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Gloria Guida nel 1977: “Recito nuda e senza vergogna; non è mica un peccato” | Tra le pieghe del tempo

25/06/2018 news di Redazione Il Cineocchio

L'attrice, all'apice della fama, parlava senza problemi dei ruoli che l'avevano resa il sogno proibito degli italiani; una situazione ben diversa da quella post - matrimonio, ben più castigata

gloria guida peccati

Per molti in cima al podio delle attrici più sexy di tutti i tempi del nostro cinema, Gloria Guida è stata senza dubbio tra le principali interpreti delle commedie a sfondo erotico degli anni ’70. Nel 1977, a 22 anni ancora da compiere e a 24 mesi dall’addio quasi definitivo al cinema (comparirà soltanto in quattro film dopo il 1980, oltre a qualche comparsata in una manciata di serie TV), aveva infatti già alle spalle ben 18 titoli, tra cui i celeberrimi La ragazzina di Mario Imperoli (1974), La minorenne di Silvio Amadio (1974), La liceale di Michele Massimo Tarantini (1975) e Il solco di pesca di Maurizio Liverani (1976).

Come i suoi fan sapranno bene, dopo l’abbandono delle scene, il matrimonio con Johnny Dorelli e la nascita della figlia Guendalina, Gloria Guida ha quasi sempre preferito ‘non ricordare’ i suoi peccati di gioventù, privando così il pubblico di aneddoti e ricordi – non solo piccanti – su un’epoca del nostro cinema che oggi in molti – forse giustamente – rimpiangono e sollevando il sospetto che si fosse in qualche modo pentita – come altre colleghe … – di aver partecipato a certe produzioni.

In ogni caso, siamo andati a ripescare una sua intervista concessa a Lamberto Antonelli de La Stampa nel 1977, subito dopo la conclusione delle riprese di Il triangolo delle Bermude di René Cardona Jr., in cui aveva recitato accanto al leggendario John Huston, per farvi capire come all’epoca fosse molto meno ‘casta’ e restia a parlare del suo recente passato.

Alla domanda se fosse molto religiosa, prima rispondeva:

Si, abbastanza, ma non tanto da essere bigotta. Vado in chiesa, vado alla messa, vado a confessarmi …

Poi, incalzata se confessasse al prete di interpretare film spinti e con scene osé, concludeva maliziosa:

E perché mai? Fanno parte del mio lavoro, non le considero un peccato. Recitare nuda è commettere forse un peccato?

Sarebbe interessante capire bene i motivi che l’hanno spinta a censurarsi, rinnegando in qualche modo quei film che l’hanno resa un’icona per un’intera generazione. Chissà che un giorno non decida di parlarne, o magari di scrivere una biografia …

Di seguito il trailer di La Liceale:

Fonte: La Stampa

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