Gambit: Simon Kinberg conferma che il progetto è tutt’altro che morto
06/08/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Il produttore ha parlato della travagliata preparazione al film solista del mutante della Louisiana che vorrebbe ripetere l'exploit di Deadpool
Nel corso degli ultimi due decenni, la saga degli X-Men ha vissuto la sua parte di alti e bassi. Il super team mutante della Marvel si è poco alla volta allargato in un universo cinematografico fatto di nuovi e vecchi componenti, prequel e spin-off solisti. Tuttavia, ci sono stati molti dossi lungo la strada.
Dopo aver impostato il modello di come adattare una storia di supereroi con X-Men e X2 nel 2000 e nel 2003, il franchise ha vacillato con una serie di uscite deludenti. Con l’ultima, X-Men: Apocalisse, la 20th Century Fox si trova ora a un altro bivio. Il loro film tratto dai fumetti di più grande successo è stato infatti il sorprendente Deadpool, che ha incassato quasi 800 milioni di dollari a fronte dei 50 milioni stanziati per la sua produzione. Quindi, lo studio sta pensando molto attentamente al prossimo personaggio cui dedicare una pellicola solista, in particolare Gambit.
Il progetto – da molto tempo in via di sviluppo ormai – vede Channing Tatum associato sia come produttore che come protagonista nel ruolo del ladro cajun Remy LeBeau, alias Gambit. Nel frattempo, il produttore Simon Kinberg sta supervisionando l’intero universo degli X-Men per conto di Fox e ha architettato esattamente come l’universo si espanderà nel prossimo futuro. Non è un segreto che il progetto Gambit abbia avuto un inizio piuttosto travagliato, tra registi e attori che hanno abbandonato e conflitti di produzione, e questo ha fatto si che in molti abbiano cominciato a perdere la fede nell’effettiva realizzazione del film. Kinberg ha parlato recentemente della difficile pre-produzione in una recente intervista:
Credo che la verità sia che quando si hanno per le mani questi film che hanno bisogno di un tono molto speciale e unico, ci vuole un po’ di tempo per trovare quel tono. Deadpool sembra sia esplosa dal nulla, ma alle spalle c’è stato un processo di sviluppo lungo di dieci. Penso sia stato affinato in quei 10 anni. Spero che Gambit non impiegherà 10 anni, ma bisogna levigarlo un po’ per ottenere quel tono e quella voce perfettamente giusti per lui. Il personaggio ha una voce così specifica nel fumetto nello stesso modo in cui anche Deadpool ce l’ha nel suo fumetto, e vogliamo fare in modo di riuscire a catturare quella voce presente sulle pagine. In realtà si tratta solo di ottenere una sceneggiatura degna di quel personaggio e penso che ci siamo molto vicini in questo momento.
Il successo di Deadpool può essere attribuito a molti altri fattori, e anche se Gambit non è così popolare come il mercenario chiacchierone, può contare su quasi altrettante idiosincrasie e capricci di personalità che lo possono rendere un personaggio altrettanto fresco per un pubblico sempre a caccia di qualcosa di nuovo.
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Fonte: /Film