Home » Cinema » Sci-Fi & Fantasy » Dual – Il Clone: la recensione del film sci-fi di Riley Stearns

Voto: 6.5/10 Titolo originale: Dual , uscita: 18-03-2022. Budget: $4,500,000. Regista: Riley Stearns.

Dual – Il Clone: la recensione del film sci-fi di Riley Stearns

04/07/2022 recensione film di Gioia Majuna

Karen Gillan e Aaron Paul sono i protagonisti di un'opera intrisa di black humor, che riflette a suo modo sul senso della vita

dual il clone film 2022 gillan

Karen Gillan è il principale punto di forza dell’ultima fatica di Riley Stearns (L’arte della difesa personale) – un curioso mix Rated R di satira imperturbabile (vogliamo dire ‘british’?) e di fantascienza ‘alta’ che alcuni potrebbero trovare fuori luogo – quindi risulta utilissimo al regista che la star scozzese offra non una, ma addirittura due interpretazioni intense e ‘minimali’.

È probabile che proprio la presenza dell’attrice, insieme a quella del collega Aaron Paul (Westworld), e gli aspetti più smaccatamente ‘di genere’ di Dual – Il Clone – che è stato presentato in concorso al Sundance 2022 – concorreranno a generare un certo interesse nei potenziali spettatori.

dual film 2022 poster Riley StearnsIl personaggio di Sarah è molto lontano dagli ormai tipici ruoli da guerriera di Karen Gillan, nello specifico quello di Nebula per la Marvel e di Ruby in Jumanji, e vive una vita solitaria scandita dall’alcol, dall’evitare le conversazioni con la madre (Maija Paunio) e dalle blande videochiamate con il fidanzato Peter (Beulah Koale), che lavora lontano da casa.

Girato con un budget contenuto in Finlandia, la luce fredda e i toni blu catturati dalla lente del direttore della fotografia Michael Ragen rispecchiano quel tipo di squallore casuale che attraversa la vita di Sarah.

Quando alla donna viene diagnosticata una malattia terminale, questa consapevolezza scatena una delle tante conversazioni sparse per Dual – Il Clone, pronunciate con uno stile così volutamente piatto da rasentare l’apatia.

“Niente è mai assolutamente certo, ma questo lo è sicuramente”, le dice il suo medico (June Hyde). Non avendo evidentemente mai visto un film sui pericoli della clonazione, Sarah decide però di creare un “sostituto” di se stessa – una procedura incredibilmente semplice – che la seguirà per assorbire la sua personalità, pronto ad ‘assumere’ la vita di Sarah alla sua morte per alleviare il dolore dei suoi cari; una premessa che Dual – Il Clone condivide curiosamente con il recente Il Canto del Cigno di Apple TV+.

L’arrivo di questo rimpiazzo introduce un po’ di umorismo ben costruito mentre Sarah inizia a interrogarsi su ciò che le piace e non le piace e sul suo aspetto fisico, costringendola a riflettere sulla sua vita in modi che chiaramente non aveva mai fatto prima (le scene che Sarah condivide con il suo doppio sono anche tecnicamente ben montate da Sarah Beth Shapiro, così che è facile credere che ci siano in scena veramente due Karen Gillan).

Tutti i problemi che ci si potrebbe aspettare, non ultimo il fatto che tutti quanti nella vita della ‘vera’ Sarah preferiscano la sua sosia perfetta a lei, sono tuttavia in agguato.

Le cose peggiorano poi quando Sarah scopre di non essere davvero una malata terminale. Il problema è che, se un clone non vuole essere smantellato, ha il diritto di “duellare fino alla morte” – e così la data viene fissata. Tutto questo potrebbe sembrare un subdolo spoiler, ma Riley Stearns indica chiaramente cosa accadrà sia nel titolo del film che nella scena di apertura, in cui un ragazzo lotta contro il suo doppio dopo aver scelto tra un curioso assortimento di armi – da una pistola a un paio di cesoie da giardino – davanti a una folla e alle telecamere della TV.

dual film 2022 poster gillanQuello che accade dopo è per lo più giocato seguendo le regole dell’umorismo ‘neutro’, mentre Sarah assume un personal trainer, Trent (Paul), per prepararsi al meglio all’incontro.

Il concept sci-fi a monte è in realtà soltanto una cornice estrosa per Riley Stearns per tessere una satira molto più low-tech sul disagio sociale, sulla nostra troppo facile accettazione della violenza, sull’influenza delle grandi aziende sulle nostre vite e sulla crisi esistenziale di un individuo più in generale.

C’è anche spazio per qualche forchettata di black comedy ai limiti dell’assurdo, non ultima quella che coinvolge il vecchio cane di Trent, ma, proprio come chi si prepara a un duello potenzialmente letale, la tendenza del regista è sempre quella di scegliere l’arma più pesante e il bersaglio più facile.

Come detto, è Karen Gillan a mantenere l’auto in carreggiata, rendendo in qualche modo simpatiche al pubblico sia Sarah che il suo clone, in modo che rimaniamo sinceramente coinvolti nei destini di entrambe. E il finale è molto meno ‘difficile’ da interpretare di quello che potrebbe sembrare.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Dual – Il Clone, già disponibile a noleggio sulle principali piattaforme di streaming italiane dal 20 maggio: