Titolo originale: Mission: Impossible - The Final Reckoning , uscita: 17-05-2025. Budget: $400,000,000. Regista: Christopher McQuarrie.
Ilsa Faust è davvero morta? L’enigma irrisolto di Mission: Impossible – The Final Reckoning
30/05/2025 news di Stella Delmattino
Un’analisi tra teorie, indizi visivi ed eredità narrativa

Mission: Impossible – The Final Reckoning, ultimo capitolo della saga con Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt (la recensione), chiude una delle serie action più longeve e amate con un finale che, se da un lato suggella la lotta contro l’onnipresente Intelligenza Artificiale nota come “Entità“, dall’altro lascia spazio a una domanda che agita i fan: che fine ha fatto Ilsa Faust?
Introdotta in Rogue Nation e consolidata in Fallout, la figura di Ilsa, interpretata da Rebecca Ferguson, ha ridefinito gli equilibri della saga. Non è solo una controparte femminile o una potenziale love interest per Ethan Hunt, ma un’agente con volontà, carisma e competenze pari – se non superiori – a quelle del protagonista. Per questo, la sua morte nel film Dead Reckoning è sembrata a molti una perdita non solo narrativa ma identitaria per il franchise.
Eppure, The Final Reckoning non chiude del tutto quella porta. La presenza misteriosa di una figura femminile, ripresa accanto a Ethan nei momenti conclusivi ambientati a Trafalgar Square, ha riacceso le teorie: che sia davvero Ilsa? La somiglianza è sorprendente, al punto che alcuni hanno ipotizzato un’integrazione digitale di vecchi frame con Rebecca Ferguson. Il dettaglio è sottile ma studiato, e lascia volutamente aperta una possibilità, se non una provocazione.
Sappiamo che la Ferguson era impegnata in altri progetti durante le riprese del film, e lo stesso regista, Christopher McQuarrie, ha ammesso che eliminare il personaggio è stata una scelta difficile ma necessaria per il percorso emotivo di Ethan. Tuttavia, l’assenza di un’ultima scena di commiato o anche solo di un omaggio visivo esplicito, rende ancora più ambiguo il silenzio attorno alla sorte di Ilsa.
In questo senso, The Final Reckoning gioca sul doppio registro: da un lato chiude il cerchio per Ethan Hunt, dall’altro dissemina indizi che alimentano la mitologia della saga. Ilsa potrebbe essere viva, nascosta, o semplicemente sopravvivere nell’immaginario affettivo degli spettatori. Non è un caso che proprio un film incentrato sul controllo dell’informazione da parte di un’IA lasci spazio al dubbio, all’incertezza, al desiderio umano di credere in ciò che si spera.
In un’epoca in cui le saghe non muoiono mai del tutto e ogni personaggio può essere “resuscitato” narrativamente o digitalmente, l’ombra di Ilsa Faust potrebbe non essere una semplice suggestione. Potrebbe essere un seme narrativo, un Easter egg per pochi o, semplicemente, una scelta poetica per ricordare che anche nelle storie d’azione più spietate, il mistero e l’emozione non muoiono mai del tutto.
© Riproduzione riservata