’interno della quale si trovava mondo di infiniti piaceri, anche se non ne abbiamo approfondito molto gli aspetti più inquietanti nei molti film della saga (quasi sicuramente a causa dell’esiguo budget impiegato ogni volta). D’altronde, appena compaiono improvvisi lampi di luce nel buio e si sentono le catene sferragliare, sei praticamente fregato!
Il suo film seguente è stato il sottovalutatissimo Cabal (Nightbreed). Basato sull’omonimo romanzo di Barker del 1988, l’artista qui approfondisce ancora una volta alcune questioni piuttosto cruente. La storia ruota intorno a un giovane di nome Aaron Boone (Craig Sheffer) che scopre un luogo mitico chiamato Madian, un mondo infestato dove vivono i mostri. Un’altra curiosità legata a questo film è che uno dei ruoli principali, quello del Dott. Philip K. Decker, venne offerto a David Cronenberg. Nonostante il fallimento al botteghino al momento dell’uscita, la pellicola è in seguito divenuta un classico di culto, tanto che nel 2014 i molti fan sono stati ripagati con la versione director’s cut estesa.
Senza un vero grande successo dai tempi di Hellraiser, Barker ha comunque continuato a scrivere e vedere i suoi lavori adattati, il più noto e popolare dei quali è stato senza dubbio Candyman, macabra e triste leggenda metropolitana diretta da Bernard Rose nel 1992 che vedeva nel cast Virginia Madsen e Tony Todd, nei panni di un’anima tormenta della quale è meglio non pronunciare mai troppe volte il nome ad alta voce davanti a uno specchio. Il film ha ricevuto recensioni positive e Todd ha continuato a interpretare il personaggio per un paio di sequel, anche se nessuno di loro si è purtroppo dimostrato vagamente all’altezza dell’originale. Candyman è tranquillamente una delle migliori, se non la migliore, trasposizione dei romanzi di Barker, di quelli che anche dopo anni mantiene il suo fascino inalterato.
Se qui ci siamo soffermati soprattutto sull’aspetto cinematografico del lavoro dello scrittore britannico, Barker ha in realtà una vita molto affascinante. E’ drammaturgo, artista, regista, scrittore e autore di una collezione unica di fotografie che soddisferanno probabilmenre alcuni dei nostri lettori, mentre altri meno (provate a cercare The Erotic Artwork di Clive Barker, ma siate pronti per qualche full frontal maschile). Ha avuto una carriera di successo con romanzi come Gioco dannato, Schiavi dell’Inferno, Il mondo in un tappeto, Imagica, Mister B. Gone, The Scarlet Gospels e la sua serie fantasy Abarat. E a questo va aggiunta la sua collezione di racconti brevi. Clive Barker è in tutto e per tutto un’icona horror, una persona che è sopravvissuto a gravi problemi di salute e che continua a regalare ai suoi fan qualcosa di macabro. Non dimentichiamo la qualità e la freschezza di Tortured Souls, una serie di sei action figures e un romanzo breve interpretato dagli stessi personaggi.
Barker ha avuto una carriera decisamente unica nel genere. E’ una figura ricca di immaginazione e forse un po’ folle, elementi che rendono però le sue creazioni da incubo così affascinanti. Se volete rimanere costantemente aggiornati o semplicemente immergervi nel suo mondo, potete controllare il suo sito ufficiale, ma è possibile trovarlo anche su Facebook e Twitter, dove è molto attivo.