Il produttore convinse lo studio a crederci
Il Capitano Jack Sparrow, interpretato da Johnny Depp nella saga di Pirati dei Caraibi, è oggi una delle figure più amate dell’universo Disney. La sua combinazione di humour, carisma e imprevedibilità ha ridefinito il genere dell’avventura piratesca e conquistato fan in tutto il mondo. Ma la sua nascita sul grande schermo non fu affatto lineare: anzi, rischiò seriamente di non vedere mai la luce.
A raccontare i retroscena è stato il produttore Jerry Bruckheimer, che in una recente intervista concessa a Deadline per promuovere il suo nuovo film F1, è tornato proprio sull’argomento. Alla domanda su come venne accolto inizialmente il personaggio di Jack Sparrow da parte di Disney, ha spiegato:
“Fu interessante, ma oh mio Dio, cosa stiamo facendo?? Quel ruolo era stato scritto per un Burt Lancaster. Non era pensato con quell’umorismo. E io dissi: ‘Come riusciremo a farlo accettare alla Disney?’ Poi abbiamo avuto degli incontri con loro, e Johnny voleva mettersi tutti quei denti d’oro … Alla fine lo convincemmo a toglierne qualcuno, ma in realtà non avevano idea di cosa avrebbe fatto. E quando arrivarono i primi giornalieri, dissero: ‘Oh mio Dio, dobbiamo cambiare attore. Cos’è questo? È gay? È ubriaco? Cosa sta succedendo??’”
La performance eccessiva e anticonvenzionale di Depp — ispirata in parte a Keith Richards dei Rolling Stones — sembrava troppo azzardata agli occhi degli executive. Ma il team produttivo non si fece scoraggiare:
“Allora abbiamo montato una sequenza per mostrare perché funzionava. E una volta vista quella, hanno deciso di salire a bordo e lasciarci fare.”
Il resto è storia. Jack Sparrow è diventato non solo un successo commerciale (il primo film incassò oltre 650 milioni di dollari nel mondo), ma anche un culto pop, con cinque film all’attivo e milioni di fan che ancora oggi non accetterebbero un sequel senza Johnny Depp nel ruolo.
“È stata una buona scommessa, ovviamente. E chissà, magari lo rivedremo un giorno ancora nei panni di Jack”, ha chiosato Bruckheimer.